limiti del tasso alcolemico invariati. Ma le sanzioni…

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Quanto ha fatto discutere il nuovo codice della strada entrato in vigore da poco…. Soprattutto gli amanti del bere bene che hanno visto “tarpata” la loro voglia di assaggiare un calice in più. Ma è necessario fare dei chiarimenti. Nonostante siano intervenuti esperti del settore o associazioni di categoria (vedi assoenologi). I limiti alcolici per mettersi al volante e non incappare nella multa o peggio nelle sanzioni amministrative e denunce penali varie, non sono state modificate. Ma sono state inasprite le punizioni per chi viene beccato a guidare in stato di ebbrezza. Primo punto da chiarire: fino a 0,5 grammi per litro, si rientra nei parametri. Ma quanti sono 0,5 grammi per litro? Difficile dirlo. Si possono fare solo delle ipotesi, ma lasciano il tempo che trovano. Ogni corpo reagisce in maniera diversa. Dipende se sei uomo o donna, se pesi di meno o di più, se hai mangiato o sei a stomaco vuoto. Tendenzialmente con due calici di vino non si dovrebbe rischiare nulla se mangiamo al ristorante. Forse si è al limite in caso di aperitivo leggero. Con una birra, dipende da quanto questa sia alcolica. E in ogni caso vale quanto detto sopra: difficile stabilirlo con assoluta certezza. L’unica cosa da fare, potrebbe essere quella di avere un alcol-test “fai da te” e misurarsi da soli quanti grammi di alcol abbiamo in corpo. E in caso bere molta acqua e mangiare qualcosa.

Ma entriamo nel dettaglio. L’articolo 186 del Codice della Strada, come dice Marco Ticozzi, avvocato e socio fondatore dello Studio Legale Ticozzi Sicchiero & Partners di Venezia, stabilisce tre principali soglie di alcolemia: da 0,5 a 0,8 grammi per litro, da 0,8 a 1,5 grammi/litro e oltre 1,5 grammi/litro. Ogni soglia è associata a specifiche sanzioni per guida in stato di ebbrezza. La novità vera e propria riguarda i neo-patentati. Per loro è stato introdotto un “limite alcolemico zero”, con pene ancora più rigide per le violazioni. Le novità legislative includono gli articoli 9-ter e 9-quater, che impongono l’apposizione di codici unionali sulla patente e aumentano le sanzioni in caso di manomissione dei dispositivi alcolock. Le sanzioni per guida in stato di ebbrezza comprendono ammende, sospensioni della patente, arresti e confisca del veicolo, con misure aggravate per i recidivi e in presenza di incidenti stradali. Questo aggiornamento legislativo mira a dissuadere i comportamenti pericolosi alla guida e a promuovere una maggiore responsabilità tra i conducenti, contribuendo a una circolazione più sicura sulle strade italiane.

Nel caso della prima soglia, e cioè chi viene beccato a guidare con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi/litro ma non superiore a 0,8 grammi/litro è considerato in stato di ebbrezza lieve. Questo livello di alcolemia può ridurre la capacità di reazione e la concentrazione del conducente, aumentando il rischio di incidenti. Il conducente dovrà pagare una somma compresa tra 543 € e 2.170 €. L’ammontare esatto dipende dalla gravità dell’infrazione e dalle circostanze specifiche. La patente di guida verrà sospesa da 3 a 6 mesi.

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Per la seconda soglia, e quindi un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi/litro ma non superiore a 1,5 grammi/litro si configura uno stato di ebbrezza grave. A questo livello, le capacità motorie e cognitive del conducente sono significativamente compromesse, aumentando notevolmente il rischio di incidenti gravi. L’ammenda varia da 800 € a 3.200€. Il conducente può essere soggetto a una detenzione fino a sei mesi. La patente viene sospesa da 6 mesi a 1 anno.

Superare 1,5 grammi/litro di alcol nel sangue rappresenta un reato molto grave. A questo livello, le capacità motorie e decisionali del conducente sono gravemente compromesse, rendendo estremamente pericolosa la guida. L’ammenda va da 1.500 € a 6.000 €. E’ previsto l’arresto da sei mesi a un anno. La patente viene sospesa da 1 a 2 anni, rendendo difficile per il trasgressore riprendere la guida. Se il veicolo non appartiene al conducente, viene confiscato, impedendo ulteriori infrazioni.

La novità vera e propria, come detto, riguarda i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni. Loro sono soggetti a regole più severe riguardo ai limiti alcolemici. Per garantire una maggiore sicurezza sulle strade e favorire la corretta abitudine alla guida, è vietato per i neopatentati assumere qualsiasi quantità di alcol prima di mettersi alla guida. Il limite alcolemico per i neopatentati è quindi 0,0 grammi per litro. Se “beccati” anche leggermente fuori soglia, le sanzioni pecuniarie possono essere più elevate rispetto ai guidatori con patente da più di tre anni. La sospensione della patente può essere più lunga, in linea con la gravità dell’infrazione. In caso di recidiva, le misure possono includere l’obbligo di seguire corsi di riabilitazione o altre restrizioni.

Guidare in stato di ebbrezza rappresenta una delle infrazioni più gravi previste dal Codice della Strada, con conseguenze significative per la patente di guida. Secondo l’Articolo 186, chi viene accertato con un tasso alcolemico superiore ai limiti stabiliti affronta, come visto, non solo sanzioni pecuniarie e penali, ma anche misure drastiche riguardanti il possesso della patente. La revoca della patente è una misura estremamente severa riservata ai recidivi, ovvero a coloro che commettono nuovamente l’infrazione entro due anni dalla precedente violazione. In questi casi, la revoca è definitiva, rendendo necessario il rilascio di una nuova patente solo dopo aver superato ulteriori esami e periodi di sospensione. Inoltre, in presenza di circostanze aggravanti, come la guida in stato di ebbrezza con incidente, le sanzioni vengono raddoppiate e si aggiungono ulteriori misure, come il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni.



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