- Ore 11:20Â Il Ftse Mib consolida il rialzo, lo spread scende a 114: il settore dei servizi torna a crescere in Italia
- Ore 10:15 Ftse Mib positivo con Amplifon e Stm in testa, Pmi finale dell’Eurozona al top da due mesi
- Ore 09:05Â Ftse Mib in rialzo con Amplifon, Stellantis e Stm. Il prezzo del gas va sotto 49Â euro
- Ore 07:40 Europa attesa in rialzo. Focus sull’inflazione della Germania
Con i futures statunitensi che accelerano al rialzo (+0,32% quello sul Dow Jones e +0,71% quello sull’S&P500), le borse europee si confermano in territorio positivo al giro di boa (indice Ftse Mib +1,38% a 34.599 punti alle 12:45 con Stm, Stellantis, Pirelli, Interpump, Amplifon, Moncler e Brunello Cucinelli super star) anche se la fiducia degli investitori nella zona euro è scesa a gennaio al livello più basso da oltre un anno, con la Germania che continua a pesare sull’area. Infatti, l’indice Sentix della zona euro è diminuito a -17,7 a gennaio da -17,5 a dicembre. Si tratta del livello più basso da novembre 2023, indica Reuters, sebbene non sia stato così negativo come la lettura di -18 prevista dagli economisti. L’indagine condotta su 1.121 investitori dal 2 al 4 gennaio ha, inoltre, rilevato che la Germania, dove il 23 febbraio si terranno le elezioni federali, sembra essere in recessione e difficilmente ne uscirà nel breve. Lo spread Btp/Bund scende a 113,36 punti base (il rendimento del Btp 10 anni flette al 3,57%).
Ore 11:20Â Il Ftse Mib consolida il rialzo, lo spread scende a 114: il settore dei servizi torna a crescere in Italia
Tranne Londra, sempre in calo, le piazze europee salgono. Anche Milano consolida il rialzo (indice Ftse Mib +0,31% a 34.234 punti alle 11:20 con Amplifon, Stm, Stellantis tra i titoli migliori, stona Leonardo, -2,44%, ma viene da tre mesi di sovraperformance: +24,4%) con il settore dei servizi tornato a crescere a dicembre in Italia. L’indice Pmi per i servizi ha raggiunto quota 50,7 a dicembre, in aumento rispetto al 49,2 di novembre e al di sopra del livello chiave di 50 che separa la crescita dalla contrazione. L’indice Pmi composito, che combina i servizi e il settore manifatturiero, si è attestato a dicembre a 49,7 da 47,7 di novembre. Lo spread Btp/Bund scende a 114,29 punti base.
- Leggi anche: Amplifon, Morgan Stanley alza il target price. Cresce l’ottimismo per il medtech nel 2025: ecco di quanto crescerà il settore
Ore 10:15 Ftse Mib positivo con Amplifon e Stm in testa, Pmi finale dell’Eurozona al top da due mesi
I mercati azionari europei restano in rialzo, anche Parigi (+0,69% alle 10:15) nonostante l’avvertimento del ministro delle Finanze francese, Eric Lombard, il quale ha detto che la situazione di bilancio della Francia è «seria», aggiungendo di puntare nel 2025 a un deficit compreso tra il 5% e il 5,5% del pil. Lombard ha anche detto alla radio France Inter che il deficit di bilancio sarà «probabilmente» intorno al 6,1% nel 2024.Â
Il settore dei servizi in Francia resta sotto 50
Intanto il settore dei servizi, dominante in Francia, ha registrato a dicembre un calo dell’occupazione per la prima volta in quattro anni, per via della debolezza della domanda e dell’incertezza politica, secondo l’indagine Pmi a cura di S&P Global. Il Pmi servizi della Francia è salito a 49,3 a dicembre dal minimo degli ultimi 10 mesi di 46,9 toccato a novembre, rimanendo al di sotto della soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione. Il Pmi composito, che comprende sia il settore manifatturiero sia quello dei servizi, è salito a 47,5 a dicembre da 45,9 a novembre.
