Scoppia il caso Monfalcone e in particolare sull’incontro elettorale del candidato sindaco del centrosinistra, Diego Moretti, epsonente id spicco del Pd in Friuli-Venezia Giulia, con la comunità bengalese. Il video e le immagini del comizio mostrano il dem chiedere alla platea – formata da soli uomini, che per lo più intervengono nella loro lingua madre – di sostenere il partito alle prossime amministrative. “A Monfalcone il Partito Democratico ci dimostra platealmente qual è la sua idea di futuro andato a caccia di voti fra le comunità musulmane. Infatti, il candidato sindaco del PD Diego Moretti ha lanciato la sua campagna elettorale andando alla ricerca di consensi all’interno della comunità bengalese supplicando il voto degli extracomunitari divenuti cittadini italiani”, commenta la sindaca in carica, Anna Maria Cisint della Lega.
“Moretti – che al momento è capogruppo del PD in Regione e che viene definito dalla Segreteria regionale del suo partito come “pezzo da 90”
Scoppia il caso Monfalcone e in particolare sull’incontro elettorale del candidato sindaco del centrosinistra, Diego Moretti, epsonente id spicco del Pd in Friuli-Venezia Giulia, con la comunità bengalese. Il video e le immagini del comizio mostrano il dem chiedere alla platea – formata da soli uomini, che per lo più intervengono nella loro lingua madre – di sostenere il partito alle prossime amministrative. “A Monfalcone il Partito Democratico ci dimostra platealmente qual è la sua idea di futuro andato a caccia di voti fra le comunità musulmane. Infatti, il candidato sindaco del PD Diego Moretti ha lanciato la sua campagna elettorale andando alla ricerca di consensi all’interno della comunità bengalese supplicando il voto degli extracomunitari divenuti cittadini italiani”, commenta la sindaca in carica, Anna Maria Cisint della Lega.
“Moretti – che al momento è capogruppo del PD in Regione e che viene definito dalla Segreteria regionale del suo partito come “pezzo da 90” – ha riempito una sala di extracomunitari iniziando il suo intervento rivolgendosi ai “bengalesi divenuti italiani e che ad aprile potranno votare”. Lo fa davanti ad una platea composta da suoli uomini con tanto di barba arancione, simbolo di appartenenza ad una frangia radicale dell’islam e che parlano solo la loro lingua, tant’è che l’imbarazzato Moretti pare sia dovuto ricorre alla traduzione del compagno di partito bengalese che siede in consiglio comunale”, si legge nel comunicato di Cisint.
“Chissà se il candidato sindaco democratico ha posto i temi – come più volte ho fatto io durante gli incontri con la comunità – della sottomissione delle donne a Monfalcone, sempre più velate fin da tenera età, delle spose bambine picchiate in famiglia da finti parenti in subaffitto nelle sovraffollate case del centro, della sopraffazione dei ragazzi a scuola che talvolta impediscono alle compagne di classe di parlare. Chissà se avrà spiegato loro che in Italia il matrimonio poligamo è reato, chissà se avrà posto la questione del “pizzo islamico” da noi scoperto e denunciato, finalizzato a finanziare le casse delle moschee abusive attraverso lo sfruttamento dei lavoratori e del caporalato. Non credo neanche abbia chiesto loro un impegno a lasciare da parte il fanatismo religioso e a rispettare invece le nostre leggi e le nostre tradizioni – commenta Cisint – Ancora una volta la sinistra, a Monfalcone come a Roma e a Bruxelles, dimostra da che parte sta: contro gli interessi degli italiani, esasperati dalla sempre più arrogante presenza straniera nel nostro Paese. Noi tutto questo, invece, lo denunciamo con forza e con la Lega al Governo abbiamo ottenuto importanti risultati, come la stretta sui ricongiungimenti famigliari e il taglio sulle detrazioni per i parenti a carico non residenti nel nostro Paese. Ora serve mettere ordine fra la miriade di moschee irregolari mascherate da associazioni culturali e i predicatori improvvisati Imam, dove non è dato sapere come e cosa viene predicato”. Un caso, quello di Monfalcone, destinato a uscire dalle dinamiche politiche del territorio e a scatenare reazioni anche a livello nazionale.
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