Pesaro, aggredito in bicicletta al sottopasso del Cappuccini: polizia visiona le telecamere

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


PESARO – Aggressione al sottopasso dei Cappuccini, la polizia visiona le telecamere. L’episodio risale al primo gennaio quando un signore era in bicicletta all’una di notte ed è stato strattonato da dei ragazzini extracomunitari, probabilmente minorenni.

«Abbiamo bisogno di controlli e pene certe per chi delinque e che vengano definite dal Governo centrale. Basta tolleranza o immediati rilasci per chi commette reati simili. La Stazione, il Monumento della Resistenza e il Parco Miralfiore sono zone difficili che dobbiamo presidiare con ogni sforzo possibile, per questo chiediamo la presenza costante delle forze dell’ordine alla quale però vanno anche dati gli strumenti necessari per la sicurezza di tutta la città, nell’interesse dei cittadini». È l’appello che hanno lanciato il sindaco di Pesaro Andrea Biancani e l’assessora alla Sicurezza Sara Mengucci al Governo centrale, a fronte dell’aggressione avvenuta nella notte del 1° gennaio ai danni di Stefano Grazioli, un pesarese che stava pedalando verso casa dopo il turno di lavoro.

«Massima solidarietà al signore in bicicletta e complimenti per come ha affrontato il pericolo – hanno continuano Biancani e Mengucci -. Non ha reagito, evitando di peggiorare la situazione perché in questi casi fare gli eroi non serve a nulla. Stefano è un amico – dice Biancani -, ho avuto anche modo di parlarci personalmente e di esprimergli la mia massima vicinanza».

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

La Polizia Locale è già al lavoro per recuperare i filmati delle 5 videocamere di sicurezza che proprio lo scorso luglio erano state installate dalla nuova amministrazione comunale sul tratto interessato. «Ma siamo convinti debba cambiare qualcosa nelle leggi statali che, per come impostate attualmente, lasciano noi e le forze dell’ordine con le mani legate, seppur queste ultime presidiano quotidianamente tutto il territorio vedendo spesso anche i propri sforzi vanificati– rimarcano -. Questi individui vengono presi e rilasciati nel giro di qualche giorno, tornando quindi a delinquere sempre nelle stesse zone. È necessario che ci siano pene certe altrimenti non riusciremo mai a risolvere il problema che è diventato serio in tutta Italia e rischia, invece, di intaccare chi veramente vuole costruirsi una nuova vita nella nostra città, rispettando le regole».

Nella stazione sono attualmente in corso i lavori di riqualificazione e il sottopasso dei Cappuccini è stato rinnovato e aperto nell’aprile scorso: «Abbiamo fatto il possibile per restituire alla città dei luoghi belli, illuminati e sicuri. Crediamo nel concetto del miglioramento e della riqualificazione anche delle zone più difficili, ma da solo non basta. Servono azioni concrete a favore degli Enti locali per la sicurezza dei cittadini».

Poi la distinzione: «I tre aggressori erano tutti extracomunitari, ma è bene fare chiarezza: ci sono persone che scappano dai propri paesi per via delle guerre perché non hanno di che vivere, volenterose di integrarsi in un nuovo contesto e che vanno aiutate con politiche solidali e di inclusione sociale, che ci vedono impegnati quotidianamente. L’altro risvolto della medaglia, però, è evidente. Tante altre persone non hanno le stesse intenzioni e finiscono per spacciare e delinquere nelle zone più critiche della città, e per loro non possiamo essere tolleranti». Stessa intransigenza anche per chi alimenta il circolo vizioso dello spaccio che «se continua ad esistere è soprattutto per colpa degli acquirenti; nella maggior parte dei casi parliamo di “colletti bianchi” – ha sottolineato Biancani -, quindi uomini e donne italiani e, nel nostro caso pesaresi, che sono allo stesso modo colpevoli della situazione che si è andata creando».

Nello scorso giugno si era riunito il Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica, presieduto del prefetto Emanuela Saveria Greco, dove proprio il sindaco Biancani aveva ribadito «la necessità di avere norme più chiare, che consentano provvedimenti certi, perché con quelle attuali è stata riconosciuta una difficoltà ad individuare accorgimenti adeguati, soprattutto in presenza di persone irregolari sul territorio. Allo stesso tempo, per incrementare le azioni di controllo già in atto, è stato sollecitato l’ausilio del servizio cinofili nelle zone maggiormente a rischio».

Pesaro, nonostante alcuni episodi, «rimane una città sicura – concludono Biancani e Mengucci – ma dobbiamo comunque mantenere alta l’attenzione verso queste situazioni che non possono essere sottovalutate. La nostra è una città dove, fortunatamente, c’è anche un’ottima collaborazione tra l’amministrazione, prefettura e forze dell’ordine. Legame che ci consente di limitare al massimo simili situazioni con l’obiettivo di dare massima libertà ai cittadini – uomini e donne – nel poter passeggiare e passare in ogni angolo della città».





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Source link