Scarpe da calcio adidas “Predator” (1994)
In occasione dei Mondiali che si tennero negli Stati Uniti il marchio tedesco lanciò un nuovo modello di scarpe. La caratteristica principale era la punta, che veniva ricoperta di gomma per migliorare il calci. Nasce così l’”elemento Predator”. Divennepopolare grazie al fatto che alcuni giovani calciatori come David Beckham e Zinedine Zidane li scelsero per utilizzarli nelle loro partite. Grazie a questo elemento, unito alla pelle di canguro e ad una calzata ottimale, queste scarpe da calcio rompevano gli schemi del tempo.
Scarpe da calcio adidas Predator “Rapier” (1995)
Senza grossi cambiamenti strutturali, e rafforzando il concetto di “elemento Predator” menzionato prima, adidas continua l’evoluzione di questa linea con un dettaglio discreto, ma vitale: appare una linguetta reversibile che più tardi diverrà il simbolo di Predator.
Scarpe da calcio adidas Predator “Touch” (1996)
Nel 1996 Adidas continuò a modificare questo modello. Incorporava un leggero rinnovamento nel design nella tomaia e allo stesso tempo segnava sempre di più la linguetta rendendola la principale novità di un modello di continuità che, nonostante ciò, introduceva per la prima volta dei tacchetti laminati. Ciò si vedeva raramente, poiché a quel tempo erano più comuni i tacchetti conici.
Scarpe da calcio adidas Predator “Accelerator” (1998)
Con i Mondiali, Francia 1998, fece la sua comparsa uno dei modelli preferiti da molti: le “Predator Accelerator”. La fantastica combinazione di gomma e pelle fece la gioia dei giocatori, il design rinnovato all’esterno con le linee adidas più allungate e la linguetta rossa contribuirono a creare la calzata perfetta. In questa occasione anche Alessandro Del Piero si unì a Beckham e a Zinedine Zidane diventando un’altra classica figura rappresentativa delle Predator.
Scarpe da calcio adidas Predator “Precision” (2000)
Nel 2000, col cambio di secolo, arrivò un nuovo modello Predator, il “Precision”. Stavolta si fecero ben notare i suoi tacchetti intercambiabili, ma la formula non risultò molto accattivante e si tornò ad un modello molto simile al precedente.
Scarpe da calcio adidas Predator “Mania” (2002)
Nel 2002 ci pensò nuovamente Predator a stravolgere il mercato. Con i Mondiali di Corea e Giappone fecero il loro debutto le Predator Mania, un altro dei modelli preferiti dai loro estimatori, sia nei colori di lancio che nell’ormai iconica colorazione champagne. Il classico elemento Predator venne portato solo nell’area di massimo impatto e la scarpe si fece un po’ più stilizzata. Nonostante queste innovazioni, e la sua fantastica suola con dei tacchetti laminati che risultavano aderenti, il dettaglio estetico fondamentale di questa scarpa da calcio era la linguetta.
Le stesse divennero un simbolo di David Beckham. Grazie a ciò e ad un look semplicemente le Predator Mania sarebbero riuscite a diventare le preferite di sempre.
Scarpe da calcio adidas Predator “Pulse” (2004)
Nel 2004, con gli Europei che si svolsero in Portogallo, arrivarono le Predator Pulse. Queste continuarono ad essere caratterizzate dalla combinazione di pelle di canguro ed elementi “ruvidi” o “tattili”. Venne aggiunto anche il “Power Pulse System” che consisteva in un plantare che riusciva a spostare il baricentro dello scarpino più vicino al punto di impatto rendendo i colpi più potenti. Sulla suola il cambiamento più significativo è che i tacchetti intercambiabili della suola SG non erano più del tipo a vite e passaron ad essere a clip eliminando così i problemi che causava il sistema precedente.
Scarpe da calcio adidas Predator “Absolute” (2006)
Ancora una volta in concomitanza con un altro evento sportivo, questa volta la Coppa del Mondo, Germania 2006, quell’anno adidas propose le Predator Absolute. Con una linguetta un po’ più piccola, ma che fungeva ancora una volta da marchio di fabbrica della linea, questo modello cercava di dare una nuova svolta. Veniva aggiunto visibilmente il “power pulse” sulla suola dando la possibilità di utilizzare due plantari, uno più leggero e uno più pesante. Notevole anche il tallone rinforzato che assicurava più aderenza e fissaggio in quella zona.
