fondi e una cabina di regia per il Giubileo in Umbria

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PERUGIA – Obiettivo dichiarato: non disperdere neanche un visitatore che nel corso dell’anno del Giubileo decida di far tappa in Umbria, certamente ad Assisi, segnata come una delle mete in rosso, ma anche a Norcia o a Cascia. Insomma, un piano “anti-ovebooking” da mettere in campo nel corso dell’anno appena iniziato e possibilmente da estendere anche al 2026 quando sarà San Francesco, il patrono d’Italia a far da calamita per turisti e pellegrini. Per questo servono collegamenti potenziati e un sistema di servizi di accoglienza adeguato, da finanziare con risorse straordinarie dal governo. Di questo hanno parlato, venerdì, la governatrice Stefania Proietti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano in un incontro a Palazzo Chigi. C’era anche il presidente del Comitato per l’ottavo centenario francescano Davide Rondoni, perché alle porte c’è anche il grande evento dedicato proprio a San Francesco che richiamerà tantissimi visitatori nel Cuore verde. Il governo, dal canto suo, s’impegna ad istituire entro un paio di settimane un comitato “Umbria Giubileo 2025”, chiamato a collaborare con l’ufficio speciale per il Giubileo che invece metterà in piedi rapidamente la Regione.
Nel merito della riunione è stata affrontata proprio la questione dell’accoglienza dei notevoli flussi previsti nel Cuore verde, considerato tra le principali mete dopo Roma, per vicinanza e anche per la “densità” di mete religiose. E allora ecco il punto: costruire un sistema di accoglienza diffuso, una rete estesa sull’intero territorio regionale in grado di assorbire un flusso “extra” di presenze.
Sul fronte dei servizi, Proietti ha sottolineato «la necessità di attrezzare la regione e quindi i vari comuni con spazi adeguati e funzionali e potenziare al meglio i trasporti pubblici al fine di far arrivare e far muovere i milioni di persone che si riverseranno nelle città dell’Umbria nel 2025». Per fare ciò, ha fatto presente la presidente della Regione «saranno indispensabili risorse che attualmente non ci sono, in quanto mai richieste finora al governo, per assicurare servizi di accoglienza, trasporti e anche un sistema di sicurezza adeguato». 
GLI ALTRI EVENTI
Ma non sarà solo Giubileo, perché nel corso del 2025 in Umbria sono in programma altri eventi di rilievo internazionale: la canonizzazione di Carlo Acutis (“il patrono di Internet”, la cui la canonizzazione verrà celebrata nel contesto del Giubileo degli Adolescenti, il 27 aprile 2025), che pur avvenendo a Roma certamente richiamerà migliaia di pellegrini e di giovani proprio ad Assisi, e l’ottavo centenario del Cantico delle Creature che si inserisce nelle celebrazioni francescane destinate poi a culminare nel 2026 con il centenario del transito di San Francesco. 
LA STRATEGIA
Il punto centrale, però, resta proprio quello delle risorse. Al termine dell’incontro, il sottosegretario Mantovano ha proposto di istituire entro il mese di gennaio una cabina di regia “Umbria Giubileo 2025”, proprio allo scopo di individuare al più presto fondi da destinare alla regione per l’anno straordinario del Giubileo. 
La Regione, invece, dai prossimi giorni metterà al lavoro un “ufficio speciale” per il Giubileo, che per prima cosa dovrà quantificare con precisione la mole di turisti e pellegrini attesa e organizzare un sistema di accoglienza dedicato a far fronte alle presenze eccezionali previste certamente per tutto il 2025 e poi seguire fino al 2026 con gli eventi legati a San Francesco.
L’idea di Palazzo Donini è mettere intorno a un tavolo i Comuni e anche le associazioni di categoria del settore turistico e ricettivo costruendo “una rete” estesa sul territorio regionale, in grado di trasformare in valore aggiunto le dimensioni ridotte dell’Umbria. Così da poter distribuire i visitatori su un’area all’interno della quale muoversi in modo semplice, con tratte brevi e veloci . Il passo successivo potrebbe essere la messa in campo di un sistema di collegamento ad hoc, anche con delle “navette Giubileo”, in grado di collegare alcuni dei principali centri della regione. 

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