In questa seconda parte dell’intervento l’ing. Domenico Pepe, esponente dell’edilizia sostenibile, continua l’analisi del Report dell’EEA, Agenzia Europea dell’Ambiente, “Affrontare l’impatto ambientale e climatico dell’edilizia”. Temi affrontati: i sistemi di certificazione, materiali sostenibili e tecnologie rinnovabili, l’indipendenza energetica, ridurre le dispersioni e migliorare il comfort, investire sul futuro dell’edilizia, il quadro degli incentivi 2025, un anno di transizione e opportunità. Il senso del messaggio dell’EAA? Semplice: “Le opportunità di innovazione e crescita per il settore edilizio sono numerose”
Immagine in alto: da EAA Report: l’edilizia sostenibile al 2050, un ecosistema circolare e rigenerativo
Qui la Prima parte dell’intervento
Sistemi di certificazione e R&D
Nel panorama dell’edilizia sostenibile, diversi sistemi di certificazione internazionali garantiscono elevati standard di qualità e sostenibilità. Tra i principali troviamo CasaClima, PassivHaus, DGNB, BREEAM, GBC e LEED. Ognuno con le proprie specificità ma tutti accomunati dall’obiettivo di promuovere un’edilizia a basso impatto ambientale.
Progettare correttamente un edificio secondo questi standard richiede competenze specifiche e un costante impegno in Ricerca e Sviluppo (R&D). Questo è particolarmente vero per il settore dei serramenti, dove l’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale. Gli operatori del settore sono chiamati a investire in formazione continua e R&D per sviluppare soluzioni sempre più performanti: dai nuovi materiali isolanti alle tecnologie di produzione avanzate, dall’ottimizzazione dei processi produttivi all’integrazione di sistemi domotici.
Materiali sostenibili e tecnologie rinnovabili
L’edilizia del futuro dovrà prevedere elementi costruttivi di alta qualità e tecnologie green integrate. Per esempio, molti professionisti suggeriscono di affiancare le fonti rinnovabili a sistemi di monitoraggio continuo dei parametri ambientali. Se condotti in maniera intelligente, questi interventi sono spesso agevolati da incentivi e misure dedicate, come è stato l’ecobonus 110. Così, chi ristruttura o costruisce una nuova abitazione può migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto sul clima, traendo allo stesso tempo benefici economici.
Verso l’indipendenza energetica, oltre il 2025
La chiusura dei rubinetti del gas russo dall’Ucraina dal 1° gennaio 2025 ha evidenziato ancora una volta la vulnerabilità di un sistema energetico basato sui combustibili fossili. Sebbene il ministro Pichetto Fratin abbia rassicurato sulla adeguatezza delle scorte, è chiaro che la direzione da seguire è quella della diversificazione e dell’elettrificazione degli impianti. Le previsioni della IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia) confermano questa tendenza: entro il 2030. Le fonti rinnovabili genereranno quasi la metà dell’elettricità mondiale, con l’installazione prevista di 5.500 gigawatt di nuova capacità rinnovabile tra il 2024 e il 2030.
La vera sfida: implementare al meglio le linee guida
Progettare correttamente un edificio secondo i principi Casaclima o realizzare una villa in bioedilizia richiede però competenze specifiche. Ad esempio, è cruciale eseguire un’analisi dettagliata dell’involucro edilizio con strumenti avanzati come il laser scanner per rilievo architettonico. Inoltre, il controllo delle dispersioni termiche passa da test specifici come il blower door test come funziona o, più in generale, il blower door test.
Non dimentichiamo l’importanza della qualità dell’aria negli ambienti interni: la ventilazione meccanica garantisce un ricambio ottimale e aiuta a ridurre contaminanti e umidità in eccesso. Ne avevo parlato qui: La Ventilazione Meccanica e il Covid19 . Qui ho illustrato come questi sistemi siano determinanti anche in situazioni critiche, come durante una pandemia.
