Aree idonee alle rinnovabili in Toscana, evitiamo di farne una grande occasione persa

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La legge regionale deve essere migliorata. Per questo sabato 11 gennaio a Firenze abbiamo convocato una grande assemblea del mondo ecologista e scientifico. 

 

di Mauro Romanelli, presidente Ecolobby
7 gennaio 2024

Le associazioni che la scorsa estate hanno chiesto il confronto con la Giunta regionale e poi hanno partecipato agli incontri del tavolo indetto dall’assessora Monia Monni sul tema decisivo della definizione delle aree idonee alle energie rinnovabili in Toscana ringraziano l’assessora per la disponibilità al dialogo e i tecnici e i dirigenti della Giunta per il difficile lavoro svolto.
Il clima politico-culturale non è semplice e riconosciamo le difficoltà del contemperare diverse sensibilità e pressioni provenienti dalle direzioni più disparate.

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Fatta questa doverosa premessa, se il testo restasse quello licenziato dalla Giunta Regionale non potremmo che considerare il risultato una grande occasione perduta per la Regione Toscana. Un testo che, oltretutto, risulterebbe troppo restrittivo sia in base alla direttiva europea RED III, sia rispetto al Testo Unico sulle rinnovabili licenziato dal Governo a fine anno e che, anche alla luce dell’atteso giudizio di merito del Consiglio di Stato sulla legge nazionale aree idonee, espone la Regione Toscana al rischio di vedersi bocciare le proprie normative.

La Legge regionale può e deve essere migliorata, e noi continueremo a chiederlo fino all’ultimo minuto utile. Non possiamo pensare che la Toscana acconsenta di farsi bloccare cedendo agli equivoci, alle piccole resistenze corporative, ai timori senza fondamento.
L’occasione di dare alla Toscana una legge migliore potremmo però ancora coglierla se il Consiglio Regionale decidesse di ascoltare le voci della scienza, dell’ecologismo che si misura coi fatti e coi numeri, del mondo produttivo e degli amministratori che hanno scelto il coraggio responsabile.

Per questo abbiamo convocato una grande assemblea del mondo ecologista e scientifico, delle organizzazioni di settore, delle forze politiche, sindacali, professionali, produttive, per chiedere al Consiglio Regionale della Toscana di ascoltarci e di fare un passo decisivo in avanti.
Ci troveremo sabato 11 gennaio 2025 al Circolo Arci di via Maccari a Firenze, a partire dalle ore 15.30.

Le nostre richieste e proposte:

1.È inaccettabile non definire aree idonee per l’energia eolica. L’energia eolica, (offshore e onshore) è un pilastro imprescindibile della transizione e soffre di un gravissimo ritardo sia in Toscana che a livello nazionale. Attualmente gli iter degli impianti sono patologicamente lunghi (8-10 anni) e anche far rientrare tali impianti nelle aree idonee li renderebbe soltanto un po’ meno contorti ma certamente non eccessivamente rapidi rispetto all’iter standard europeo di diciotto mesi.
Nelle nostre proposte di dettaglio mostriamo come si possano mettere questi impianti al servizio dei territori, ad esempio prevedendo che il programma di compensazioni territoriali di cui all’articolo 8, comma 4, del dlgs 190/2024 debba essere destinato dai Comuni alla realizzazione di comunità energetiche, prioritariamente partecipando direttamente a una parte dei parchi di cui si chiede l’autorizzazione.

2.L’agrivoltaico non può che nascere dalla collaborazione armoniosa tra agricoltore e azienda energetica, e non deve quindi essere ingessato in forme societarie rigide, che renderebbero sostanzialmente impraticabile il rischio finanziario per la stragrande maggioranza degli agricoltori nella nostra regione.

3.Occorre liberalizzare l’installazione del fotovoltaico sui tetti, rendendolo peraltro obbligatorio per le coperture dei parcheggi, delle scuole e degli edifici pubblici. La Regione deve stimolare i Comuni a rivedere i propri regolamenti edilizi, per molti versi anacronistici con il contesto storico che stiamo vivendo. In questo senso, la Regione deve rivedere il PIT e stimolare i Comuni a rivedere i propri regolamenti edilizi, che spesso negano di fatto la possibilità di installazione di rinnovabili, creando da subito un ‘Osservatorio’ che analizzi e valuti tali Regolamenti.

Saranno presenti

Assessore all’Ambiente Monia Monni, vicesindaca di Firenze Paola Galgani, Capogruppo Pd in Regione Vincenzo Ceccarelli (non sicuro), Rossano Rossi Cgil Toscana (da confermare), Massimo Cerbai CNA Piana fiorentina, Stefano Corsi Ordine Ingegneri Firenze, Attilio Piattelli presidente nazionale Coordinamento Free (coordinamento imprese energie rinnovabili e risparmio energetico), Simone Togni (presidente nazionale Anev, imprenditori eolici), Francesco Romizi Isde Medici per l’Ambiente, Stefano Ciafani (presidente nazionale Legambiente), Gianni Silvestrini (presidente nazionale Kyoto club), Fausto Ferruzza (presidente regionale Legambiente), Mariagrazia Midulla e Guido Scoccianti (WWF Italia), Fabio Roggiolani (Ecofuturo), Mauro Romanelli e Gaia Pedrolli (Ecolobby), Piero Mazzinghi (Laboratorio ambientale Mugello), Maurizio Lunghi (Pro Cer), Ugo Bardi (Energiaperlitalia), Grazia Galli (Progetto Firenze), Pietro Cambi (Aspo Italia), Lorenzo Ci (Transistor), Stephanie Brancaforte (Rinascimento Green), Tiziano Carducci (Fiab Firenze Ciclabile), Gianni Girotto responsabile nazionale Transizione Ecologica M5s, Dario Danti segretario regionale Sinistra Italiana, Elisa Meloni (Volt), un esponente di Più Europa

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Le associazioni promotrici dell’evento

ASPO Italia, Associazione Progetto Firenze, Cittadini per l’Italia Rinnovabile, Ecofuturo, Ecolobby, Energia per l’Italia, Extinction Rebellion, FIAB Firenze Ciclabile, Fridays for Future Firenze, Greenpeace, ISDE Toscana, Kyoto Club, Laboratorio Ambientale Mugello, Legambiente, Pro CER, Rinascimento Green, Transistor e WWF Toscana.





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