Migliora quello tedesco. Sui massimi da due mesi quello finale dell’Eurozona
Invece, il settore dei servizi tedesco a dicembre è ritornato in territorio di crescita. L’indice Pmi finale dei servizi è salito a 51,2 a dicembre da 49,3 a novembre, superando di poco la lettura preliminare di 51. Ma il Pmi composito è rimasto in territorio di contrazione a 48, in rialzo dal minimo di nove mesi visto a novembre pari a 47,2. In Eurozona il Pmi servizi a dicembre finale si è attestato a 51,6 punti, il top da due mesi come il Pmi composito a 49,6 punti. L’euro si conferma in recupero a 1,035 dollari (+1%), lo spread Btp/Bund cala a 114,37 punti base e l’indice Ftse Mib continua a salire (+0,41% a 34.267 punti) con Stm (+5,15%), di riflesso all’annuncio del progetto di Microsoft che ha deciso di investire 80 miliardi di dollari nella creazione di data center per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, e Amplifon (+3,16%) in testa, quest’ultima azione grazie al nuovo target price di Morgan Stanley a 34 euro.Â
Ore 09:05Â Ftse Mib in rialzo con Amplifon, Stellantis e Stm. Il prezzo del gas va sotto 49Â euro
Borse europee in rialzo, eccetto Londra (-0,08%), in avvio di seduta. Il Dax segna un +0,32%, il Cac40 un +0,57% e il Ftse Mib un +0,47% a 34.289 punti. Lo spread Btp/Bund, ancora in clima festivo, scende a quota 115,26Â punti base e il rendimento del Btp decennale al 3,59%. Attive sul primario la Francia che offre 200-600 milioni di Btf 12/3/2025; 3,1-3,5 miliardi di Btf 16/4/2025; 1,2-1,6 miliardi di Btf 2/7/2025 e 1,4-1,8 miliardi di Btf 31/12/2025 e la Germania con 2 miliardi di Bubill 16/7/2025.
I dati macro più importanti della settimana
Si placa la corsa del dollaro che, comunque, resta sui massimi da due anni con gli investitori cauti in attesa dei dati macro dei prossimi giorni, in primis l’appuntamento di venerdì con il dato Usa sugli occupati non agricoli, visti in calo a dicembre a 160.000 rispetto ai 227.000 del mese di novembre. Nel primo pomeriggio verrà diffusa la stima di dicembre dell’inflazione tedesca, vista in aumento a livello armonizzato a 2,6% su anno rispetto al precedente 2,4% mentre domani sarà la volta dell’analoga stima per l’inflazione della zona euro: le attese convergono su un aumento annuo a 2,4% rispetto al 2,2% della precedente rilevazione. Dovrebbe, invece, rimanere invariata a 2,7% quella core. Mercoledì verranno diffuse, inoltre, le minute dell’ultimo meeting Fed.Â
Il prezzo del gas va sotto 49Â euro
L’attenzione degli investitori resta rivolta agli sviluppi del prezzo del gas dopo l’atteso blocco delle forniture russe attraverso l’Ucraina. Sul mercato di Amsterdam le quotazioni del gas per consegna a febbraio, tornate per un attimo sopra 50 euro, ora scambiano a 48,95 euro (-1,34%). Venerdì Gilberto Pichetto Fratin ha ribadito che i livelli di stoccaggio italiani sono adeguati per i prossimi due mesi, suggerendo all’Unione Europea un tetto dei prezzi a 50-60 euro per megawattora al fine di evitare bolle speculative. Mosca ha detto che l’Ucraina ha lanciato un nuovo attacco contro la regione del Kursk, la zona a occidente della Russia da cui i soldati di Mosca stanno cercando da cinque mesi di cacciare le truppe ucraine. Il territorio può rappresentare un’importante merce di scambio per Kiev in eventuali accordi di pace.