Scarpe da calcio adidas Predator “Power Swerve” (2008)
Nel 2008, lasciando un bel ricordo agli spagnoli con la vittoria dell’Europeo in Austria e in Svizzera, il silo Predator tornò alle origini con il Predator Power Swerve, un modello di continuità rispetto al precedente, ma con un’estetica più comune rispetto ai modelli passati.
Scarpe da calcio adidas Predator “X” (2010)
Fu poi la volta delle Predator X. Si trattava della decima versione delle Predator, quindi furono completamente rivoluzionate e il loro design venne rinnovato totalmente per essere adattato al periodo. Nel 2010, ai Mondiali del Sud Africa vinti dalla nazionale spagnola, fu possibile osservare questo modello ai piedi di Xavi Alonso e di altri testimonial del marchio. È stato quello il primo modello senza linguetta, con un nuovo cuoio Taurus e dotato della tecnologia PowerSpine. Questo sistema consisteva in una spina al centro della suola che permetteva allo scarpino di flettersi, ma senza movimenti di estensione e senza perdere energia quando si colpisce il pallone, oltre ad evitare torsioni inutili. Tutte queste caratteristiche resero questa scarpa una fra le più gradevoli da ricordare.
Scarpe da calcio adidas Predator “Adipower” (2011)
Un anno dopo adidas lanciò le Predator Adipower modificando nuovamente questa linea per avere due zone fondamentali: la classica zona di impatto che mescola la pelle Taurus e il suddetto elemento Predator e un’altra più adattata al fissaggio e all’adattamento e per fornire velocità, accompagnata anche dalla suola Sprintframe, come lascito del modello F50. Questa suola permetteva di ridurre il peso del 25% ottenendo così una scarpa da calcio, in cui si univano perfettamente due concetti: leggerezza e rinforzo dei colpi. Come aneddoto, c’è da dire che inizialmente venne presentato anche un modello speciale per David Beckham, in pelle sintetica e in una colorway diversa.
Scarpe da calcio adidas Predator “LZ” (2012)
Nel 2012 nacque il modello Predator LZ che, per la prima volta, non separava un’unica zona di battuta, ma era divisa in 5 zone di battuta (Lethal zones, da cui il nome). Queste si ottenevano grazie ad una sorta di gel rugoso che si distribuiva in queste zone marcate e differenziate dando potenza ai colpi dati con ciascuna di esse. Sulla suola appare la Traxion 2.0 con dei tacchetti a triade e un tacchetto rotatorio (scompare il Powerspint). Si aggiungeva infine una suola leggerissima che come dettaglio includeva la cavità per il Micoach, un dispositivo di monitoraggio degli allenamenti e delle partite, uno strumento rivoluzionario per quell’epoca.
Scarpe da calcio adidas Predator “Instinct” (2014)
Il 2014 è l’anno delle ultime Predator chiamate Instinct. Per la tomaia di queste venne usato l’Hybrid Touch, un materiale sintetico che imita le proprietà della pelle naturale e che garantisce un ottimo tocco di palla. Oltre a ciò, viene mantenuto lo spirito delle Lethal Zones integrando gli elementi di battute nelle diverse aree necessarie e ottenendo più effetto nei colpi. Sulla suola vi era invece il Control Frame, una modifica di tutti i bordi alla base della suola che favorivano i controlli grazie ad un design in rilievo. Anche i colori erano stati studiati essendo per il 50% uno e per il 50% un altro. Venne poi unificato il design con il motto del brand adidas: “all or nothing” (“tutto o niente”).
Il 25 maggio 2015 ha segnato un giorno triste per tutti i fan di questo silo. Terminava infatti la gamma Predator. Anche se si erano viste diverse versioni grazie ad anniversari o ricordi di momenti speciali, dal più recente pack di Beckham, passando per Mania o le Accelerator di quest’anno, e persino il Revenge Pack nel 2014 in occasione del 20° anniversario di questa scarpa da calcio. Fortunatamente per tutti i fan di questo fantastico silo è arrivato il 2017 e a quel punto, amiche e amici, le adidas Predator erano davvero tornate.
