I sassaresi si arrendono con il punteggio di 82-70 a Cholet, confermando e certificando i propri limiti. Buona prova per l’ultimo arrivato Gazi che ha firmato 16 puntiÂ
La Dinamo perde un’altra volta e lo fa mettendo in mostra quelli che sono i suoi limiti, ormai certificati. I sassaresi devono recriminare con se stessi (e un pochino con gli arbitri) per non essere stati in grado di sfruttare le occasioni che la partita ha proposto, fornendo una prestazione ancora una volta caratterizzata dalla mancanza di continuità e dai cali di concentrazione, che hanno inciso in maniera importante sull’esito di una partita, che sarebbe comunque stata difficile da portare a casa, considerato lo spessore degli avversari. I biancoverdi hanno così messo in fila la terza battuta d’arresto su altrettante partite giocate nel girone di Fiba Eurocup, vedendo ridursi al classico lumicino le possibilità di andare avanti nella manifestazione.
Una Dinamo dicevamo, che ha confermato di avere evidenti limiti e un allenatore che non riesce a rendere solido un gruppo estremamente fragile mentalmente e qualitativamente non eccelso. Non si può dire che l’impegno sia mancato, ma da solo è molto complicato che possa essere sufficiente per pensare di vincere a certi livelli. Facendo una considerazione generale, tenendo presenti il livello della squadra e la classifica non rosea neanche in campionato, la sensazione è che un’eventuale (probabilissima) eliminazione dalla Fiba, al di la di una questione di immagine, a questo punto possa risultare persino un vantaggio, consentendo alla squadra di lavorare di più in palestra sui propri limiti e risparmiando energie che torneranno utili nella corsa per mantenere la categoria.
Un match messosi in salita fin dai primi minuti che ha costretto il Banco ad un inseguimento continuo, che lo ha portato in un paio di circostanze a due, tre possessi di distanza, perdendo lucidità proprio sul più bello. Quella durezza mentale indispensabile per confrontarsi e vincere a certi livelli che ai ragazzi di Markovic manca decisamente. Una sconfitta che sa tanto di sipario in chiusura nell’avventura europea. Una sconfitta che aumenta le scorie negative, oltre alla stanchezza anche per la trasferta, in vista del quasi proibitivo match di campionato di sabato sera sul parquet dei Trapani Shark, che sarà poi seguito da altri due impegni ad altissimo coefficiente di difficoltà come quelli con Bilbao e Bologna. Con il rischio concreto di inanellare una striscia negativa che psicologicamente potrebbe essere un macigno.
Cappelletti e Veronesi non sono al meglio, il play è febbricitante, la guardia ha un problema ad una caviglia.
L’avvio è in salita, in attacco le polveri sono bagnate e dopo 3 minuti il ritardo è già di 7 punti (0-7). Col passare dei minuti la musica cambia poco (12-2 a 5.57). Dopo aver tirato solo da tre, Sassari prova ad attaccare il ferro, ma è la tripla di Gazi a interrompere l’emorragia (12-5). Bibbins è il sorvegliato speciale, Campbell gli fa una guardia spietata. Bastano un paio di disattenzioni e Cholet si riprende il margine (17-7) inducendo coach Markovic a chiamare il primo minuto di sospensione della serata. E’ ancora la guardia cipriota del Banco a dare il la con la seconda bomba, ma il secondo fallo commesso costringe il coach a richiamarlo in panca precauzionalmente. I francesi affondano (23-10) con Vautier che incrementa il proprio bottino personale portandolo ad 8 punti. Markovic fa ruotare i suoi uomini. Dopo aver toccato il -16, Sassari chiude con la tripla di Tambone il primo quarto (30-17) e un gap già parecchio pesante. I biancoblù non possono prescindere da un deciso miglioramento in difesa.
Una bella circolazione di palla viene premiata dal tiro pesante ancora di Tambone, ma i padroni di casa rispondono immediatamente con Smith, smorzando sul nascere gli entusiasmi. La gestione del coach francese è particolare, con inusuali rotazioni di gruppo, con cambi contemporanei di 3 o 4 giocatori, che in effetti disorientano Sassari, non dando punti di riferimento. La Dinamo fa tanta fatica soprattutto in difesa, dove non ha armi per arginare soprattutto la fisicità sotto i tabelloni di Vautier, mentre in attacco tira con percentuali deficitarie. A 3.37 dall’intervallo Cholet tiene saldamente il comando delle operazioni (45-31). Le due triple di Bibbins e Bendzius riportano in singola cifra lo svantaggio (45-37). Il folletto americano è bravo nell’azione difensiva successiva a prendersi uno sfondamento, mentre Fobbs dalla lunetta lima ulteriormente lo svantaggio (45-39), rimettendo definitivamente in partita i suoi. Ora serve uno step difensivo. Il terzo fallo di Gazi è pesante, anche in considerazione del fatto che Cappelletti e Veronesi sono limitati dalle loro condizioni fisiche. Nel finale del quarto gli episodi sfavorevoli e il solito calo di concentrazione ricacciano indietro i sassaresi che chiudono a -11 sul 50-39. E’ proprio questo il limite principali di una squadra che non riesce mai ad essere continua nell’arco della stessa partita, pagando a caro prezzo i suoi errori.
Sassari riprende con un’intensità difensiva più adeguata e guarda caso, i risultati si vedono subito (50-45) anche se dopo 3 minuti si è già in bonus. Cappelletti dalla linea della carità avvicina ulteriormente i suoi (53-49 al 26′). Il metro arbitrale è un po’ sbilanciato, per fortuna della Dinamo Cholet non ne approfitta sbagliando diversi tiri liberi, ma neanche la Dinamo sfrutta le occasioni che le si presentano di riportarsi a stretto contatto e i francesi si riprendono l’inerzia (62-50). Qualcosa di già visto, che continua a ripetersi inesorabilmente e che rende vano lo sforzo compiuto dai sassaresi per ricucire lo strappo. Il terzo periodo va in archivio sul -11 (65-54), con la Dinamo che deve solo recriminare con se stessa.
Bendzius fallisce il -5 e Cholet si riporta a +10. Bibbins, rientrato sul parquet dopo un terzo quarto passato quasi tutto in panca con tre falli a carico, cambia il ritmo all’attacco isolano e anche in difesa è molto presente. In generale comunque il Banco fallisce sempre l’opportunità di avvicinarsi a due possessi e nel frattempo proprio Bibbins termina la sua partita con 5 falli, l’ultimo dei quali tecnico per proteste. A 5 giri di lancette dalla sirena, Cholet ha ripreso il largo (72-60) ed è questo il momento della sliding door. La gara di fatto termina qua, Cholet gestisce e si prende i due punti.
Cholet – Dinamo Banco di Sardegna 82-70
Progressione quarti: 30-17 / 50-39 / 65-54 /
Cholet: Wheeler2, Melvin 6, Smith 17, De Sousa 9, Ayayi 4, Diawara 8, Briggs 10, Pluvy, Ebou-Ndow 3, Vautier 20, Campbell 3, Sankhe. Coach Fabrice Lefrancois
Dinamo: Cappelletti 2, Bibbins 3, Vasselli, Trucchetti, Halilovic 11, Fobbs 10, Tambone 12, Veronesi, Bendzius 12, Vincini, Renfro, Gazi 16. Coach Nenad Markovic
Aldo Gallizzi
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