A Milano bene Amplifon, Stellantis, Stm, Mediobanca e Banca Ifis. Stonano Leonardo ed Enel
Sul listino milanese stona Leonardo (-0,95% a 25,93 euro). Il colosso della difesa e dell’aerospazio potrebbe annunciare qualche novità sul fronte delle acquisizioni nella parte iniziale dell’anno, come ha detto l’ad, Roberto Cingolani, a Milano Finanza, aggiungendo che il mercato è interessato alla cessione di un’altra quota nella controllata Drs, ma per il momento non è in agenda un’ulteriore vendita.
Meglio Stm (+2,3% a 24,03 euro) e Stellantis (+1,68% a 12,38 euro) anche se, dopo due anni di crescita, e come nelle attese, la produzione di veicoli in Italia è scesa sotto la soglia delle 500.000 unità nel 2024, con un calo più marcato per le auto ai minimi dal 1956, come ha rilevato il sindacato Fim-Cisl che parla del 2024 come «l’anno nero» del gruppo automobilistico.
Acquisti anche su Iveco (+0,93% a 9,094 euro) che ha annunciato venerdì in serata che la proprietà di Magirus e delle sue controllate operanti nel settore dei mezzi antincendio è stata trasferita al fondo di private equity Mutares, secondo l’accordo siglato a marzo. I termini del deal sono soggetti ad aggiustamento del prezzo alla luce della performance di Magirus durante il 2024.
Invece, entro febbraio gli investitori interessati ad acquistare una quota di minoranza nella società per la cattura della CO2 di Eni (+0,19% a 13,49 euro) dovranno presentare offerte vincolanti, ha riportato il Corriere della Sera sabato. Nell’ultima conference call sui risultati il top manager dell’ Eni Francesco Gattei aveva parlato di 5-6 investitori interessati.
Il portavoce della società ha detto venerdì che riprenderanno le attività di perforazione di gas naturale nel giacimento di Zohr nel Mediterraneo orientale, confermando quanto dichiarato dal ministero egiziano del petrolio e delle risorse minerarie. La nave incaricata delle attività di trivellazione raggiungerà le acque egiziane nelle prossime settimane.
Occhio poi a Enel, in calo dello 0,23% a 6,99 euro. Durante le festività , il governo italiano ha approvato la legge di bilancio (31/12/2024) che ha esteso la durata delle concessioni delle società di distribuzione dell’energia elettrica fino a un massimo di 20 anni, rispetto alla scadenza prevista nel 2030. Gli articoli 50-53 della legge di bilancio specificano la necessità di investimenti per migliorare la resilienza e l’affidabilità dei servizi di distribuzione dell’energia e per rafforzare le infrastrutture di rete. Gli operatori presenteranno ora i piani di investimento all’Arera, che valuterà e fornirà una decisione finale sull’entità degli investimenti e i potenziali costi per i concessionari entro 6 mesi. «A nostro avviso, la conferma dell’estensione delle concessioni di rete rappresenta un chiaro elemento positivo, consentendo una rivalutazione multipla degli asset di distribuzione elettrica italiana di Enel. Valutiamo questi asset con un premio del 25% rispetto alla Rab, assumendo un’estensione delle concessioni oltre il 2030», ha commentato Citi, ribadendo il rating buy e il target price a 7,40 euro sul titolo.
Da monitorare ancora Campari, sulla parità , che ha chiuso la seduta di venerdì in calo del 5,2%, colpito da pesanti vendite in linea con il settore. Il responsabile Usa per la sanità pubblica ha chiesto che le bevande alcoliche riportino un’etichetta che informa i consumatori del rischio cancerogeno.