Scarpe da calcio adidas Predator “18+” (2017)
Il marchio tedesco, dopo alcuni anni con adidas Ace come scarpa di consistenza e controllo, ha deciso di riportare in auge il concept delle adidas Predator applicandolo ai giorni nostri. Veniva modificata la tomaia in pelle o Hybridtouch e si usava Primeknit, un Primeknit trattato con diverse placche in Foam che davano forma all’elemento Predator. Ancora una volta si trovava quella consistenza rugosa e distintiva sempre avuta con Predator. Inoltre la suola recuperava la sua essenza con dei tacchetti più aggressivi e un arco di flessione più duro e potente che riportava alla pura essenza di adidas Predator. Senza dubbio Predator era tornata.
Scarpe da calcio adidas Predator “19+” (2018)
Un anno dopo il ritorno di una fra le linee più rappresentative del marchio tedesco, la stessa subisce un leggero restyling. A livello tecnico viene introdotto un nuovo mix di colori nella “Controlskin” che dava vita alla tomaia e venivano aggiunte nuove “squame” nella zona del tallone che ricordavano i vecchi modelli Predator. La suola era esattamente la stessa, inclusa la tecnologia Boost per il modello senza lacci. Si trattava di una generazione che segnava una continuità e in questo modello si vedevano ancora certe tracce delle precedenti adidas Ace.
Scarpe da calcio adidas Predator “Mutator” (2020)
Con l’arrivo del 2020 il marchio tedesco ci ha restituito uno di quei modelli Predator tanto amati, uno di quelli davvero pazzeschi, non importa come le si guardino: semplicemente c’erano riusciti di nuovo. Era stata recuperata l’intera essenza delle Predator iniziali ed era stato dato vita alla “Demonskin“, con punte su tutta l’area dell’involucro che entra in contatto con la palla conferendo un grip che sembrava provenire da un altro pianeta. Il tocco di palla e il controllo su di essa con questa nuova tecnologia erano formidabili e il Primeknit è stato mantenuto come tecnologia per creare la base della scarpa, che, sebbene fosse un po’ più dura rispetto alla generazione precedente, trasmetteva quella sensazione di una struttura migliorata e di molto. Una scarpa che recupera tutto ciò che è adidas Predator.
Scarpe da calcio adidas Predator “Freak” (2021)
Con il nuovo anno abbiamo un restyling delle Predator e adidas presentava le attuali Predator. Le nuove adidas Predator Freak mantenevano la base dell’ultima generazione con una suola aggressiva e un Primkenit rinforzato. Il segreto che si celava dietro modifica arrivava con la nuova versione del Demonskin, con punte o “spikes”, ridotte in quantità, ma in espansione sulla tomaia raggiungendo anche la zona del knit, che viene anch’esso modificato crescendo fino alla zona superiore del tallone. Il look della versione senza lacci delle Freak ci continua a sembrare spettacolare.
Scarpe da calcio adidas Predator “Edge” (2022)
Dopo il drastico cambiamento di Freak e il ritorno a un vero “Elemento Predator” si continua nel 2022, con un nuovo cambiamento del silo per optare per un concept legato ad un colpo meno aggressivo, ma più potente. Con le nuove adidas Predator Edge il marchio tedesco abbandonava gli spikes dell’ultima generazione e creava il nuovo “Predator Element” sotto forma di pannelli per conferire alla scarpa un impatto più sonoro e sottolineando la potenza come caratteristica distintiva di questa scarpa.
Inoltre si introduceva il nuovo elemento nella suola, che si presentava con un design che segnava un continuum, ma presentando il Powerfacet, ovvero il diamante visibile sulla parte anteriore che aggiungeva peso allo scarpino, in modo che ogni colpo avesse tutta la potenza che si potesse voler avere ai proprio piedi.
Un cambiamento a 360 gradi che avrebbe portado ad una nuova adidas Predator che proprio come nella scorsa generazione presentava tutti gli elementi di una vera Predator. Vi lasciamo una recensione completa della nuova Predator che è potenza pura.