Ridurre le dispersioni e migliorare il comfort
Quando si interviene su edifici datati o si progettano nuove abitazioni, occorre fare i conti con lo spiffero, ossia la micro-infiltrazione d’aria dai serramenti o dai punti deboli del fabbricato. Per approfondire l’argomento, vedi:
Cosa sono gli spifferi e come il Blower Door Test può migliorare la qualità della tua vita
Oltre all’uso di paraspifferi e infissi in alluminio altamente performanti, è sempre più comune l’adozione del blower door test obbligatorio in fase di collaudo, per verificare l’assenza di infiltrazioni d’aria. In questo contesto, le case passive e gli standard passivhaus rappresentano un ulteriore passo avanti verso edifici a bassissimo consumo energetico, capaci di ridurre al minimo le dispersioni termiche e di garantire un comfort elevato in ogni stagione. Un’attenzione particolare va rivolta all’involucro edilizio e ai sistemi di ventilazione meccanica, fondamentali per mantenere salubrità indoor e temperature ottimali senza gravare sui consumi.
Investire sul futuro dell’edilizia
Molti ritengono che la caldaia a condensazione non sia più la soluzione più conveniente, soprattutto se paragonata a una pompa di calore alimentata da fonti rinnovabili. A livello progettuale, chi punta sulla progettazione case moderne, case moderne in campagna o sulla progettazione ville di prestigio si orienta già verso l’indipendenza energetica, integrando pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo all’interno dell’edificio. Queste scelte sostenibili si sposano con la necessità di rispettare le normative UE e con l’obiettivo di risparmiare risorse a lungo termine.
Sul fronte degli incentivi, lo sconto in fattura e lo sconto in fattura infissi continueranno a favorire gli interventi di riqualificazione, alleggerendo il peso economico e velocizzando gli adeguamenti.
Il nuovo quadro degli incentivi 2025
La Legge di Bilancio 2025 segna un punto di svolta decisivo nella transizione energetica del settore edilizio:
- Stop alle detrazioni per le caldaie a gas dal 2025
- Nuovo bonus per elettrodomestici ad alta efficienza energetica
- Superbonus ridotto al 65% per interventi avviati entro il 15 ottobre 2024
- Ecobonus confermato al 50% per le prime case nel 2025, 36% per le seconde abitazioni.
Per facilitare questa transizione, sono disponibili diverse forme di supporto finanziario. Oltre alle detrazioni fiscali, esistono i fondi BEI (Banca Europea per gli Investimenti) che offrono finanziamenti a lungo termine con tassi agevolati per interventi di efficientamento energetico. Alcune regioni, come la Provincia Autonoma di Bolzano, vedi qui, hanno inoltre mantenuto incentivi locali come il bonus volumetrico per edifici ad alta efficienza energetica.
Conclusioni finali: un 2025 di transizione e opportunità
Lo studio presentato dall’European Environment Agency offre una cornice chiara per comprendere come ridurre l’impatto ambientale degli edifici e, al contempo, migliorare la qualità della vita dei cittadini. Dalle ristrutturazioni profonde ai materiali low-carbon, dalle comunità energetiche agli spazi verdi in città, le opportunità di innovazione e crescita per il settore edilizio sono numerose.
Con le politiche europee in rapida evoluzione e la crescente consapevolezza collettiva, il messaggio per il 2025 non può che essere positivo. Il settore sta dimostrando una grande capacità di innovazione, aprendo le porte a edifici sempre più rispettosi della sostenibilità ambientale. Costruttori, progettisti e istituzioni dovranno cooperare, sfruttando gli strumenti normativi e fiscali già disponibili, per realizzare edifici più resilienti e a basso impatto.
Il 2025 si prospetta come un anno di grandi cambiamenti, in cui le scelte che faremo oggi determineranno la resilienza e la sostenibilità degli edifici per i decenni a venire. Mai come ora il settore edilizio ha avuto l’opportunità – e la responsabilità – di essere protagonista di una trasformazione che va ben oltre il costruito, toccando aspetti fondamentali della nostra società e del nostro futuro.
Buon 2025 a tutti coloro che credono nell’edilizia verde e lavorano ogni giorno per realizzarla.
Ing. Domenico Pepe
Qui la Prima parte
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