CHI È ELON MUSK E PERCHÉ PARLA MALE DI LORO?… 

Nasce a Pretoria in Sud Africa 53 anni fa il piccolo ELON che già a nove anni convince il padre ERROL ingegnere e anche “proprietario di una miniera di smeraldi“ a comperargli il suo primo computer commodor vic 20 che presto sarà in grado di programmare e col quale a solo 12 anni vincerà addirittura un premio di 500 dollari per l’ideazione di un video gioco “che ancora oggi esiste“.

Oggi il suo capitale di ben 44 miliardi di dollari lo rendono l’uomo più ricco del mondo e forse anche uno dei più furbi visto che solo nell’ultimo anno è appunto passato 22 a 44 miliardi avendo scelto di appoggiare la campagna elettorale di Donald Trump. Certo non si può dire che il nostro ELON non sappia rischiare visto che appoggiare la campagna del Tycoon poteva esser un’arma a doppio taglio. Ma naturalmente la ragione è di chi vince e a volte anche di chi la spara più grossa e in questo Donald Trump è maestro e Musk è oramai ufficialmente il suo braccio destro, dunque ogni sua iniziativa economica non può esser che vincente, chi potrebbe mai opporsi all’alter ego del presidente degli Stati Uniti d’America.

Di certo nonno ALDEMA JOSHUA ALDEMAN sarebbe fiero di lui “i coniugi ALDEMAN nonni materni di ELON“ erano quantomeno tipi strani visto che già negli anni 50 avevano l’abitudine di servirsi di un piccolo aeroplano mono motore per viaggiare dentro il , terra che poi lasceranno quando le leggi restrittive dello Stato gli impediranno di volare liberamente, ma non dopo aver dato alle stampe una loro biografia “gli Aldeman volanti “.  Anche se il progetto delle auto elettriche non stava certo vivendo il suo momento migliore chi potrebbe oggi credere che il braccio destro del PRESIDENTE non troverà il modo di rinverdirne i successi? C’è poi da considerare che TESLA è oramai solo al 12,80 ‘/, di Musk il resto è neppure a dirlo di BLAK ROCK e soci e questo è certamente garanzia di una leva finanziaria di livello mondiale. Musk ha recentemente affermato che l’obiettivo di Tesla e SpaceX che si concentra sull’ideale di migliorare il mondo e l’umanità.

Uno dei suoi scopi è anche quello di ridurre il riscaldamento globale tramite l’utilizzo di energie rinnovabili e ridurre il rischio dell’estinzione umana. Forse per questo si è impegnato nel dar vita ad un’intera squadra di calcio di ben 11 figlioli “anche se tutti nati con inseminazione artificiale in madri surrogate“ con uteri in affitto insomma“. Progetta pure una colonia umana su Marte per sfuggire a possibili catastrofi naturali. Tramite la sua Starlink, una costellazione di satelliti prodotta e gestita da SpaceX, intende fornire internet ad alta velocità e bassa latenza a tutto il pianeta, magari soprassedendo al problema dell’esposizione a campi di radiazioni potenzialmente devastanti per l’uomo “della strada cioè per noi“ tanto per lui c’è MARTE .

Certo l’idea di un multi miliardario populista e anti sistema è cosa parecchio strana, che lo avvicina alla simpatia della gente in pratica come lo stesso Tycoon dal ciuffo ribelle che sa parlare al cuore degli americani che lavorano e ai quali promette di ritornar a far grande un America ora piuttosto mal in arnese e non solo nella CINTURA DELLA RUGGINE “le regioni de industrializzate dove la povertà regna sovrana”. Quelle stesse che solo 20 anni fa erano tra le più fiorenti d’America e che causa le politiche di de centralizzazione del lavoro verso la CINA ora hanno il tasso di disoccupazione alle stelle. Riportare le aziende Americane a produrre in patria è appunto la scommessa non facile da realizzare che il nuovo governo si prefigge di attuare.

Il binomio PRESIDENTE e uomo più RICCO del MONDO è qualcosa che già si è visto in America al tempo di J. D. Rockfeller e del Presidente Eleanor Roosevelt che però non riuscirono mai a esser sinergici ma piuttosto rivali, cosa che Musk pare aver capito tanto bene da essersi reso socio indispensabile alla presidenza e all’attuazione dei suoi programmi. Ora è proprio lui il ventriloquo del Presidente e bisogna ammettere che non ha certamente peli sulla lingua quando afferma che I GIUDICI ITALIANI ANDREBBERO CACCIATI oppure incita alla DECOSTRUZIONE DELLO STATO FEDERALE Americano o ancora afferma che il Cancelliere Tedesco È UN CRETINO.

Insomma par di intravvedere l’antica sceneggiata del poliziotto buono e del poliziotto cattivo dove lui si permette di dire quanto il Presidente con tutta probabilità solo pensa. Come indicare l’Alternative fur Deutschland come unica via d’uscita alla spaventosa crisi dell’industria Tedesca “per altro creata ad arte proprio dagli USA come freno allo sviluppo Europeo ora ricattato a pagare un prezzo del GAS quattro volte più caro, anche se alla fine sempre proveniente dagli stessi pozzi“.

C’è da chiedersi cosa potrebbe succedere se l’uomo più ricco del mondo entrasse in conflitto con l’uomo più potente del mondo qual è il presidente degli Stati Uniti d’America ma a tale interrogativo solo il tempo potrà dare risposta. Per ora assistiamo a questo strano connubio che al momento non può che rafforzare ognuna delle due figure in questa che sembra cominciare come una crociata mondiale all’insegna della forza, visto che certamente nell’uno nell’altro di queste due figure sembra voler nascondere la strada che vuole percorrere, a suon di sanzioni l’uno e di utilizzo del potere finanziario usato come una scura l’altro.

A cura di Paolo Bandini Callegari editorialista – Foto Imagoeconomica