L’Ospedale dell’Angelo raddoppia: sarà perno della sanità metropolitana

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L’impegno per trasformare un sogno a lungo coltivato dalla città di Venezia e dal territorio in una concreta realtà è stato sottolineato da Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, in riferimento all’annuncio del sostegno regionale per l’Ospedale di Mestre. “Grazie al supporto della Regione Veneto – afferma Contato – avvieremo l’espansione del presidio ospedaliero di Mestre, nucleo centrale per tutta la provincia. Non solo sarà costruita una nuova struttura denominata ‘Angelino’, ma si otterrà anche, attraverso il trasferimento di alcune funzioni nella nuova sede, un miglioramento dell’efficienza e dell’organizzazione interna dell’attuale ospedale, grazie ai nuovi spazi disponibili”. Conclude Contato: “Credo fermamente che l’investimento in atto rappresenti un significativo riconoscimento del valore e della centralità dell’Ospedale di Mestre: il suo ampliamento darà un meritato riscontro agli sforzi di alto livello compiuti costantemente dalle équipes, dagli specialisti e dai Primari che costituiscono il fulcro di eccellenza dell’Angelo”.

La nuova struttura

La nuova struttura dell’Angelino ospiterà servizi e unità operative pensate per specifici profili di utenza, mantenendo però una stretta connessione funzionale con i restanti servizi ospedalieri collocati nel complesso centrale. Verrà curata una distribuzione ottimale dei percorsi – sia di servizio che per l’utenza – tra le due strutture e all’interno di esse, al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza e migliorare l’organizzazione delle attività di cura e assistenza.

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Nell’ospedale attuale

Il trasferimento di alcuni servizi nella nuova struttura Angelino consentirà di liberare spazi nell’attuale ospedale, da ristrutturare per ampliamenti o nuove funzioni, rispondendo così ai bisogni emergenti e alle esigenze di riorganizzazione dei servizi ospedalieri. Sarà possibile perseguire l’obiettivo di assicurare relazioni funzionali tra i servizi, riorganizzando le aree liberate per funzioni analoghe e destinazioni d’uso simili. Si prevede di utilizzare questi spazi per: completare l’applicazione del piano regionale ospedaliero (DGR 614/2019) riguardante l’Ospedale dell’Angelo, aumentare i posti letto in Oncologia, Endocrinologia e in chirurgia; migliorare le strutture del Pronto Soccorso in base all’aumento degli accessi e alle necessità emerse durante la pandemia; fornire alla Terapia Intensiva ulteriori spazi per percorsi più flessibili a seconda della tipologia di paziente; espandere servizi diagnostici e di cura che necessitano aggiornamenti tecnologici e strutturali; predisporre una sala operatoria ibrida per attività cardio-vascolari. Inoltre, il piano -1 sarà ottimizzato per gestire l’urgenza-emergenza, grazie a sviluppi nelle Terapie Intensive, Piastre Tecnologiche e Pronto Soccorso.

Un progetto ambizioso per il Veneto

La CRITE, Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia, ha recentemente approvato un piano di investimento per trasformare il panorama sanitario del Veneto. Su proposta dell’assessora alla sanità Manuela Lanzarin, la giunta regionale ha ratificato la prima fase di un programma di investimento per l’edilizia sanitaria coprente il triennio 2025-2027. Dei 203,3 milioni di euro complessivi, ben 58 milioni saranno destinati all’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo.

L’ampliamento dell’ospedale dell’Angelo

Il progetto prevede la costruzione di un nuovo edificio che occuperà un’area pari a un terzo dell’attuale ospedale, situato dietro l’eliporto, presso l’ingresso secondario. Tale espansione non è solo fisica, ma rappresenta un’occasione per incrementare l’efficienza e la qualità delle cure fornite ai pazienti. L’assessore Lanzarin ha ribadito l’importanza di questo investimento nell’ambito di una strategia più ampia per migliorare le infrastrutture sanitarie della regione, con l’obiettivo di garantire che l’Ospedale dell’Angelo continui a offrire cure di alta qualità, in risposta alle crescenti esigenze della popolazione. In un contesto di crescente domanda di servizi sanitari, investire in strutture moderne e ben equipaggiate è cruciale. L’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo va oltre la semplice costruzione. Si tratta di un impegno assunto nei confronti della comunità locale, segnalando che la salute e il benessere dei cittadini sono prioritari. Con l’aumento della capacità dell’ospedale, si prevede una riduzione dei tempi di attesa e un miglioramento dell’accesso alle cure specialistiche. Questo è cruciale in un contesto caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle malattie croniche.

Esempio di innovazione sanitaria

Un progetto di tale portata, naturalmente, presenta sfide. La gestione dei costi, il coordinamento tra le diverse fasi del progetto e l’integrazione delle nuove strutture con quelle esistenti richiederanno un’attenta pianificazione e una gestione efficace. Tuttavia, le opportunità superano di gran lunga le difficoltà, con l’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo quale avanzamento verso un sistema sanitario più resiliente e reattivo. In un’epoca in cui la tecnologia trasforma ogni aspetto della nostra vita, l’espansione dell’Ospedale dell’Angelo offre l’opportunità di integrare soluzioni innovative nella pratica clinica quotidiana. Dall’adozione di tecnologie avanzate per diagnosi e trattamento, alla creazione di spazi pensati per migliorare l’esperienza del paziente, questo progetto potrebbe diventare un modello per altre strutture sanitarie in Italia e oltre. In sintesi, l’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo non è solo un progetto edilizio, ma un investimento nel futuro della sanità, un impegno verso la comunità e un esempio di come l’innovazione possa migliorare la qualità delle cure. Con 58 milioni di euro destinati a questo progetto, il Veneto si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia della sanità regionale.

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