L’Istituto Gesu e Maria nel Borgo Vecchio diventerà un albergo da 15 camere: vendita quasi conclusa a un imprenditore molisano

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Nel cuore del borgo vecchio di Termoli, nella storica piazza Bisceglie, sta per concludersi una delle operazioni immobiliari più significative degli ultimi anni. L’antico edificio che nel corso degli ultimi due secoli ha ospitato orfanotrofio, educandato, asilo e persino una sede del liceo linguistico cittadino, l’Istituto Gesù e Maria, è stato venduto a un imprenditore immobiliare molisano che intende trasformarlo in una struttura ricettiva. L’acquirente, già noto nel panorama edilizio locale, prevede di realizzare un albergo o un B&B con almeno 15 camere, un intervento destinato a cambiare il volto di uno degli angoli più suggestivi e con maggiori potenzialità turistiche della città.

La vendita è gestita dalla Fondazione Istituto Gesù e Maria Cittadella della Carità, presieduta dal vescovo Gianfranco De Luca, un ente che rappresenta il braccio operativo della Caritas Diocesana di Termoli e Larino, con cui condivide missione e obiettivi. Il ricavato dell’operazione, stimato in diversi milioni di euro, sarà destinato alla realizzazione del Villaggio Laudato Sii, un ambizioso progetto sociale che sorgerà in via Sant’Elena e i cui lavori sono in procinto di iniziare proprio in queste ore. Una porzione dell’edificio di piazza Bisceglie, tuttavia, dovrebbe restare di proprietà della diocesi. Questo doppio intervento è stato fortemente voluto dal vescovo Gianfranco De Luca, che considera il progetto del villaggio un’opera-segno dedicata ai più fragili.

L’edificio di piazza Bisceglie ha una storia che risale al 1836, quando Policarpo Manes, un ricco cittadino di Montecilfone, lasciò una somma per la costruzione di un orfanotrofio. I lavori iniziarono nel 1855 sotto l’episcopato di Monsignor Vincenzo Bisceglie, a cui è intitolata la piazza, e si conclusero circa trent’anni dopo. Nel 1881 l’Istituto venne affidato alle Suore della Carità, che ancora oggi arricchiscono con la loro presenza la cittadella. Negli anni l’edificio ha assunto funzioni diverse, tra cui quella di asilo ed educandato, fino a diventare sede dei servizi Caritas. La sua trasformazione in struttura ricettiva rappresenta un nuovo capitolo, e ha l’ambizione di mantenere il legame con la comunità e la sua storia.

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L’acquisizione non è conclusa ma deve essere perfezionata, si apprende da fonti qualificate, con l’apposizione delle ultime firme alla presenza del notaio. Nei giorni scorsi, alla vigilia di San Silvestro, la Fondazione Gesù e Maria ha di fatto concluso con una delibera formale la lunga e delicata fase di trattativa e ragionamenti interni. A spingere e velocizzare l’iter è stata la necessità di trovare risorse importanti per il Villaggio Laudato Sii, che sorgerà su un terreno di circa 20mila metri quadrati donato da un privato. Il villaggio è concepito come uno spazio di accoglienza e inclusione. L’obiettivo è offrire un luogo dove le persone con disabilità possano vivere in serenità anche quando i loro familiari non saranno più in grado di assisterli. Il progetto prevede impianti sportivi, laboratori, un centro diurno con spazi riabilitativi, una piscina e strutture residenziali per una convivenza permanente. La prima pietra è stata posta il 26 marzo 2024, alla presenza del cardinale Giovanni Battista Re, e benedetta da Papa Francesco. I lavori, affidati all’ingegnere Ernesto Storto, progettista e direttore dei lavori, partiranno ora grazie ai fondi generati dalla vendita dell’Istituto Gesù e Maria.

Il progetto mira anche a coinvolgere le persone con disabilità nella gestione di alcune attività del villaggio, rafforzando la loro inclusione sociale e attiva. Sarà la Fondazione Gesù e Maria a occuparsi della gestione del villaggio, garantendo una continuità di visione e impegno.

Questa operazione, in ogni caso, segna un momento di passaggio per la diocesi bassomolisana. Il vescovo Gianfranco De Luca, che lascerà il suo incarico il prossimo 22 febbraio per cedere il posto al successore Claudio Palombo, potrebbe continuare a collaborare come economo per la gestione del villaggio. La sua dedizione a questo progetto riflette il desiderio di costruire un segno tangibile di speranza e solidarietà per la comunità.

Con la vendita quasi conclusa e i lavori pronti a iniziare, Termoli si prepara a vivere una doppia trasformazione. Da un lato, il borgo vecchio vedrà rinascere uno dei suoi edifici più iconici sotto forma di albergo o B&B (con un valore aggiuntivo rappresentato dalla dismissione del depuratore sottostante, che sarà trasferito a Pantano Basso), dall’altro, il Villaggio Laudato Sii diventerà un punto di riferimento per l’intera regione, a testimonianza dell’attenzione e della cura verso i più fragili. A giorni la cessione sarà ufficiale, come pure il nome dell’acquirente, che ha da subito manifestato un forte interesse per l’edificio che svetta in piazza Bisceglie, in una invidiabile posizione vista mare e porto, nella zona più paesaggistica della città.                                                                               (mv)

 





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