La nautica nel 2024 e le prospettive del comparto per il 2025

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Il 2024 nautico non passerà alla storia come uno dei più fulgidi in termini di mercato ma non è certo una sorpresa. Inevitabile che, dopo gli anni post pandemia vissuti imprevedibilmente a tutto gas sotto il profilo del business, tanto da far segnare numeri record nelle vendite e nell’indotto correlato, la locomotiva della yacht industry rallentasse. Precisiamo: in termini di fatturato complessivo probabilmente i valori che farà registrare il 2024 non dovrebbero scostarsi molto dal risultato del 2023 perché i cantieri che producono navi da diporto, quelle che creano valore, stanno ancora costruendo a un buon ritmo per onorare i contratti firmati due, tre anni o addirittura quattro anni fa, in pieno Covid.

Ciò che viene costruito sotto i 24 metri, invece, vive una fase di mercato molto più difficile, di barche se ne sono vendute poche rispetto a quelle prodotte, generando inevitabilmente stock: di modelli pronti alla boa in cerca di acquirente è pieno il mercato e ci vorrà un po’ prima di smaltirli. Molto dipenderà dall’evoluzione nel 2025 ma al momento è difficile capire quale piega prenderà il business della nautica, perché molto dipenderà da elementi, di cui possiamo solo essere spettatori.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Donald Trump

C’è grande incertezza su quanto influirà la seconda presidenza Trump sulle cose del mondo. Il nuovo presidente americano riuscirà a fermare le guerre, come va dicendo? Lo stop ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente è una priorità in termini umanitari e civili, ma avrebbe sicuramente ricadute positive sull’economia globale: in primis, porterebbe a una maggiore stabilità nelle forniture di petrolio e gas naturale, che potrebbe tradursi in una diminuzione della volatilità dei prezzi energetici, beneficiando i paesi importatori di energia e favorendo una riduzione dei costi di produzione industriale. Anche il costo delle materie prime, così come quello di alcuni beni alimentari, potrebbe normalizzarsi e scendere. Da un’eventuale ritrovata stabilità geopolitica, quindi, dipenderà anche una ripresa dei consumi, limitata da un’inflazione tenuta faticosamente sotto controllo, e un più deciso calo del costo del denaro, che tende a scendere ma troppo timidamente.

C’è poi da chiedersi: le politiche economiche e commerciali annunciate, che riflettono l’approccio protezionistico e nazionalista dell’amministrazione Trump, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare l’economia statunitense e proteggere i lavoratori americani, quanto influiranno sulle dinamiche del commercio globale e le relazioni economiche con altri paesi? Per quel che riguarda l’Europa, saranno la UE oppure i singoli Stati a trattare l’entità dei dazi e i settori che andranno a interessare? I dazi annunciati dal presidente USA, colpiranno in qualche modo anche la nautica? Ovviamente per il nostro settore la risposta a questa domanda è cruciale perché quello americano è il principale mercato nautico mondiale, dove si concentra la maggior parte dell’export delle barche Made in Italy. Se subisse imposte aggiuntive evidentemente subirebbe pesanti conseguenze ed è difficile ipotizzare un piano B. I mercati del resto del mondo, emergenti e non, non potrebbero assorbire ciò che non si riuscisse più a vendere negli States.

Fort Lauderdale International Boat Show

Aspettando risposte dal 2025, possiamo però dire che il 2024 è stato invece molto ricco di notizie che hanno riguardato la yacht industry. Diverse di queste sono state a tema acquisizioni di marchi, cantieri e operazioni finanziarie che probabilmente continueranno ad arrivare anche nel 2025. Da quello che racconta la nostra Radio banchina, ci sono diversi investitori, fondi d’investimento soprattutto, che stanno esplorando le aziende del settore, anche quelle della filiera, in cerca di opportunità per accrescere il loro portafoglio. Perché puntano sulla nautica? Secondo gli analisti, l’outlook del settore nautico da qui al 2030, è destinato nonostante tutto a una crescita significativa, alimentata dalla domanda di barche e yacht di lusso da parte di una clientela globale in espansione, in particolare tra i consumatori ad alto patrimonio netto (UHNWIs). Secondo dati recenti, il mercato globale della nautica ha raggiunto un valore di circa 55 miliardi di dollari e si prevede che continui a crescere a un ritmo sostenuto, con un CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 5-6% da qui fino alla fine del decennio.

Intanto, rivediamo quali sono state le principali notizie che hanno riguardato il comparto nautico nel 2024.

Gennaio 2024: il Gruppo Ferretti ha finalizzato l’acquisizione di ulteriori 30.000 metri quadrati adiacenti al Cantiere San Vitale a Ravenna, le cui strutture erano già state prese a marzo del 2023, portando l’area produttiva totale a circa 100.000 metri quadrati. Questa espansione mira ad aumentare la capacità produttiva del Gruppo del 30%, con l’obiettivo di rendere il cantiere pienamente operativo nella seconda metà del 2025.

