SAT – SOCIETÀ ALPINISTI TRIDENTINI * RIFUGIO ALPINO XII APOSTOLI – “FRATELLI GARBARI”: «SI CERCA NUOVO GESTORE, DOMANDE ENTRO 26/1»

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difficile da pignorare

 


16.17 – giovedì 2 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La SAT intende affidare a nuova gestione il Rifugio alpino XII Apostoli – “F.lli Garbari”. Chi fosse interessato a richiederne la gestione deve inviare domanda completa entro le ore 24.00 di domenica 26 gennaio 2025. La SAT intende affidare ad una nuova gestione il Rifugio alpino XII Apostoli – “F.lli Garbari”.

 

Descrizione generale

Costruito negli anni 1907-08 grazie al finanziamento dei fratelli Carlo e Giuseppe Garbari, alpinisti, fotografi e patrioti trentini, il rifugio Garbari rappresenta un punto di riferimento per la storia della SAT. La forma a cubo, quella originale, successivamente viene modificata dall’ampliamento del 1956. Una successiva ristrutturazione, attuata nel 1999, lo ha risistemato e reso più agevole.

Il luogo dove è stato costruito, a 2487 metri ha una vista panoramica dei Gruppi dell’Adamello e della Presanella, mentre in basso si scorge la Val Rendena. Incastonate tra le cime circostanti si trovano alcune delle maggiori vedrette del Gruppo che hanno i nomi delle cime che le sovrastano: Gola, Pratofiorito, Dodici Apostoli. E proprio i “Dodici Apostoli” hanno dato il nome ai luoghi: si tratta di alcune piccole formazioni rocciose che si affacciano sul Passo omonimo, verso la Val di Sacco. La chiesetta scavata nella roccia poco distante dal rifugio, è stata costruita in seguito all’incidente che coinvolse tre giovani escursionisti sulla vicina Vedretta dei Camosci, nel 1950. Inaugurata e benedetta il 28 settembre 1952, dedicata alla Madonna Ausiliatrice. Tutti gli anni, l’ultima domenica di luglio, viene celebrata una S. Messa dedicata a tutti i Caduti della montagna, alla quale partecipano centinaia di alpinisti ed il Coro della SOSAT.

Chi fosse interessato a richiederne la gestione deve inviare domanda all’indirizzo e-mail: affido.rifugi@sat.tn.it corredata da:

Dati personali: si prega di compilare e controfirmare la “Scheda A”;
Documentazione così come richiesta nella “Scheda B” – ATTENZIONE: in merito alla “Scheda B” si precisa che è un riassunto della documentazione che dovrà essere allegata alla presente domanda ma non sostituisce i documenti richiesti.
Importante: è necessario fornire un numero di telefono cellulare e un indirizzo e-mail valido (ATTENZIONE: le comunicazioni successive verranno inviate esclusivamente all’e-mail indicata).

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La domanda completa di quanto sopra deve pervenire entro le ore 24.00 (ventiquattro) di domenica 26 gennaio 2025.

 

Comunicazioni posteriori a questo termine o incomplete non saranno considerate.

 

Si evidenzia come tra i requisiti soggettivi, il futuro gestore del rifugio, debba inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio ed ai rifugi limitrofi nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso, requisiti richiesti dalle norme Provinciali.

Apposita Commissione istituita da SAT vaglierà gli allegati e i documenti prodotti e sceglierà i candidati ritenuti idonei a condurre questa importante struttura della SAT.

Ai candidati, risultati idonei in questa prima fase, verrà inviato:

Mutuo 100% per acquisto in asta

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Fac-simile di contratto tipo, al fine di una sua consapevole valutazione economico-contrattuale. Il contratto con alcuni termini definiti in fase successiva, regolerà i rapporti tra la scrivente SAT ed il nuovo gestore.
Planimetria e dati informativi sul rifugio.
Importo minimo del canone di locazione richiesto da SAT.
A seguito della valutazione della documentazione fornita, se ritenuto congruo il canone richiesto, condivisi i termini di contratto, preso atto delle caratteristiche del rifugio, il candidato dovrà dare assenso a proseguire il confronto concorrenziale a mezzo mail a affido.rifugi@sat.tn.it

 

I candidati che avranno risposto favorevolmente saranno quindi convocati per un colloquio con la Commissione incaricata, presso la sede della SAT, in Via Manci 57 a Trento. La documentazione inviata verrà trattenuta e archiviata da SAT. Per informazioni il riferimento è il signor Livio Geom. Noldin, presso la Sede della SAT.

