ecco chi non lo deve pagare

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Con l’ultima legge di bilancio il costo del canone Rai è passato da 70 a 90 euro, con il Governo che ha deciso di non confermare la riduzione a 70 euro del 2024. Una cifra che, tuttavia, non riguarderà tutti i cittadini, dal momento in cui per alcune persone esiste il diritto all’esenzione.

Partendo da coloro che sono tenuti a pagare il canone, come spiega Il Messaggero Veneto, a leggere il sito delle Agenzie delle Entrate, è «tenuto al pagamento del canone chiunque detiene un apparecchio televisivo». Per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente, oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno.

Il canone è dovuto una sola volta in relazione a tutti gli apparecchi detenuti dai componenti della stessa famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di abitazioni in cui sono presenti apparecchi tv. Ci sono due modi per pagare il canone tv, con o senza l’addebito in bolletta. Nel primo caso viene prelevato automaticamente dalla bolletta dell’elettricità. Se invece nessun componente della famiglia è titolare di contratto elettrico, il canone viene versato con il modello F24 entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.

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Se invece non si vuole l’addebito in bolletta, si può procedere appunto tramite modello F24 o tramite addebito diretto sulla pensione. Questa possibilità è riservata ai pensionati che nell’anno precedente abbiano percepito un reddito non superiore a 18mila euro. Per l’addebito sulla pensione bisogna inviare una richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente quello cui si riferisce il pagamento.

La fruizione dei palinsesti è cambiata. Molti utilizzano RaiPlay per vedere on demand i programmi già andati in onda. Ecco allora una delle domande più frequenti: «Il possesso di un pc equivale a quello di un televisore?». No, la nota chiarisce anche che «non costituiscono quindi apparecchi televisivi computer, smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare». Dunque, la fruizione di contenuti Raiplay su pc non impone il pagamento del canone, ma l’accesso agli stessi contenuti attraverso una smart tv sì.

Chi non paga il canone Rai? Il dettaglio sulle esenzioni

Per legge è previsto che alcune categorie vengano escluse dal pagamento del canone Rai. Si tratta nello specifico di chi ha compiuto 75 anni e ha un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8mila euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (ad eccezione di collaboratori domestici, colf e badanti).

L’esenzione vale solo se l’apparecchio o gli apparecchi televisivi si trovano nell’abitazione in cui il soggetto ha la residenza. Esenzione valida anche per gli agenti diplomatici, i funzionari o gli impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali, i militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze Nato di stanza in Italia.

Infine, il canone non è dovuto da parte di chi non ha un apparecchio televisivo. Per ottenere l’esonero è necessario che nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo e bisogna compilare una dichiarazione sostitutiva, che varia a seconda della categoria esente di appartenenza. Tutti i moduli sono scaricabili in una pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate.

Per inviare la dichiarazione ci si può avvalere dell’assistenza delle sedi territoriali come i Caf che offrono supporto. In alternativa, è possibile presentare domanda sul sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite raccomandata senza busta al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.

In linea generale la domanda di esenzione dal canone tv deve essere trasmessa entro il 31 gennaio dell’anno a cui è riferito il canone. Per chi non possiede un televisore, se l’istanza viene trasmessa dopo il 31 gennaio, ma non oltre il 30 giugno, l’esenzione sarà valida solo per il secondo semestre (luglio-dicembre). Nel caso degli over 75, non esiste una scadenza rigida. Tuttavia, se il richiedente compie 75 anni entro il 31 gennaio e trasmette la domanda entro tale data, l’esenzione coprirà l’intero anno. Se invece il compimento dei 75 anni avviene tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’esenzione sarà valida solo per il secondo semestre. Per le istanze inviate entro il 15 di un mese, l’interruzione dell’addebito in bolletta è generalmente effettiva già dalla rata del mese successivo.

Chi non paga il canone Rai? Seconde case ed esercizi pubblici

Il canone Rai si paga solo sulla prima casa, quindi solo per l’abitazione principale in cui il contribuente ha la residenza anagrafica, e non va versato per ogni immobile posseduto. In caso invece di esercizi pubblici, ossia se si è in possesso di apparecchi televisivi nei locali della propria attività, il canone (detto anche canone speciale) dovrà essere pagato con le modalità tradizionali, ossia in un’unica soluzione da pagare tramite mav o bollettino.

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I contribuenti che non detengono più apparecchi televisivi e che vogliono disdire l’abbonamento devono presentare la dichiarazione sostituiva di non detenzione compilando il pdf sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il modello, per valere nell’anno in corso, deve essere presentato entro il 31 gennaio.



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