ON. AMBROSI (FDI) * PONTE LUEG: «BLOCCO TRAFFICO E PARALISI LOGISTICA, REALTÀ INSOSTENIBILE»

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difficile da pignorare

 


13.36 – martedì 7 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

“La situazione che stiamo vivendo lungo il corridoio del Brennero sta rapidamente trasformandosi in una bomba ad orologeria per le economie locali e per il turismo di entrambi i Paesi. La chiusura del Ponte di Lueg, unita alle pesanti code che in questi giorni hanno raggiunto fino a 14 km, tra i 4 km in Austria e i 10 km in Italia, è ormai una realtà insostenibile.

Il blocco del traffico e la paralisi logistica stanno generando disagi enormi per le imprese e le famiglie che dipendono da questo snodo fondamentale. A ciò si aggiunge l’impossibilità di percorrere la viabilità alternativa, con la polizia austriaca che costringe i veicoli a rientrare sull’autostrada, già congestionata, aggravando ulteriormente la situazione. Le lunghe code non hanno impatti solo sul traffico autostradale: si stanno riversando anche sulle strade dei comuni limitrofi, in particolare quelli adiacenti al Brennero e al Ponte di Lueg.

Questo sta paralizzando completamente la viabilità locale, creando un effetto domino che incide gravemente sulla mobilità dei residenti e sulle attività economiche di queste aree. La congestione non si limita quindi alle autostrade, ma si estende anche alle vie urbane, aumentando ulteriormente l’inquinamento atmosferico e acutizzando il disagio per le persone che abitano lungo il corridoio del Brennero, e non è più un problema che riguarda solo il traffico: è una vera e propria crisi economica e sociale che minaccia la stabilità di intere filiere produttive, tra cui quelle del turismo e della logistica.

È evidente che stiamo vivendo un’emergenza di portata storica, che se non affrontata con soluzioni concrete e tempestive, rischia di avere conseguenze devastanti per entrambe le nazioni. Un aspetto che merita particolare attenzione è il pedaggio sul Ponte Europa. In un momento in cui le imprese e i cittadini stanno affrontando ore interminabili di coda e disagi enormi, continuare a far pagare il pedaggio non solo è ingiustificato, ma appare anche inaccettabile.

È fondamentale che, di fronte a una situazione di emergenza, venga sospeso immediatamente il pedaggio, per alleviare almeno una parte del pesante fardello che grava su chi, nonostante i disagi, continua a pagare il costo della mobilità. Non possiamo, infatti, ignorare il fatto che il Ponte Europa rappresenta un passaggio obbligato per milioni di persone, studenti, lavoratori, camionisti, turisti, che si trovano costretti a rimanere bloccati per ore in una situazione che è fuori dal loro controllo. Non solo non è giusto far pagare il pedaggio in queste circostanze, ma è anche miope. Se davvero vogliamo far ripartire l’economia locale e garantire un futuro solido per entrambi i Paesi, la sospensione del pedaggio, anche solo temporanea, sarebbe un segnale di buona volontà e di impegno verso una soluzione condivisa.

Questa situazione, se non affrontata con urgenza, rischia di trasformarsi in un danno economico irreversibile, non solo per l’Italia, ma anche per l’Austria. La zona del Brennero è uno degli snodi più cruciali per il traffico commerciale e turistico in Europa, e l’ostruzione delle principali arterie di collegamento ha un impatto immediato su settori vitali come la logistica, il turismo e il commercio. Le code interminabili sono già una realtà che scoraggia i turisti e blocca il flusso delle merci, con danni economici che rischiano di crescere esponenzialmente. In una situazione di emergenza come questa, è fondamentale anche che vengano adottate misure immediate di decongestionamento. La sospensione temporanea del divieto di circolazione notturno per i camion, come giustamente proposto dalla Camera di commercio di Bolzano, rappresenterebbe una soluzione efficace per distribuire il traffico durante la notte e ridurre la pressione sulle infrastrutture durante le ore diurne, alleviando così il sovraccarico.

Soluzioni condivise, come la creazione di un piano di mobilità integrato o il rafforzamento delle infrastrutture alternative, sono solo alcuni dei passi che potrebbero essere intrapresi per restituire fluidità al traffico, abbattere le code e rilanciare la competitività economica di tutta la regione. Nella gestione e nel contenzioso con l’Austria sui trasporti lungo l’asse del Brennero, tematica assai divisiva e recentemente sostenuta dalla Commissione europea a favore dell’Italia, è giunto il momento che anche la politica locale faccia la propria parte per superare i contrasti e facilitare, o almeno tentare di facilitare, una soluzione positiva. Oltre al ruolo delle Province autonome, è assolutamente necessario che sia l’Euregio a prendere una posizione chiara, facendo riflettere i governanti austriaci affinché rivedano le proprie misure unilaterali, ormai dannose per entrambe le economie. Una sua azione concreta appare ormai non solo opportuna, ma indifferibile, se vogliamo dare al progetto Euregio un senso pieno. Se vogliamo che l’Euregio non resti un semplice simbolo, ma diventi il motore di soluzioni pratiche per le sfide comuni, è urgente che i tre territori (Tirolo, Alto Adige e Trentino) dimostrino i vantaggi tangibili della collaborazione transfrontaliera. Una proposta fondamentale in questo contesto potrebbe essere la creazione di un piano di mobilità integrato, con interventi congiunti per mitigare l’impatto economico e logistico della chiusura del ponte. Inoltre, l’Euregio dovrebbe farsi promotore di una mediazione politica tra il Tirolo e Vienna per alleggerire le restrizioni e garantire una gestione condivisa e sostenibile dei traffici, in linea con i principi europei di libera circolazione.

In questo momento di crisi, il Tirolo e l’Austria potrebbero lanciare un segnale positivo ai pendolari, ai lavoratori e ai trasportatori, dimostrando la loro solidarietà con una misura concreta: la gratuità del pedaggio del Ponte Europa nelle giornate di traffico intenso e code interminabili. Tale decisione non solo allevierebbe il carico economico per coloro che affrontano quotidianamente la congestione, ma sarebbe anche un atto simbolico di collaborazione, che darebbe a tutti un segnale di speranza in un momento di difficoltà. L’Euregio ha il dovere di fare la propria parte. Non è più sufficiente un ruolo simbolico: è necessaria un’azione concreta, immediata, che permetta di trovare soluzioni condivise per gestire la crisi e garantire una ripartenza sostenibile per tutti. Le misure unilaterali adottate finora, che stanno creando solo caos e divisione, sono chiaramente controproducenti.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Ora è il momento di unire le forze e di agire in sinergia, con un approccio che tenga conto non solo degli interessi locali, ma anche della necessità di una gestione più equa, che valorizzi le opportunità di crescita e sviluppo per entrambe le nazioni. La Commissione Europea ha già evidenziato le criticità legate alla libera circolazione dei beni e delle persone e ha sollecitato una risoluzione. È ora che i governi locali e regionali seguano questa sollecitazione e agiscano”.

Lo dichiara Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia



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Finanziamenti e agevolazioni

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