Tra le banche bene Mediobanca con un +1,60% a 14,29 euro e Banca Ifis (+0,75% a 21,36 euro) che punta a crescere allargando il proprio campo di azione nel settore dei non-performing loan e lanciando una divisione di private banking. L’istituto potrebbe usare anche lo strumento delle acquisizioni per accelerare lo sviluppo. Infine, Barclays ha tagliato il target price su Nexi (+0,37% a 5,402 euro) da 5,5 a 5,1 euro (rating underweight), viceversa Morgan Stanley ha alzato il target price su Amplifon (+1,93% a 24,83 euro) da 33 a 34 euro e su DiaSorin (+0,50% a 99,88 euro) da 100 a 102 euro (rating equal weight).
Ore 07:40 Europa attesa in rialzo. Focus sull’inflazione della Germania
Borse europee attese in rialzo in avvio di seduta. Il future sull’Eurostoxx50 sale dello 0,59% nonostante i mercati asiatici abbiano iniziato il 2025 debolmente a causa delle crescenti preoccupazioni che i tassi di interesse statunitensi scenderanno a un ritmo più lento nel corso dell’anno. La Federal Reserve ha avvertito a dicembre che l’inflazione persistente e la forza del mercato del lavoro manterranno i tassi elevati per un periodo più lungo, con i commenti recenti di alcuni funzionari della Fed che hanno rafforzato quest’idea. I future sugli indici azionari statunitensi sono poco mossi con l’attenzione rivolta ai dati chiave sui salari non agricoli, previsti per venerdì, per ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. Inoltre, i verbali dell’ultima riunione della Fed saranno pubblicati mercoledì. Alle 15:15 parla Lisa Cook, esponente del board della banca centrale americana.
Focus sull’inflazione della Germania
L’euro sale dello 0,58% a 1,031 dollari in attesa alle 9 del dato sulla produzione industriale a novembre in Spagna (precedente: +1,9% anno su anno), alle 10 del Pmi composito a dicembre finale dell’Eurozona (preliminare: 49,5 punti), del Pmi servizi a dicembre finale (preliminare: 51,4 punti), mentre alle 14 tocca all’inflazione a dicembre preliminare della Germania (precedente: -0,3% mese su mese, +2,2% anno su anno). Invece, dagli Stati Uniti alle 15:45 arrivano il Pmi servizi a dicembre finale (preliminare: 58,5 punti) e alle 16 gli ordini alle imprese a novembre (precedente: +0,2% mese su mese).
Prezzi del petrolio in calo con dollaro forte e preoccupazioni sulle sanzioni
I prezzi del petrolio scendono a causa del dollaro forte, delle preoccupazioni sulle sanzioni e in vista di dati economici chiave per la Fed. Il future sul Brent cala dello 0,41% a 76,22 dollari al barile e quello sul greggio statunitense West Texas Intermediate dello 0,39%, a 73,77 dollari al barile dopo aver chiuso venerdì al livello più alto dall’11 ottobre. L’amministrazione Biden ha previsto di imporre ulteriori sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina, prendendo di mira i ricavi petroliferi con azioni contro le petroliere che trasportano greggio russo, hanno dichiarato domenica due fonti a conoscenza della questione.
Goldman Sachs ha stimato che la produzione e le esportazioni dell’Iran caleranno entro il secondo trimestre anche a causa delle sanzioni più rigide dell’amministrazione del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo le stime, la produzione dell’Opec potrebbe scendere di 300.000 barili al giorno, raggiungendo 3,25 milioni di barili al giorno entro il secondo trimestre. Il conteggio degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti, un indicatore della futura produzione, è diminuito di uno, scendendo a 482 la scorsa settimana, secondo il rapporto settimanale della società di servizi energetici Baker Hughes pubblicato venerdì. Comunque, il petrolio ha registrato guadagni per cinque sessioni consecutive grazie alle speranze di un aumento della domanda dovuto al freddo nell’emisfero settentrionale e a nuovi stimoli fiscali da parte della Cina per rivitalizzare la sua economia in difficoltà .Â
A Milano occhio a Leonardo, Stellantis, Iveco, Eni, Enel, Campari, Nexi e Banca Ifis
Sul listino milanese attenzione a Leonardo. Il colosso della difesa e dell’aerospazio potrebbe annunciare qualche novità sul fronte delle acquisizioni nella parte iniziale dell’anno, come ha detto l’ad, Roberto Cingolani, a Milano Finanza, aggiungendo che il mercato è interessato alla cessione di un’altra quota nella controllata Drs, ma per il momento non è in agenda un’ulteriore vendita.
