La Lazio compie 125 anni, è il quinto club più longevo dello Stivale. Dopo Genoa (1893), Udinese (1896), Juventus (1897) e Milan (1899), anche la società biancoceleste spegne la 125esima candelina, con 7 anni di anticipo sull’Atalanta (1907) e 8 sull’Inter (1908). Come da tradizione ormai consolidata, i sostenitori laziali si sono dati appuntamento nel pieno centro di Roma per il countdown più atteso. Dalle ore 22.00 i tifosi hanno colorato Piazza della Libertà per celebrare l’anniversario della nascita della Lazio proprio nel luogo natìo. L’invito diffuso tramite i social network dagli “Ultras Lazio” a tutti i partecipanti all’attesissima serata era “evitare bomboni e petardi”, suscettibili di “impedire a padri di famiglia di far godere ai propri figli la gioia di festeggiare un evento così importante”. Richiesta parzialmente rispettata: a due ore dalla mezzanotte, centinaia di tifosi si sono radunati davanti alla struttura a forma di parallelepipedo nota come “Casina della Fondazione Lazio”, dal 2009 al 2018 sede della “Fondazione Gabriele Sandri”, esibendosi in cori e sciarpate e intonando gli inni della Lazio. In questo luogo Luigi Bigiarelli, Giacomo Bigiarelli, Odoacre Aloisi, Alceste Grifoni, Galileo Massa, Arturo Balestrieri, Enrico Venier, Alberto Mesones e Giulio Lefevre decisero di fondare il 9 gennaio 1900 una società che fosse accessibile alla gioventù del popolo e che tramandasse i valori morali ed etici dello sport, quella che sarebbe diventata la più grande Polisportiva d’Europa. I padri fondatori vollero costituire una società per poter partecipare alla gara podistica nota come “Giro di Castel Giubileo”, riservata esclusivamente a squadre tesserate. La Lazio nacque come società di podisti, che appresero i rudimenti del football dai seminaristi del Collegio Irlandese e del Collegio Scozzese, con i quali si sfidarono prima in Piazza d’Armi e – dal 1906 – al Parco dei Daini. Il 27 gennaio 1901 la prima gara di football sperimentale della Lazio (vittoria 1-0 sul Veloce Club al Velodromo di Roma), il 13 maggio 1904 il primo derby (da 80’) contro il Club Sportivo Virtus, con tripletta del capitano Sante Ancherani. I colori della Grecia per onorare lo spirito olimpico, il nome dettato dal territorio su cui nacque la città di Roma, Latium Vetus, l’aquila come simbolo supremo dell’impero romano, emblema di prosperità, fierezza e vittoria. Alle ore 23.00 dell’8 gennaio oltre duemila tifosi hanno fatto partire il conto alla rovescia. Tante magliette biancocelesti, fumogeni bianchi e blu, decine di bandiere a sventolare nel cielo leggermente nuvoloso della Capitale. Non lontani dall’auspicata casa dello Stadio Flaminio, i laziali riversatisi nella piazza del Rione Prati hanno dato il via alle celebrazioni dello storico traguardo, anticipando la cerimonia che andrà in scena alle ore 17.00 nella suggestiva Sala della Protomoteca in Campidoglio.
