Firmato protocollo tra il MIM e la Fondazione Giulia Cecchettin

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Firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Fondazione Giulia Cecchettin con l’obiettivo di promuovere la cultura del rispetto, della parità di genere e del contrasto alla violenza, in particolare quella maschile contro le donne, nelle scuole italiane. L’accordo, che si inserisce nel contesto delle rispettive missioni educative e sociali, si prefigge di sensibilizzare gli studenti su temi cruciali come la gestione non violenta dei conflitti e la promozione di relazioni basate sulla parità.

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In particolare, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si impegna a favorire un sistema educativo che promuova la consapevolezza come valore fondamentale per lo sviluppo culturale, etico e sociale. La scuola, in questa visione, diventa un luogo di incontro, dialogo e confronto, dove le giovani generazioni possono imparare a rispettare le diversità e a costruire una convivenza civile. L’inclusività, la parità di genere e il contrasto alla violenza sono, pertanto, pilastri fondamentali del percorso educativo promosso dal Ministero.

La Fondazione Giulia Cecchettin

Nata con lo scopo di onorare la memoria di Giulia Cecchettin, la fondazione a lei intitolata si dedica alla lotta contro la violenza di genere, promuovendo la parità di genere e il cambiamento delle strutture culturali che perpetuano tale violenza. La Fondazione non solo conserva il ricordo di Giulia, ma anche il suo messaggio di amore, speranza e determinazione. Si propone di sensibilizzare le famiglie e le istituzioni, in particolare le scuole, nel promuovere una cultura di rispetto e nell’affrontare le criticità relative alle relazioni di genere.

Gli Obiettivi del Protocollo

Il protocollo firmato ha come obiettivo principale il miglioramento delle relazioni di genere nelle scuole. Esso stabilisce una serie di impegni concreti per promuovere la cultura del rispetto e prevenire la violenza di genere. In particolare, l’obiettivo principale è quello di sensibilizzare gli studenti sull’importanza di rispettare ogni persona, indipendentemente dal genere, e di affrontare in modo costruttivo e non violento le situazioni conflittuali.

Le attività previste si concentreranno sull’insegnamento dell’educazione civica, attraverso cui sensibilizzare le studentesse e gli studenti sui temi degli stereotipi di genere, delle discriminazioni e della gestione pacifica dei conflitti. Viene promosso anche l’uso di metodologie didattiche innovative, come il coinvolgimento diretto degli studenti, per rendere l’apprendimento più attivo e partecipativo.

Inoltre, la Fondazione Giulia Cecchettin e il MIM svilupperanno corsi di formazione per il personale docente, al fine di fornire gli strumenti necessari per affrontare i temi del rispetto e della parità di genere in modo efficace. Si prevede anche la creazione di gruppi di lavoro tra studenti, docenti e professionisti per approfondire tematiche relative alla violenza di genere, alla cultura della nonviolenza e al contrasto agli stereotipi.

Per garantire l’attuazione efficace di quanto previsto dal protocollo, è stato istituito un Comitato paritetico composto da rappresentanti del MIM e della Fondazione Giulia Cecchettin. Questo comitato avrà il compito di monitorare le iniziative e proporre nuove progettualità in base alle esigenze emergenti, soprattutto nei contesti di maggiore vulnerabilità sociale. Il monitoraggio si baserà su un approccio inclusivo e collaborativo, che prevede il coinvolgimento di esperti e ricercatori, così come delle istituzioni scolastiche.

Il protocollo, che ha una durata di tre anni, non comporterà nuovi oneri economici per il Ministero e per le scuole coinvolte. Ciò riflette un impegno concreto, ma anche equilibrato, che mira a produrre cambiamenti significativi senza aggiungere costi aggiuntivi al sistema educativo. La collaborazione tra le parti sarà, dunque, improntata alla sostenibilità, valorizzando le risorse già esistenti e promuovendo un’azione educativa che arricchisce il panorama culturale e sociale delle scuole italiane.

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