Fine del bonus caldaie? Ecco quando è ancora possibile averlo

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Con la legge di bilancio 2025 (Legge n. 207/2024, il panorama dei bonus edilizi in Italia subisce un profondo restyling, introducendo cambiamenti significativi sia nelle percentuali di detrazione sia nei criteri di accesso. Tra le principali novità spicca l’eliminazione del “bonus caldaie”, un incentivo che per anni ha rappresentato un pilastro degli interventi di efficientamento energetico domestico.

La normativa non solo riduce progressivamente i vantaggi fiscali per alcune tipologie di interventi, ma ne esclude del tutto altri, con l’obiettivo dichiarato di promuovere soluzioni più sostenibili.

Bonus edilizi: cosa cambia dal 2025

La legge di bilancio 2025 rivede le aliquote di detrazione fiscale per i principali incentivi edilizi, stabilendo una graduale riduzione delle percentuali applicabili nel corso dei prossimi anni. In particolare:

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  • bonus ristrutturazione: per le spese sostenute nel 2025, la detrazione rimane fissata al 50% ma limitata agli interventi sull’abitazione principale. Per le seconde case, invece, la percentuale scende al 36%. Nel biennio successivo (2026-2027), la detrazione si riduce ulteriormente al 36% per l’abitazione principale e al 30% per le seconde case. A partire dal 2028, il bonus ristrutturazione sarà l’unico incentivo edilizio ancora attivo, con una detrazione al 30% valida indistintamente per abitazioni principali e seconde case;
  • ecobonus ordinario: il 2028 segnerà anche la fine di questo incentivo, salvo eventuali proroghe. Nel frattempo, resterà attivo per interventi effettuati fino al 2027, seppur con aliquote decrescenti e limitazioni mirate. Sono le stesse del bonus ristrutturazione;
  • altri bonus: il bonus mobili e grandi elettrodomestici è prorogato fino alle spese sostenute nel 2025, mentre finisce il bonus verde, che incentivava interventi su aree esterne ma si è concluso definitivamente con le spese sostenute entro il 2024.

La fine del “bonus caldaie”: una svolta per la sostenibilità

Un elemento centrale della nuova normativa è rappresentato dalla decisione di eliminare il bonus caldaie a partire dal 1° gennaio 2025. Questa misura riflette un cambio di rotta significativo da parte del legislatore, che intende orientare le politiche di incentivo verso tecnologie meno inquinanti e più efficienti, in linea con la direttiva Green.

Nello specifico, il “bonus caldaie” non sarà più applicabile per interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili, come le caldaie a gas. Questa esclusione riguarda sia il bonus ristrutturazione che l’ecobonus.

L’obiettivo è chiaro: ridurre progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili e incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche più in linea con gli obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale. Tuttavia, la normativa prevede ancora alcune opzioni di detrazione fiscale per chi decide di investire in impianti più avanzati e sostenibili.

Opportunità residue: le alternative al “bonus caldaie”

Nonostante la cancellazione del “bonus caldaie” per impianti a combustibili fossili, si offrono comunque incentivi per interventi di riqualificazione energetica che utilizzano tecnologie alternative. In particolare, è possibile beneficiare continuare a beneficiare dell’ecobonus per:

  • caldaie a condensazione evolute: gli impianti dotati di caldaie a condensazione, eventualmente integrate con sistemi di termoregolazione avanzata, continuano a rientrare tra gli interventi agevolabili. A patto che non siano alimentati esclusivamente da gas di origine fossile;
  • pompe di calore ad alta efficienza: questa tecnologia, particolarmente apprezzata per il suo basso impatto ambientale e l’elevata efficienza, resta tra le principali soluzioni incentivate;
  • impianti geotermici a bassa entalpia: considerati tra le migliori soluzioni per sfruttare le risorse energetiche naturali, gli impianti geotermici beneficiano delle agevolazioni per interventi sostenuti fino al 2027;
  • sistemi ibridi e biomasse: tra le soluzioni incentivate rientrano gli apparecchi ibridi, che combinano una pompa di calore con una caldaia a condensazione, i micro-cogeneratori e i generatori di calore alimentati da biomasse.

Queste alternative rappresentano un chiaro incentivo a orientarsi verso tecnologie più sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.

Riassumendo…

  • La legge di bilancio 2025 ridefinisce i bonus edilizi e abolisce il “bonus caldaie”.
  • Bonus ristrutturazione: detrazioni al 50% nel 2025, calo progressivo fino al 30% nel 2028.
  • L’ecobonus termina nel 2028, con aliquote decrescenti e restrizioni su combustibili fossili.
  • Il “bonus caldaie” escluso per caldaie alimentate solo da combustibili fossili dal 2025.
  • Incentivi residui per caldaie a condensazione, pompe di calore e impianti geotermici.
  • Obiettivo legislativo: sostenibilità energetica e incentivi per soluzioni tecnologiche innovative.



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