IL PROGRAMMA DI GIORNATA – Nel pomeriggio, infatti, alla presenza del Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, dell’Assemblea Capitolina e dell’Assessore a Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, prima verrà rilasciato un video celebrativo realizzato da Rai Teche con le immagini più iconiche della storia del club, poi verrà consegnato il “Premio Luigi Bigiarelli 2025” e sarà svelata la mostra-evento itinerante “E Penso a Te…”, che da marzo toccherà Roma, Poggio Bustone, Sermoneta, Caprarola, Tivoli e Vico nel Lazio. Inoltre, sarà presentato il brano “Mille Cuori e un’Aquila”, nuovo inno della Polisportiva ideato e interpretato da Toni Malco, già autore dello storico inno “Vola Lazio Vola”. Non si tratterà dell’unica nuova canzone a tinte biancocelesti. In giornata uscirà infatti un nuovo inno per la prima squadra della Lazio Calcio, “Sto qua per te”, dalla penna di Scrima e Gianmarco Dottori, che ne è anche la voce. Esordirà nella sfida di Serie A di venerdì sera contro il Como, come la maglia celebrativa per i 125 anni. Dopo l’anno bisestile, l’anno giubilare. Il Presidente della Polisportiva Lazio, Antonio Buccioni, ha già annunciato festeggiamenti quasi ininterrotti per l’intero 2025. A febbraio una delegazione comprendente le diverse anime della società – dal calcio alle altre discipline sportive – si recherà presso il Palazzo della Regione Lazio. A maggio è in programma un ritorno in Vaticano: la Lazio sarà ospite di Papa Francesco per un’udienza speciale, a 10 anni esatti dall’ultima visita al Sommo Pontefice, datata 7 maggio 2015. Infine, sarà ricevuta al Quirinale dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. In passato è accaduto soltanto in due circostanze, durante la Presidenza della Repubblica di Giovanni Leone e poi di Carlo Azeglio Ciampi.
LA FESTA ALLA MEZZANOTTE – Tra chiusure stradali e divieti di sosta (in Via Cola di Rienzo, Via Orsini, Via Cesi, Via dei Gracchi e via Valadier) pensati appositamente per l’evento, in tanti hanno optato per il parcheggio in Piazza Cavour, a pochi passi dalla Suprema Corte di Cassazione, per poi incamminarsi verso il cuore della festa. Incuranti del freddo, a partecipare sono state tante famiglie, tante generazioni diverse, quasi per fornire una rappresentazione plastica del messaggio contenuto nello stendardo che recava scritto a caratteri cubitali il motto “Di padre in figlio”. Tra i presenti anche i figli di Pino Wilson, Felice Pulici e Vincenzo D’Amico. A cinque minuti dalla mezzanotte è arrivata, immancabile, anche l’aquila Olympia col falconiere Juan Bernabé. Allo scoccare della mezzanotte il consueto spettacolo pirotecnico ad illuminare i presenti, stimati attorno alle quattromila unità. Tra brindisi e abbracci, viene esposto dagli esponenti della Curva Nord un primo striscione di auguri, accompagnato da applausi scroscianti. «Dal 1900…la mia città». Poco più tardi, eccone un altro: «125 anni d’amore per questa maglia. S.S.Lazio come grido di battaglia». Tra gli slogan più ripetuti spiccano alcune delle frasi più celebri di Lucio Battisti tratte da “I giardini di marzo” e dai tormentoni del cantautore romano e laziale Aldo Donati. Cori e canti si sono susseguiti senza soluzione di continuità fino a poco prima dell’una di notte, prima del deflusso alla vigilia del giovedì lavorativo.
PRECEDENTI BENAUGURANTI – L’augurio dei tifosi della Lazio è di scartare il regalo domani sera all’Olimpico.
In tal senso, i precedenti più recenti sono confortanti. Negli ultimi 12 anni la Lazio si è ricordata di santificare la festa, conseguendo nella gara più vicina al compleanno ben 8 vittorie, 3 pareggi e subendo una sola sconfitta, a San Siro con l’Inter (2-1), il 9 gennaio 2022. Un trend estremamente positivo da confermare con il Como di Fabregas, vittorioso in trasferta solo sul campo dell’Atalanta alla fine di settembre. Ad oggi i biglietti venduti si aggirano attorno ai 5800, circa 35mila tifosi hanno un posto assicurato sugli spalti. Il club punta ai 40mila spettatori e prepara uno show di luci e musica in un pre-partita che sarà atipico. Dopo i fuochi d’artificio della gente in Piazza della Libertà, Baroni ha tutta l’intenzione di farsi come regalo un avvio del girone di ritorno nei primi quattro posti che valgono la Champions League.
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