Dai 238 milioni di euro investiti nel 2023 ai 115 del 2024: il foodtech italiano mette a consuntivo un brusco ridimensionamento, nell’ordine di un -52% che riporta il giro d’affari al di sotto dei valori del 2022, quando gli investimenti erano nell’intorno dei 155 milioni di euro. Un ridimensionamento che risente in ritardo degli effetti di quel forte calo degli investimenti nell’agrifood-tech a livello mondiale che tra il 2022 e il 2023 aveva ridotto del 47% il valore delle risorse indirizzate al settore e che sembra essersi consolidata nel 2024 attorno a valori prossimi ai 14 miliardi di dollari.
L’occasione per fare il punto della situazione e per capire lo stato di salute del FoodTech italiano è offerta anche quest’anno dall’arrivo del report dell’Osservatorio Investimenti Foodtech pubblicato dalla società di consulenza TheFoodCons. (leggi a questo proposito l’articolo relativo all’analisi sugli investimenti nel Foodtech del primo semestre 2024 e l’articolo relativo agli investimenti in crescita nel 2023 pubblicato nel gennaio 2024 n.d.r.).
FoodTech: le cause di questa contrazione
L’analisi di Antonio Iannone, fondatore della società di consulenza TheFoodCons, mette in evidenza come la riduzione del 52% degli investimenti sia da addebitare a una serie di fattori. Una delle cause è legata alla concentrazione degli investimenti. “Il series C round di xFarm Technologies, provider di rifermento nella digitalizzazione delle filiere, rappresenta da solo 1/3 del totale”.
Una seconda chiave di lettura riguarda l’avvio di una profonda fase di transizione per il settore che dovrebbe protrarsi per i prossimi tre anni, con un vero e proprio ricambio generazionale e tecnologico. Un terzo tema arriva dall’analisi della Top10 dei round 2022 dove solo un numero limitato di startup ha mantenuto le aspettative. L’ultima considerazione è affidata al confronto con il 2023 quando si è assistito a una fortissima concentrazione degli investimenti nel vertical farming e nel debito, che hanno “falsato” le normali dinamiche del mercato.
Segnali positivi per Agritech e Digital Food
I segnali positivi nel corso del 2024 riguardano uno dei “pilastri” del FoodTech: il comparto Agritech è cresciuto del 282% per un valore complessivo pari a 51,27 milioni e rappresenta ormai quasi la metà (42,6%) degli investimenti totali.
Segnali positivi anche per il Digital Food che ha raccolto tanto interesse e un volume crescente di investimenti con una crescita del 155% che lo ha portato a un volume di investimenti dell’11,29 milioni di euro.
L’innovazione a livello di Cibi e ingredienti ha raccolto a sua volta 13,28 milioni di euro di investimenti con una crescita del 26%.
Restano sostanzialmente stabili i comparti relativi all’innovazione per contrastare lo spreco alimentare e le soluzioni che favoriscono la diffusione dell’economia circolare. Con 5,88 milioni di euro di investimenti questo comparto segna una riduzione del 5% rispetto all’anno precedente.
Il pet-foodtech è uno dei nuovi comparti analizzati nel report e ha registrato investimenti per un volume pari a 1,28 milioni.
Segno decisamente negativo per il mondo restauran-tech che nel passato aveva raccolto investimenti importanti e che con una riduzione del 78% arriva a un volume di investimenti pari a 7,66 milioni di euro.
Da annoverare tra i segnali positivi anche la scelta di diversi fondi internazionali che stanno continuando ad investire nel FoodTech italiano.
Bene il “nuovo che avanza” con segnali positivi per l’Early Stage, male i round B
I benefici legati ai risultati del round C di xFarm hanno portato i series C a raggiungere i 36 milioni contro i 26,9 del 2023 con una crescita del 34% (ma va va sottolineato che l’operazione di xFarm ha rappresentato qualcosa come un terzo degli investimenti).
I round B hanno registrato una diminuzione del 79% con un volume di investimenti pari a 6,6 milioni di euro, un calo inferiore ma comunque rilevante va registrato poi per i round A, che sono arrivati a 24 milioni contro i 55 del 2023 scendendo del 56%. Buone notizie per quello che il report di TheFoodCons segnala come “il nuovo che avanza” e che mostra un aumento dei Seed del 39% a 15,265 milioni di euro, dei Pre-Seed che arrivano a 5,5 milioni con una crescita del 60% e del Crowdfunding che arriva a 16,625 milioni di euro con una progressione del 14%.
Investimenti FoodTech: si sentono gli effetti del ricambio generazionale
Si è già citato il tema del ricambio generazionale come una delle cause del ridimensionamento negli investimenti registrato nel 2024. Il report di TheFoodCons mette in evidenza come l’ecosistema agrifood del nostro paese stia vivendo infatti una fase di ricambio con nuove realtà che stanno guadagnando nuovi spazi e alcuni big che arrancano. Si tratta di dati interpretati come l’inizio di una fase di transizione ed è prevedibile che sia necessario attendere qualche anno perché questo ricambio possa completare il suo ciclo.
Investimenti FoodTech: il ruolo chiave del Nord Italia e della Lombardia
La lettura della distribuzione geografica degli investimenti introdotta nel report a partire da quest’anno mette in evidenza il ruolo del Nord Italia nel suo complesso e della Lombardia in particolare. Solo tre regioni come Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia arrivano a 93,8 milioni di euro di investimenti nello specifico il Piemonte arriva a 10,51 milioni con una quota del 9,2%, l’Emilia Romagna arriva a 7,11 milioni con il 6,2% del totale e la Lombardia pesa per un rilevantissimo 69% con 76,243 milioni. La Puglia è invece la prima regione del Sud con 4,47 milioni di euro di investimenti pari al 3,9%.
Anche la lettura dei dati in funzione della parità di genere è stata introdotta con questa edizione e mette in evidenza come più di un quarto dei 67 deal totali ha visto startup con almeno un founder donna.
Il report di TheFoodCons registra anche una evoluzione a livello di partner con una squadra che conta quest’anno su xFarm Technologies e IFarming, Switzerland Global Enterprise, Vita Health, InnovUp, Over Ventures, Virtuous Alliance, Beautifood Novel, Le Village Parma e Agrifood-Tech Italia.
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