Giugno 2024: Next Yacht Group ha annunciato l’acquisizione degli stabilimenti ex Perini ed ex Picchiotti di Viareggio, con il secondo lotto di capannoni nella Darsena Italia. Sono stati quasi 50 i milioni di euro, 33 milioni per l’acquisizione più altri 16 per l’adeguamento delle strutture, che il gruppo Nesti proprietario di Next Yacht Group, che a sua volta controlla i marchi Maiora, AB Yachts e CBI Navi, ha investito per rilevare i siti produttivi da The Italian Sea Group, precedentemente acquisiti dal fallimento di Perini Navi, a fine 2021.

Giugno 2024: Il fondo di private equity Wise Equity ha acquisito una partecipazione di maggioranza in Absolute Yachts, cantiere italiano specializzato nella produzione di yacht di lusso, con l’obiettivo di supportare la crescita e l’espansione internazionale dell’azienda.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Giugno 2024: OneWater Marine ha avviato trattative per l’acquisizione di MarineMax, due colossi nelle attività di vendita di barche e yacht. L’operazione, se andasse in porto, potrebbe creare il gigante mondiale delle dealership, del brokerage e dei servizi per la nautica dal valore di oltre 2.5 miliardi di dollari, debiti inclusi. Qualcosa in merito all’operazione si saprà nei prossimi mesi.

Agosto 2024: Sanlorenzo S.p.A. ha perfezionato il primo closing per l’acquisizione del 100% del capitale di Nautor Swan, il cantiere basato in Finlandia di proprietà di Leonardo Ferragamo, rinomato per la produzione di yacht a vela di alta qualità. Il 2 agosto 2024, Sanlorenzo ha acquisito una quota iniziale del 60% di Nautor Swan per un importo di 48,5 milioni di euro, basato su un equity value complessivo di 80,9 milioni di euro. Il restante 40% del capitale passerà di mano entro il 30 aprile 2028, con una valutazione che terrà conto dei risultati finanziari al 2027, applicando un multiplo di 9x EV/EBITDA o mantenendo l’equity value iniziale, a seconda di quale risulterà più elevato.

Agosto 2024: Novamarine S.p.A, ha fatto il suo debutto alla Borsa di Milano, quotandosi sul mercato Euronext Growth Milan, un segmento dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. La quotazione del cantiere specializzato nella produzione di gommoni e RIB ad alte prestazioni ha suscitato notevole interesse tra gli investitori, grazie alla reputazione di eccellenza del marchio e alle prospettive di espansione nel settore nautico.

Novembre 2024: Sacs Tecnorib cede a Nuo il 32% della società, azienda italiana leader nella produzione di maxi gommoni di lusso e licenziataria esclusiva dei marchi Pirelli e PZero for Speedboats, operativa a Olbia. Nuo è una holding d’investimento partecipata al 49,7% dalla famiglia Elkann (Agnelli) tramite Exor e al 49,7% dalla famiglia cinese Pao Cheng e allo 0,5% da Tommaso Paoli.

Novembre 2024: Faro Alternative Investments e Lionheart Capital hanno acquisito Sunseeker. Durante il Fort Lauderdale Boat Show 2024, è stata annunciata l’acquisizione del cantiere britannico, rilevato dal controllo del gruppo cinese Dalian Wanda Group, aprendo una nuova era di sviluppo per il marchio.

Dicembre 2024: i cantieri navali tedeschi Fsg di Flensburg e Nobiskrug di Rendsburg, di proprietà dell’investitore Lars Windhorst, hanno dichiarato il loro fallimento per insolvenza verso i creditori. Il cantiere Nobiskrug, in particolare, costruisce navi da oltre 120 anni e dal 2000 si è distinto per la costruzione di grandi navi da diporto. I progetti più noti includono il “Sailing Yacht A” e il superyacht ibrido ecologico “Artefact”, che ha vinto numerosi premi.

Dicembre 2024: Arrowbolt Propulsion Systems Limited ha acquisito Fairline Yachts. Il cantiere britannico di yacht di lusso, è stato acquisito da Arrowbolt Propulsion Systems Limited, azienda specializzata in tecnologie di propulsione ibrida, con l’obiettivo di integrare soluzioni sostenibili nelle imbarcazioni Fairline, oltre al rilancio del cantiere sui mercati internazionali.

Microcredito

per le aziende

 

In occasione del prossimo boot di Dusseldorf, il primo importante salone nautico internazionale del 2025, avremo modo di vedere quali novità in termini di nuovi modelli e di bilanci annuali – che frequentemente vengono presentati alle conferenze stampa del salone nautico tedesco – hanno generato queste acquisizioni, o almeno alcune di esse. Tra l’altro il 2024 è stato il primo anno di gestione per la nuova proprietà di Cantiere del Pardo, acquisito a metà 2023 dal Gruppo Calzedonia (oggi Oniverse) che ha visto un cambio di CEO a settembre 2024, con le dimissioni di Fabio Planamente a favore di Marcello Veronesi, già Chief Strategy Officer del marchio e membro della famiglia proprietaria del Gruppo.



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