Via Manci 57 a Trento

Tel. 0461.981871 interno 203

E-mail: affido.rifugi@sat.tn.it

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

 

 

Scheda descrittiva

 

Rifugio Alpino XII Apostoli “F.lli Garbari” Categoria CAI D

Località Alta Val Nardis – quota 2489 m/slm, Comune di Stenico

P.ed. 5 – PT 4 C.C. Stenico II.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Costruzione in pietra, con tetto principalmente a due falde in legno e manto di copertura in lamiera zincata, disposta su 3 livelli: seminterrato, piano terra e primo piano.

Seminterrato: stazione di arrivo teleferica, deposito/caldaia, intercapedine tecnica, n. 2 stanze per gestione con servizio igienico, camerata per ospiti con 14 posti letto e servizio igienico. Piano terra: servizio igienico esterno, ingresso, vano scala, servizi igienici, sala da pranzo/bar, cucina, dispensa.

Primo piano: n. 4 stanze per ospiti, di cui una con funzione di locale invernale accessibile dall’esterno (con rifugio chiuso), scala, disimpegno, servizi igienici. Esternamente: locale asciugatoio con stufa a pellet, raggiungibile con scala zincata, locale generatore, locale trattamento acque reflue (grigliatura). Dispone di 38 posti letto per gli ospiti. Servizi igienici ai piani, (non in camera, come previsto dalle norme per i rifugi alpini), possibilità di usufruire delle docce comuni, dotato di sala ristorante con circa 50 posti tavola e zona Bar.

 

Il rifugio è raggiungibile solo a piedi, i principali accessi sono:

dal Doss del Sabiòn m. 2101 (punto panoramico ove la SAT nel 1901 costruì un suo rifugio), raggiunto con gli impianti a fune, si scende al Bregn de l’Ors e si prosegue come all’itinerario che segue – ore 2.45 da malga Movlina m. 1803 (strada di 9 km dal rifugio Ghedina in Val d’Algone) col sentiero 354, indi 333 proveniente da malga Nambi (m. 1376) ci si porta al Bregn de l’Ors ove ci si collega al sentiero 307 – ore 2.45 dal Lago di Val d’Agola m. 1592, presso la malga omonima, (a 9 km da S. Antonio di Mavignola), sentiero 324 al Piano di Nardis ove si prende il sentiero 307 degli itinerari precedenti – ore 3.00 L’energia elettrica è fornita da un impianto fotovoltaico con pacco batterie da 1200 Ah e inverter 24/220. Per richieste energetiche importanti, è presente un generatore diesel da 25 Kva, posizionato in un volume dedicato a pochi metri dal rifugio.

Da qualche anno, il rifugio è servito da una teleferica ad alaggio con portante singola, per il solo trasporto dei materiali, con stazione a valle in località Lago Asciutto a circa 1900 m e stazione a monte, in uno specifico locale in legno collegato al rifugio. L’accesso alla stazione a valle è possibile grazie ad una stretta pista, proveniente dalla Località Bregn de l’Ors, percorribile solo per la gestione del rifugio con adeguato mezzo.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

L’approvvigionamento idrico è sempre più problematico, attinge principalmente da scioglimento di neve e dalla Vedretta di Pratofiorito, piccolo ghiacciaio ormai esaurito. La soluzione è lo stoccaggio della risorsa idrica, quando disponibile, per questo è stato realizzato un sistema di serbatoi per l’accumulo idrico con capacità totale di 84.000 litri.

Per consentire il recupero dell’acqua è necessario collegare ad inizio stagione una lunga rete di tubazioni. Le acque reflue sono trattate in ottemperanza al Piano Stralcio del Piano di risanamento delle Acque di cui alla delibera Giunta Provinciale del 20/06/1997 n°6550 con pozzetto disoleatore, collegato agli scarichi della cucina e con sistema di grigliatura, che consente di separare ed insaccare la parte solida dello scarico. La parte liquida è inviata a dispersione nella sottostante zona detritica, ritenuta idonea da specifica relazione geologica.

La cucina è alimentata a GPL e stufa economica a legna. Il deposito di GPL è posto poco a valle del rifugio in uno specifico vano aperto, autorizzato con CPI dai Vigili del Fuoco, fino ad un massimo di 1.000 Kg di gas. Anche l’acqua calda è prodotta con caldaia a gas.



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