Sono stati celebrati ieri pomeriggio i funerali di Anna Materazzi, la cinquantaduenne di San Mauro Cilento morta sabato all’ospedale di Vallo della Lucania.
Un decesso accompagnato da molte polemiche. La donna, infatti, aveva accusato un malore nella tarda mattinata del primo gennaio, ma i soccorsi medici erano arrivati sul posto soltanto dopo un’ora e mezza per la chiusura delle guardie mediche più vicine. In molti si sono chiesti se Anna Materazzi si sarebbe potuta salvare qualora l’intervento fosse stato più rapido. Una vicenda, dunque, che ha scatenato tanto dolore ma anche molta rabbia.
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La celebrazione
In tanti ieri si sono ritrovati presso la piccola cappella dell’Addolorata per dare l’ultimo saluto alla cinquantaduenne e stringersi al dolore della mamma Maria Luisa, dei fratelli Pasquale e Giuseppe, e del marito Eugenio che ancora non riesce a darsi una spiegazione per quanto accaduto. «Anna – ha ricordato un’amica – era una persona che amava essere e non apparire. È andata via in silenzio lasciando un vuoto incolmabile».
Anche i compaesani la ricordano come una persona mite, gran lavoratrice e dedita alla famiglia. «La parola di Dio è stata l’ultima cosa che ha sentito Anna – ha ricordato don Gianluca Cariello – perché il primo gennaio era in chiesa come tutte le domeniche. Era sempre tra le prime ad arrivare». «Quello che mi ha sempre colpito di lei era la semplicità con cui veniva da me per ricordarmi di pregare per il suo papà scomparso». «Carissima Anna – ha detto il sacerdote concludendo l’omelia – hai lasciato un posto vuoto e noi con la tua stessa tenerezza ti salutiamo». Dopo il rito funebre la salma è stata trasferita nel vicino cimitero per la sepoltura.
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L’indagine
La vicenda, ora, sarà al centro di un’indagine per appurare se nei soccorsi vi siano state negligenze o omissioni e se le procedure adottate siano state quelle corrette. Il funerale, inizialmente previsto per domenica mattina, è stato rinviato per il sequestro della salma disposto dalla Procura di Vallo della Lucania. Sul corpo il medico legale Adamo Maiese ha eseguito l’esame esterno. Al momento, però, non risultano indagati. Nei giorni scorsi era già stato ascoltato il sindaco di San Mauro, Carlo Pisacane.
Tra i cittadini dell’area del Monte Stella e dei vicini centri costieri, intanto, emergono molte perplessità. Al centro del dibattito c’è l’organizzazione della sanità sul territorio. Le guardie mediche non riescono a garantire tutti i turni a causa dell’assenza di personale; l’ambulanza più vicina, quella di Santa Maria di Castellabate, ha un’equipe composta unicamente da infermiere e autista. Lo scorso primo gennaio, per soccorrere Anna Materazzi, l’automedica è dovuta partire da Vallo della Lucania, percorrendo 35 chilometri, metà dei quali su strade di montagna. I parlamentari di centro-destra hanno già annunciato interrogazioni parlamentari per far luce sulla vicenda. Anche il Codacons Cilento, attraverso il presidente Bartolomeo Lanzara, ha chiesto interventi.
«Nei prossimi giorni invieremo una diffida agli organi competenti chiedendo spiegazioni sull’accaduto e quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare, sia d’urgenza, sia sul piano della programmazione territoriale, al fine di garantire ai cittadini a sud della provincia di Salerno un adeguato livello di assistenza sanitaria in maniera omogenea e capillare in tutto il territorio e in particolar modo nei territori dell’interno, già pesantemente penalizzati dalla carenza di strutture e servizi sanitari, aggravata da una obsoleta rete stradale».
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Intanto i sindaci del comprensorio nei prossimi giorni si incontreranno per valutare le azioni da intraprendere per garantire un’adeguata assistenza sanitaria. L’auspicio è che le postazioni del 118 possano essere incrementate e che la continuità assistenziale possa essere garantita 24 ore su 24. Ma il problema principale resta la carenza di personale medico. Vallo della Lucania e Agropoli dispongono di un’automedica ma il territorio da coprire è già vasto e la distanza dai piccoli centri non favorisce interventi tempestivi che per talune patologie risultano fondamentali.
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