Quanto valgono gli affari di Elon Musk in Italia: auto, energia e satelliti

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


di
Giuliana Ferraino

L’anno scorso ha venduto nel nostro Paese circa 15 mila Tesla. La ricerca di personale per sviluppare lo stoccaggio di energia con Powerwall e Megapack

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Un contratto quinquennale da 1,5 miliardi di euro per servizi di telecomunicazioni sicure è l’affare più grosso che Elon Musk, attraverso SpaceX, si prepara a concludere con l’Italia guidata dalla premier «amica» Giorgia Meloni. 

Le trattative sono avanzate, ma l’accordo tra il governo e SpaceX, a cui fa capo la divisione satellitare Starlink, non è stato ancora firmato, fa sapere l’esecutivo senza smentire il negoziato, che sarebbe già stato approvato dai servizi segreti e dal ministero della Difesa, secondo Bloomberg.




















































L’intesa prevede che SpaceX fornisca all’Italia una gamma completa di sistemi di crittografia per i servizi telefonici e Internet utilizzati dal governo. Include inoltre servizi di comunicazione per le forze armate nell’area del Mediterraneo e l’implementazione di servizi satellitari in Italia per l’uso in emergenze come attacchi terroristici o disastri naturali. L’offerta è in concorrenza con il neonato programma europeo da 10,6 miliardi di investimenti denominato Iris2, lanciato a fine 2024 dalla Ue per mandare in orbita 290 satelliti, ma sarà operativo solo dal 2030.

Non c’è soltanto il business militare: da qualche settimana Starlink offre anche nel nostro Paese servizi di connettività domestica (al costo fisso di 349 euro per il kit di installazione e poi abbonamento da 29 euro al mese), permettendo di portare Internet super veloce nelle zone non raggiunte dalla fibra.

Mobilità ed energia

Tesla, che nel 2024 ha venduto 1,78 milioni di auto elettriche nel mondo nel 2024, ha il primato anche in Italia: l’anno scorso qui ha venduto 7.943 Model 3 e 7.435 Model Y, primo e secondo modello più comprati, ma l’intero mercato nostrano dell’Ev (per ora) vale solo il 4,2% del totale, con 65.989 vetture vendute l’anno scorso. Non sono soltanto gli alti prezzi a frenare la crescita del mercato, ma anche la carenza di un’infrastruttura adeguata di ricarica. 

Sotto l’ombrello di Tesla, però, c’è anche il comparto energia, sia per il mercato residenziale che per la grande distribuzione con i marchi Powerwall e Megapack. Musk punta su questo settore per accompagnare la transizione energetica e ha grandi ambizioni anche sulla penisola.

Così su LinkedIn nelle ultime settimane ha lanciato una campagna di assunzioni di manager specializzati nel settore dello stoccaggio, con base a Milano e Torino. Powerwall è una batteria domestica compatta che accumula l’energia proveniente dall’impianto fotovoltaico o dalla rete. Si può utilizzare per alimentare dispositivi ed elettrodomestici giorno e notte. Megapack è una batteria per lo stoccaggio massivo di energia, per stabilizzare la rete e prevenire i blackout. Ogni unità è in grado di immagazzinare oltre 3,9 Mwh di energia, sufficiente per alimentare in media 3.600 abitazioni per un’ora. Ma le batterie sono personalizzabili e scalabili all’infinito come è stato fatto nei parchi di Angleton in Texas (81 unità e 100 Mwh), di Soldotna in Alaska (37 unità e 46 Mwh) e Victoria in Australia (212 unità e 350 Mwh).

L’influenza di X

Quando Musk comprò Twitter nel 2022, sborsando 44 miliardi di dollari dopo una trattativa sofferta, sembrò un capriccio pagato a caro prezzo: nemmeno un anno dopo il social network valeva la metà. Invece la piattaforma di micro blogging si è rivelata un affare formidabile, che ha permesso a Musk (seguito da 221 milioni follower) di contribuire alla rielezione di Donald Trump, di cui è stato anche l maggior sostenitore finanziario. In Italia il social, rinominato X, conta solo 4,9 milioni di iscritti su 109,2 milioni in tutta l’Unione europea (dati al 30 aprile 2024). Ma anche nel nostro Paese viene usato come utile megafono per esprimere opinioni politiche, vedi l’intervento a favore di Matteo Salvini contro i giudici nella vicenda giudiziaria di Open Arms sui migranti. Alimentare polemiche. O difendere il proprio business.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Proprio ieri se ne è servito in questo modo Andrea Stroppa, classe 1994 ed esperto di cybersicurezza, considerato il referente in Italia di Musk, di cui si dichiara «orgogliosamente amico», oltre a essere consulente di Starlink. In un lungo post su X, Stroppa ha lodato la bontà dell’accordo, il migliore e più sicuro possibile, sui servizi strategici tra la Starlink di SpaceX e il governo. Con buona pace per i conflitti di interesse.
  
Ma l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio salito fino a 473 miliardi di dollari, ben 230 miliardi del secondo Paperone del pianeta Jeff Bezos, in Italia può contare su conoscenze direttamente a Palazzo Chigi. Il feeling, sempre a metà tra politica e affari, con la premier Giorgia Meloni è noto. Quando nel dicembre 2023 sbarcò a Roma per partecipare ad Atreju, la festa politica di Fratelli di Italia, si cominciò a parlare di una possibile giga-factory nel nostro Paese per farne l’hub di Tesla nel Sud Europa. Il rapporto si è consolidato quando Musk ha consegnato il Global Citizen Award, il premio prestigioso dell’Atlantic Council, a Meloni a New York lo scorso settembre. Le foto con gli scambi di occhiate complici tra i due hanno alimentato pettegolezzi. Di fatto Musk ha avuto parole di grande stima per la presidente del consiglio italiana, definita «ancora più bella dentro che fuori». Ora sul piatto ci sono 1,5 miliardi.


Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

6 gennaio 2025

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Microcredito

per le aziende