Sin dalla loro nascita nel 1994 abbiamo assistito a una costante evoluzione con l’obiettivo di essere all’avanguardia in termini di tecnologie che favoriscono il contatto con la palla. Questa filosofia è ancora presente nelle nuove scarpe da calcio adidas Predator Accuracy, l’ultima creazione del marchio dalle tre strisce che, senza dubbio, migliora la precedente scarpa, Predator Edge.
Iniziamo a parlare della tomaia e del materiale con cui è realizzata. Si tratta dell’Hybrid Touch, un mix sintetico che abbiamo già visto in altre scarpe del marchio tedesco, e che questa volta avrà il compito di massimizzare il comfort di tutti coloro che daranno una chance alle nuove scarpe da calcio adidas Predator Accuracy, la diciannovesima generazione di questo silo. Ma… cosa sarebbe Predator senza il suo Predator Element? Questa è la tecnologia che ogni anno ha un nome diverso, ma sempre con lo stesso obiettivo: massimizzare l’impatto con la palla e aumentare il comfort quando la colpiamo. In queste nuove scarpe da calcio adidas si chiama High Definition Grip ed è composta da due densità. La Kicking Zone è la prima di queste e si trova nella parte interna della scarpa con l’obiettivo di favorire i calci. D’altra parte abbiamo la Dribbling Zone che, situata all’esterno e con una densità inferiore, ha l’obiettivo di aumentare il grip nella gestione del pallone.
Infine, parleremo dell’unico elemento che queste scarpe da calcio adidas Predator Accuracy ereditano dai loro corrispondenti modelli precedenti. La placca è ancora la FACETFRAME, esattamente la stessa delle Edge, quindi il marchio ha deciso che non era il momento di creare una nuova suola per il suo silo di punta.
Scarpe da calcio adidas Predator 24 (2023)
La scarpa è stata presentata alla fine del 2023, quasi in coincidenza con il 30° anniversario del lancio della linea (1994). adidas ha semplicemente tirato fuori dalla manica una vera bomba. Il ritorno della linguetta, la riprogettazione dell’upper e il ritorno a un’estetica molto più “mania” hanno fatto centro, il tutto all’interno di un modello che è stato un successo da qualsiasi punto di vista lo si guardi.
La nuova struttura risulta al tatto molto opaca a contatto col pallone e il “predstrike” o elemento Predator ritorna con quella sensazione di aderenza e di colpo pieno che tutti noi adoriamo e che è stata la firma di Predator per molti anni. Chiaramente ispirate alle adidas Predator Mania, sia lo strikeskin che la linguetta ci donano quelle sensazioni da scarpa da boxe, confortevoli e con una suola che offre un’aderenza perfetta senza perdere stabilità.
Una scarpa da calcio super esclusiva che ha contribuito a catalogare nuovamente Predator come una delle migliori scarpe da calcio sul mercato.
Scarpe da calcio adidas Predator 25 (2024)
Semplificando il nome e tornando un po’ alla denominazione classica, senza aggiungere altro, quasi alla fine del 2024, e dopo averci regalato una scarpa da calcio spettacolare, adidas ci ha presentato questo leggero restyling delle adidas Predator 30 anniversary migliorando lievemente ciò che già avevamo e rispettando una massima del calcio, ovvero che quando una cosa funziona, non la si tocca.
La tomaia è stata modificata e torna al normale Hybridtouch (non il 2.0 che avevamo nella scorsa generazione) e ci offre un materiale più morbido e leggero. Anche lo strikeskin è stato ridotto e ricorda di più quello visto in altri modelli Predator (adidas Predator Pulse). Un modello che presenta ancora la stessa estetica delle Accelerator con il design delle tre strisce adidas e che migliora leggermente i pochi punti deboli che aveva l’antico modello. Le Predator 25 sono top.
Termina qui l’intera storia delle Predator, una linea che senza dubbio ha fatto la storia del calcio.
Lasciateci pure i vostri commenti in merito e fateci sapere qual è o qual è stata la vostra versione preferita.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link