Sport a digiuno e dieta, quanto ci vuole per perdere un chilo

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Dopo Natale e Capodanno, obiettivo tornare in forma. Un semi-digiuno per una sera, a base di “tisane e zuppe di verdure per rimettere in sesto stomaco e metabolismo”, dopo giornate all’insegna delle abbuffate. Per i giorni successivi il suggerimento è “un programma non punitivo, ma razionale per ristabilire l’equilibrio e perdere quei chili accumulati con gli eccessi”: una dieta che punta “sull’alternanza di giornate a base di cibi proteici e giornate equilibrate in cui inserire anche carboidrati e grassi”. Sono i consigli di Giuseppe Samir Sukkar, direttore responsabile dell’Unità di Dietetica e nutrizione clinica del Policlinico Irccs San Martino di Genova, che invita anche “a fare molta attività fisica, in maniera adeguata alla propria condizione di salute, per ritrovare la forma e il benessere generale”.

“Quando si esagera con pranzi e cene – spiega Sukkar all’Adnkronos Salute – è chiaro che bisogna ripristinare l’equilibrio. Riempire il nostro stomaco eccessivamente non è vantaggioso per l’apparato digerente. E questo vale ancora di più per chi ha già dei problemi di salute. Per questo nella giornata successiva a un’abbuffata è utile ridurre gli apporti calorici con una sorta di ‘digiuno idrico’, utilizzando tisane (alla menta, allo zenzero, al finocchio, al limone) o minestre di verdure, senza carboidrati, in modo da fornire sali minerali, vitamine, ma non energia. Questo consente di superare il trauma, che è anche acuto, subito dallo stomaco con le abbuffate”.

“Quando si mangia e si beve molto si crea una iper secrezione gastrica, mentre il pancreas produce molti enzimi le cui attività sono rallentate dagli acidi gastrici e questo crea un rallentamento digestivo. Per salvaguardare il sistema digerente bisogna metterlo a riposo”. L’obiettivo è raggiungere l’equilibrio. Ma se “continuiamo a stimolare i nostri organi – prosegue lo specialista – è evidente che il sistema va in tilt. Questo è un meccanismo da tenere in considerazione sempre, non solo rispetto alle feste”.

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L’altro aspetto importante è “l’attività fisica. I giorni successivi alle ‘bisbocce’ – raccomanda Sukkar – devono essere seguiti da una buona dose di attività fisica, possibilmente anche quella a digiuno. Questo perché, in tal modo, almeno per un’ora eliminiamo il glicogeno in eccesso che viene prodotto durante la ‘mangiata’ e che si trova nel fegato. In questo modo l’organismo va in ‘autoprotezione’ e quando ormai il glicogeno è sparito abbiamo dei meccanismi di ritorno all’equilibrio”.

Importante, poi, contrastare lo stress ossidativo creato con le esagerazioni alimentari “e la frutta e la verdura sono i nostri antiossidanti migliori“. Via libera quindi a estratti di frutta e verdura, “ma anche frullati, zuppe. Il segreto è ristabilire l’equilibrio mettendo a riposo l’organismo che, in questo modo, non ha necessità di digerire alimenti e assorbirli. E questo si può fare eliminando le fonti proteiche e caloriche”.

Con “un apporto alimentare intenso – evidenzia l’esperto – procuriamo all’organismo fenomeni di infiammazione nei tessuti. Adeguare la dieta, quindi, è necessario per la guarigione, perché di guarigione dobbiamo parlare”. Nei 15 giorni successivi ai bagordi natalizi, dunque, “è utile applicare un modello alimentare di restrizione calorica alternata – continua Sukkar che ha messo a punto questa formula che porta il suo nome – che consiste nel mangiare un giorno solo proteine con molta verdura e solo 2 cucchiai di olio di oliva“, mantenendosi leggeri “a partire da una colazione in cui è possibile prevedere frutta a guscio, yogurt, kefir, latti modificati con probiotici che aiutano a ristabilire la flora batterica intestinale che ha subito un danno”.

Il giorno successivo, invece, possono essere inseriti i carboidrati e grassi vegetali in un menù equilibrato. “Si può mangiare pasta con verdura a pranzo, senza esagerare con i condimenti; prendere un frutto come fuori pasto, mentre a cena si mangiano verdure, un secondo (uova, pesce preferibilmente e per chi è vegano proteine vegetali), un po’ di pane integrale e 1 cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva”, aggiunge il medico ricordando che per perdere 1 chilo è necessaria “una restrizione energetica di 500-700 calorie al giorno per 7 o 10 giorni“. Per farlo è necessario “ridurre i condimenti, gli zuccheri semplici e gli alcolici che forniscono una quota energetica molto elevata, 7 kilocalorie per grammo di alcol”.



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