Quanto a Stellantis, dopo due anni di crescita, e come nelle attese, la produzione di veicoli in Italia è scesa sotto la soglia delle 500.000 unità nel 2024, con un calo più marcato per le auto ai minimi dal 1956, come ha rilevato il sindacato Fim-Cisl che parla del 2024 come «l’anno nero» del gruppo automobilistico.
Mentre Iveco ha annunciato venerdì in serata che la proprietà di Magirus e delle sue controllate operanti nel settore dei mezzi antincendio è stata trasferita al fondo di private equity Mutares, secondo l’accordo siglato a marzo. I termini del deal sono soggetti ad aggiustamento del prezzo alla luce della performance di Magirus durante il 2024.
Invece, entro febbraio gli investitori interessati ad acquistare una quota di minoranza nella società per la cattura della CO2 di Eni dovranno presentare offerte vincolanti, ha riportato il Corriere della Sera sabato. Nell’ultima conference call sui risultati il top manager dell’ Eni Francesco Gattei aveva parlato di 5-6 investitori interessati.
Il portavoce della società ha detto venerdì che riprenderanno le attività di perforazione di gas naturale nel giacimento di Zohr nel Mediterraneo orientale, confermando quanto dichiarato dal ministero egiziano del petrolio e delle risorse minerarie. La nave incaricata delle attività di trivellazione raggiungerà le acque egiziane nelle prossime settimane.
Occhio poi a Enel. Durante le festività , il governo italiano ha approvato la legge di bilancio (31/12/2024) che ha esteso la durata delle concessioni delle società di distribuzione dell’energia elettrica fino a un massimo di 20 anni, rispetto alla scadenza prevista nel 2030. Gli articoli 50-53 della legge di bilancio specificano la necessità di investimenti per migliorare la resilienza e l’affidabilità dei servizi di distribuzione dell’energia e per rafforzare le infrastrutture di rete. Gli operatori presenteranno ora i piani di investimento all’Arera, che valuterà e fornirà una decisione finale sull’entità degli investimenti e i potenziali costi per i concessionari entro 6 mesi. «A nostro avviso, la conferma dell’estensione delle concessioni di rete rappresenta un chiaro elemento positivo, consentendo una rivalutazione multipla degli asset di distribuzione elettrica italiana di Enel. Valutiamo questi asset con un premio del 25% rispetto alla Rab, assumendo un’estensione delle concessioni oltre il 2030», ha commentato Citi, ribadendo il rating buy e il target price a 7,40 euro sul titolo.
Da monitorare ancora Campari che ha chiuso la seduta di venerdì in calo del 5,2%, colpito da pesanti vendite in linea con il settore. Il responsabile Usa per la sanità pubblica ha chiesto che le bevande alcoliche riportino un’etichetta che informa i consumatori del rischio cancerogeno.
Tra le banche attenzione a Banca Ifis che punta a crescere allargando il proprio campo di azione nel settore dei non-performing loan e lanciando una divisione di private banking. L’istituto potrebbe usare anche lo strumento delle acquisizioni per accelerare lo sviluppo. Infine, Barclays ha tagliato il target price su Nexi da 5,5 a 5,1 euro (rating underweight), viceversa Morgan Stanley ha alzato il target price su Amplifon da 33 a 34 euro e su DiaSorin da 100 a 102 euro (rating equal weight). (riproduzione riservata)
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