Agricoltura, arriva la nuova polizza facile per chi produce nei campi

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Agricoltura

 


Dal 2025 gli agricoltori italiani avranno a disposizione un nuovo strumento assicurativo per coprire i rischi conseguenti agli eventi meteorologici avversi che colpiscono le colture agrarie. La bozza di Piano di gestione dei rischi in agricoltura (PGRA) preparata dal ministero dell’agricoltura (Masaf) e attualmente all’esame delle regioni e delle province autonome, introduce le polizze semplificate che indennizzano i danni causati dalle avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina) ed una o più degli altri eventi climatici dannosi, come ad esempio la grandine.

Le caratteristiche

La nuova forma di assicurazione agevolata presenta tre caratteristiche. In primo luogo il valore assicurato non è dato dalla produzione media annua, ma una porzione di tale importo, corrispondente indicativamente ai costi variabili di produzione. In pratica si applica la stessa metodologia di calcolo del valore indice utilizzata per il fondo Agricat.

La seconda caratteristica è che la polizza semplificata è stata concepita in maniera tale da funzionare in sinergia e complementarietà con il fondo mutualistico catastrofale. Una parte del rischio è coperta tramite la polizza agevolata smart e la parte rimanente attraverso il ricorso allo strumento mutualistico obbligatorio.

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Infine, il terzo elemento peculiare delle polizze semplificate è la verifica dell’esistenza del nesso di causalità tra l’evento e il danno effettuato al momento della raccolta, anche utilizzando accertamenti su base territoriale, con riferimento a tutte le aziende agricole ricadenti nell’area delimitata.

Le conseguenze

La combinazione dei tre elementi richiamati fa in modo che le polizze semplificate agiscano come una copertura di base per gli agricoltori, abbiano un costo limitato rispetto alle assicurazioni standard e risultino particolarmente congeniali per quei settori produttivi, come i seminativi e l’olivicoltura, finora caratterizzati da un basso ricorso all’utilizzo degli strumenti di copertura del rischio.

Cambiano le scadenze

L’introduzione delle polizze semplificate, a favore delle quali è prevista una contribuzione pubblica che può arrivare fino al 70% della spesa ammessa, ha richiesto la modifica dei termini di sottoscrizione dei contratti assicurativi per l’anno 2025. La scadenza per le colture a ciclo autunno-primaverile è fissata al 31 marzo anziché il 31 maggio, come avvenuto fino al 2024. Per le colture permanenti la scadenza è il 30 aprile 2025, con un’anticipazione quindi di un mese rispetto ai termini fissati fino allo scorso anno.

Lo scenario futuro

Ad oggi non è possibile prevedere con quale interesse gli agricoltori accoglieranno il nuovo strumento per la gestione del rischio. Tutto dipende dal comportamento delle compagnie assicurative che, in realtà, non hanno molto tempo a disposizione per strutturare le nuove polizze e dall’attività di informazione e sensibilizzazione che ci sarà nelle prossime settimane.

Il target da colpire

L’obiettivo politico che il Masaf intende perseguire è ambizioso, in quanto le polizze smart mirano ad ottenere due distinti risultati: quello di favorire un corretto funzionamento del fondo Agricat, visto che finora non ha soddisfatto le aspettative degli agricoltori e l’obiettivo ancora più importante di abbattere il disequilibrio che esiste in Italia a livello territoriale e settoriale. Come noto il ricorso alle assicurazioni agevolate e ai fondi mutualistici avviene in particolare nelle regioni settentrionali ed interessa pochi comparti produttivi, come il vitivinicolo e l’ortofrutta.

Le altre novità in arrivo

Ci sono altre novità nel PGRA 2025 che riguardano essenzialmente i meccanismi di contenimento della spesa pubblica, c’è ad esempio un ulteriore abbattimento degli standard value. Negli ultimi anni, il sistema delle assicurazioni agevolate vive una condizione squilibrata, per effetto della quale dal 2022 non è stato più possibile garantire agli agricoltori l’aliquota di sostegno del 70%. L’incremento dei costi assicurativi è stato tale da fermare il contributo a poco più del 50%.

I fondi a disposizione

Dalla relazione tecnica che accompagna la proposta 2025 del PGRA si evince che sono disponibili quasi 600 milioni di euro, di cui 297 per le polizze assicurative agevolate, 253 per il fondo mutualistico nazionale a copertura degli eventi catastrofali, 7,26 milioni di euro per i fondi mutualità danni e 12 milioni per i fondi di stabilizzazione del reddito settoriale. Ai quasi 570 milioni di risorse cofinanziate dall’Unione europea e messe a disposizione attraverso la politica di sviluppo rurale, è necessario aggiungere lo stanziamento proveniente dal fondo di solidarietà nazionale che finanzia le polizze agevolate per coprire i danni a carico delle strutture aziendali, per la mancata produzione zootecnica e per il costo di smaltimento delle carcasse di animali. Per tali interventi la manovra per il 2025 ha disposto uno stanziamento supplementare di 15 milioni di euro.

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