Il presidente della Regione Michele de Pascale e il sindaco Matteo Lepore hanno effettuato ieri un sopralluogo nel quartiere Ravone, tra le aree più colpite dall’alluvione dello scorso ottobre. Durante la visita, hanno esaminato lo stato dei lavori di ripristino e messa in sicurezza idraulica, con particolare attenzione alle opere urgenti già completate e quelle future.
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Il sopralluogo è partito dal parcheggio di via di Ravone fino alla griglia di protezione del torrente e all’imbocco del tombinamento. Quindi la visita più a valle per vedere la zona degli sfondamenti (via Zoccoli, via Andrea Costa 81, via Brizio). Il torrente corre, infatti, scoperto per i primi quattro chilometri dalla sorgente, dalle pendici del monte Paderno, costeggia il lato orientale di via di Ravone e poi, poco prima della confluenza di quest’ultima con via del Genio, entra in uno “scatolare” (struttura che racchiude e gestisce il flusso d’acqua) e prosegue coperto verso nord. Una tombatura effettuata per la maggior parte post anni Cinquanta, a opera del Comune e di numerosi privati.
A seguito dell’esondazione del torrente che attraversa il quartiere, sono stati effettuati interventi per un valore di 450mila euro, finanziati dalla Regione, per rimuovere detriti e mettere in sicurezza le infrastrutture. Tra questi, la demolizione di una copertura del torrente in via Andrea Costa per liberare il corso d’acqua e la ricostruzione provvisoria di un muro in via del Chiù che separa i torrenti Ravone e Ghisiliera.
Gli interventi conclusi e in programma
Per il futuro la Regione prevede un nuovo piano di riduzione del rischio idraulico del corso d’acqua, dopo aver simulato il suo comportamento, utilizzando modelli matematici e informatici, che tengano conto delle mutate condizioni climatiche e delle portate d’acqua che si sono abbattute sulla città negli ultimi mesi. De Pascale e Lepore hanno deciso di rafforzare il gruppo di lavoro tra Regione, Comune e altri enti per mettere in sicurezza idraulica i torrenti di Bologna, tra i quali, appunto, il Ravone.
Nello scorso ottobre, sono stati effettuati tre interventi di somma urgenza. Il primo ha interessato un tratto di via Andrea Costa: i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile hanno demolito la copertura del torrente nel tratto vicino alla chiesa di San Paolo, con l’obiettivo di liberare dalle macerie e dai detriti il corso dell’acqua.
Il secondo cantiere, invece, è stato realizzato in via del Chiù, dove l’acqua aveva fatto crollare un muro che divideva i due corsi d’acqua, Ravone e Ghisiliera: il manufatto è stato provvisoriamente ricostruito in vista dell’inverno, e messo in sicurezza. Per questi due primi interventi la Regione ha speso 450mila euro.
Infine, nella stessa via di Ravone, dove il torrente corre scoperto prima di entrare nella tombatura, con Comune e Hera si è provveduto alla rimozione dei rifiuti, con l’aiuto anche di un escavatore, e di tutto ciò che l’acqua aveva trascinato a valle dalle colline. Sempre in via di Ravone, all’altezza del civico 19, i tecnici dell’Agenzia sono intervenuti per gestire una frana a monte del torrente.
De Pascale: “Sarò ogni settimana nelle zone colpite”
“La collaborazione tra Regione e Comune è fondamentale”, ha dichiarato il sindaco Lepore, sottolineando l’importanza di un approccio condiviso per risolvere le problematiche legate alle alluvioni. Intanto, tramite il Fondo sociale di comunità della Città metropolitana di Bologna, sono già stati raccolti 653.490 euro, distribuiti tra i distretti colpiti per supportare famiglie e attività danneggiate.
“Ho detto che sarò ogni settimana a vedere di persone le zone colpite dal maltempo e questa è una tra quelle che ha sofferto di più – ha detto de Pascale -. Gestire il Ravone è complesso, perché si tratta di un torrente che scorre in un’area urbana, per lo più sotto il livello dell’asfalto, e chiama tutti gli attori coinvolti a un grande lavoro comune, veloce e con senso di responsabilità. La Regione – conferma – è pronta a fare la propria parte per ciò che le compete: per questo, dopo le prime somme urgenze, stiamo lavorando per un piano di riduzione del rischio idraulico aggiornato alle esigenze che il cambiamento climatico ci pone davanti. Ci sono nuove emergenze che necessitano di nuovi strumenti adeguati e il nostro impegno è quello di metterli a disposizione dei cittadini il prima possibile”.
De Pascale ha avuto un primo incontro da governatore con i comitati degli alluvionati in viale Aldo Moro. Al confronto ha partecipato anche la sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini. Presenti circa una sessantina di persone in rappresentanza di oltre una trentina di comitati.
“Questo tavolo di confronto, nato nella scorsa legislatura regionale – ha ricordato de Pascale- deve proseguire e penso che in questa nuova fase possa essere ancora più funzionale, mantenendolo a scadenza periodica, con uno scambio costante di idee, proposte e critiche. L’ascolto di chi ha vissuto quella tragedia sulla propria pelle e continua a viverne le conseguenze è per noi molto importante”.
Tre le priorità indicate da de Pascale. “Non dobbiamo correre il rischio, nel passaggio di consegne di rallentare, la macchina degli indennizzi e anzi lavorare perché la nomina del nuovo commissario Curcio sia un’occasione per portare nuove semplificazioni alle procedure di rimborso”, ha spiegato il presidente della Regione. La altre due saranno quelle di “potenziare ed accelerare tutte le attività di manutenzione e parallelamente mettere in campo nelle zone più critiche e più fragili un piano di opere di maggiori dimensioni, rispetto a quello già previsto, che sia in grado di garantire la messa in sicurezza del territorio di fronte all’attuale emergenza climatica”. Un impegno, ha aggiunto de Pascale, “che necessiterà un potenziamento delle strutture, che sia capace di progettarle, appaltarle e metterle in campo”.
Due assemblee civiche
Il sindaco Matteo Lepore, insieme alla Giunta comunale e ai tecnici dell’amministrazione, incontrerà i cittadini del Quartiere Porto-Saragozza in due assemblee civiche che si terranno presso il Cinema Teatro Bellinzona, in via Bellinzona 6/A.
- 20 gennaio 2025 alle 18:30, per le vie: Andrea Costa, Brizio, Guerrini e zone limitrofe.
- 28 gennaio 2025 alle 18:00, per le vie: di Ravone, di Casaglia, del Genio, Zoccoli, XXI Aprile, Valeriani, Orioli, Bastia, Martini, De Coubertin, del Meloncello, Turati, Zannoni, de Rosa.
Per partecipare, è necessario iscriversi tramite il form online.
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