Riforma del Codice della Strada: riepiloghiamo le principali novità

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Dal 14 dicembre scorso, con la pubblicazione della Legge numero 177 del 25 novembre 2024, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale numero 280 del 29 novembre 2024, sono entrate in vigore le modifiche al Codice della Strada fortemente volute dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che più volte aveva “dichiarato guerra” alla guida in stato di ebbrezza e sotto uso di sostanze stupefacenti nonché all’accesso di velocità.

Proprio su questi aspetti si è concentrata la riforma del Codice per la quale, di seguito, riportiamo i punti salienti e di maggiore interesse per il settore dell’autotrasporto merci.

La prima novità importante riguarda il divieto di utilizzo di telefoni cellulari alla guida per i quali aumenta la sanzione, che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Oltre all’inasprimento della sanzione pecuniaria cambiano anche le sanzioni accessorie; è prevista, infatti, la sospensione automatica della patente per una settimana se sulla patente il conducente ha almeno dieci punti. Qualora, invece, il conducente avesse meno di dieci punti, la sospensione automatica della patente sale a quindici giorni. Infine, qualora l’autista fosse recidivo (vale a dire la sanzione è compiuta per due o più volte) la sanzione pecuniaria sale a 1.400 euro con una sospensione della patente che può raggiungere i tre mesi, con una decurtazione dei punti patente da otto a dieci unità.

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Un inasprimento importante arriva anche per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, le cui conseguenze sotto il profilo sanzionatorio variano a seconda del tasso alcolemico. Qualora il tasso alcolemico sia compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro scatta una sanzione pecuniaria tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da tre a sei mesi; qualora il tasso sia compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro si riceve una ammenda da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a sei mesi; qualora sia superiore a 1,5 grammi per litro, l’ammenda sale da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto a un anno, con sospensione della patente da uno a due anni. In tutti i casi vengono decurtati dieci punti dalla patente. Resta il tasso zero per chi guida veicoli che richiedono le patenti superiori.

Oltre a queste sanzioni, per tutti i trasgressori che superano il tasso di 0,8 grammi per litro si aggiunge l’obbligo d’istallare l’alcolock, ossia il sistema che impedisce l’avvio del veicolo se il tasso alcolemico è superiore a zero. In questo caso si segnano sulla patente anche due codici: 68 (che significa “niente alcol) e 69 (“solo veicoli con alcolock”) per un periodo di due-tre anni. Chi guida in stato di ebbrezza con queste restrizioni subisce un aumento di un terzo delle sanzioni relative alla guida in stato di ebbrezza, mentre chi manomette il dispositivo subisce un raddoppio.

Rispetto alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la riforma rischia di subire delle modifiche in caso di ricorsi alla Corte Costituzionale. Dalla lettura del testo della norma, infatti, non compare più la condizione di alterazione e le sanzioni sono elevate in qualsiasi caso si rilevino tracce di sostanze all’apposito test. La questione riguarda ad esempio la cannabis, le cui tracce restano nell’organismo anche fino ad alcuni giorni dopo l’assunzione, mentre i suoi effetti durano al massimo qualche ora. Su questo tema è probabile che nei prossimi mesi si possa tornare sull’argomento con ulteriori novità.

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada aumentano anche le sanzioni per l’eccesso di velocità. Per coloro che superano i limiti oltre 10 km/h e fino a 40 km/h la sanzione prevista è il pagamento di una cifra che va dai 173 ai 694 euro. Se la violazione avviene all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la sanzione aumenta da 220 e 880 euro, con sospensione della patente da quindici a trenta giorni.

Infine, sottolineiamo che la riforma del Codice della Strada ha introdotto anche la sospensione breve della patente come sanzione accessoria per chi ha meno di venti punti sulla patente (e non sulla CQC in caso di conducente professionale). Può valere da sette (per chi ha da 10 e 19 punti) a quindici giorni (per chi ha meno di 10 punti), con possibilità di raddoppiarla in caso d’incidente, per alcune infrazioni: circolazione contromano; passaggio con il semaforo rosso; mancato rispetto della precedenza; mancato rispetto dell’alt degli agenti; mancato rispetto della distanza di sicurezza; sorpasso vietato o a destra; inversione di marcia dove vietato; mancato uso del casco su ciclomotori e motoveicoli; mancato uso delle cinture di sicurezza; mancato uso dei seggiolini per bambini e dispositivi antiabbandono; utilizzo del telefono cellulare o altri dispositivi elettronici durante la guida; infrazioni sulle autostrade. La sospensione si applica solo ai conducenti identificati al momento della violazione.



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