Pensione 2.500 euro, quante tasse si pagano nel 2025?

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Nel 2025 non cambiano le regole per il calcolo delle tasse da pagare sulla pensione, per quanto ci sia l’incognita del taglio Irpef che il governo potrebbe autorizzare nel caso in cui dovesse recuperare le risorse necessarie dalla sanatoria collegata al concordato preventivo.

Per il momento però non ci sono differenze rispetto allo scorso anno, quindi per rispondere alla domanda su quante tasse si pagano su una pensione di 2.500 euro dobbiamo tener conto delle aliquote Irpef e delle relative detrazioni, come pure delle addizionali regionali e comunali che variano in base alla zona di residenza, come riviste dalla riforma fiscale del 2024.

L’unica novità importante è quella che nel 2025 toglie le detrazioni per figli a carico sopra i 30 anni (eccetto il caso in cui si tratti di disabili), il che potrebbe portare a una penalizzazione di 950 euro rispetto allo scorso anno.

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Detto questo, vediamo quanto si prende di netto con una pensione lorda di 2.500 euro e quante sono le tasse che l’Inps sottrarrà mensilmente dal cedolino.

Quante tasse si pagano sulla pensione di 2.500 euro

Per calcolare quante tasse si versano su una pensione di 2.500 euro è opportuno guardare all’importo complessivamente percepito durante l’anno, in modo da individuare esattamente lo scaglione Irpef di riferimento.

Nel dettaglio, con 2.500 euro al mese l’importo annuo ammonta a 32.500 euro. Questo significa che una parte di pensione, i primi 28.000 euro, rientrano nel primo scaglione, e quindi sono tassati al 23%, mentre i successivi 4.500 euro sono tassati al 35%.

Quindi, sul primo scaglione sono dovuti 6.440 euro, mentre sul secondo altri 1.575 euro. Complessivamente l’Irpef teoricamente da versare è pari a 8.015 euro.

Ma c’è la detrazione da considerare. A tal proposito, l’articolo 13, comma 3 del Tuir, come modificato dalla legge di Bilancio 2022, ha disposto che quando il reddito complessivo è compreso tra 28.000 e 50.000 euro, la detrazione spettante è di 700 euro l’anno.

In totale si versa quindi un’imposta di 7.315 euro, circa 562 euro al mese. Di fatto l’importo netto è già sceso a circa 1.938 euro mensili.

La variabile addizionale comunale e regionale

Come anticipato, oltre all’Irpef vanno calcolate anche le addizionali comunali e regionali. Queste vengono così sottratte dalla pensione:

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  • il saldo dell’addizionale regionale viene effettuato in 11 rate mensili nell’anno successivo a quello di riferimento, da gennaio a novembre;
  • addizionale comunale, 30% di acconto nell’anno di riferimento in 9 mensilità, da novembre a marzo. Il saldo del 70%, invece, è previsto nell’anno successivo, in 11 mensilità da gennaio a novembre.

L’aliquota, con le relative esclusioni, varia da comune a comune, da regione a regione.

Ad esempio, un pensionato residente a Roma paga un’addizionale comunale dello 0,9%. Su una pensione di 2.500 euro, quindi, sono circa 292 euro l’anno. A questa va aggiunta l’aliquota del 3,33% della Regione Lazio che da sola sottrae altri 1.072,50 euro l’anno, 82 euro circa al mese.

Addizionali comunali e regionali cosa sono e come si calcolano

Le detrazioni per familiari a carico

Le incognite non sono finite, visto che c’è da considerare la possibilità che il pensionato abbia anche diritto alle detrazioni per familiari a carico che, su richiesta dell’interessato, l’Inps può applicare direttamente sul cedolino di pensione riducendo l’imposta dovuta.

Nel dettaglio, sono familiari a carico quelli con reddito fino a 2.840,51 euro, limite che per i figli di età fino a 24 anni è di 4.000 euro. Dal 2025 però, le detrazioni per familiari a carico subiscono una modifica importante, in quanto non spettano più per i figli con più di 30 anni.

Ad esempio, nel caso del coniuge la detrazione riconosciuta a chi ha un reddito compreso tra 15 mila e 40 mila euro è di 690 euro l’anno: l’Irpef dovuta, quindi, non sarebbe di 7.315 euro, bensì di 6.625 euro l’anno, poco più di 509 euro al mese.

Prendiamo come esempio un pensionato con moglie a carico residente a Roma. Se prende 2.500 euro lordi di pensione, quanto riceve di netto? Al netto dell’Irpef versata spettano 1.991 euro. Da questo importo vanno però sottratte le addizionali. Da marzo a novembre, considerando comunali e regionali, sono altri 124 euro circa in meno. La buona notizia è che a dicembre queste non sono previste, assicurando così un assegno più alto rispetto ai mesi precedenti.

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