Pensioni 2025: di quanto aumenteranno e cosa cambia

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Nel 2025, le pensioni cresceranno dello 0,8% grazie alla rivalutazione basata sull’inflazione. Le pensioni più basse, inoltre, avranno un incremento supplementare grazie alla supervalutazione.

Dal 1° gennaio 2025 le pensioni aumenteranno grazie all’adeguamento degli importi al costo della vita (nel gergo tecnico si parla di “perequazione”). Questo significa che gli assegni saranno leggermente ritoccati verso l’alto per tenere conto dell’inflazione, cioè del generale aumento dei prezzi.

Di quanto saranno aumentate?

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Secondo i dati forniti dall’Istat, l’aumento sarà dello 0,8%, calcolato sulla base della variazione dei prezzi nel 2024. Tuttavia, a fine 2025, potrebbe essere necessario un aggiustamento (conguaglio) se l’inflazione effettiva dovesse risultare diversa da quella stimata.

Chi potrà beneficiare dell’aumento pensioni?

A beneficiare dell’aumento pensioni 2025 risulteranno non solo le pensioni dirette (di vecchiaia, di anzianità, anticipata, ecc.), ma anche gli assegni e le pensioni d’invalidità e d’inabilità, l’assegno e la pensione sociale e le pensioni ai superstiti. Inoltre, i trattamenti che sono limitatamente cumulabili con gli altri redditi, ad esempio l’assegno ordinario d’invalidità e la pensione di reversibilità, subiranno delle riduzioni più basse per effetto dell’incremento delle soglie di reddito.

Per le pensioni più alte, poi, è confermato il precedente meccanismo (in vigore sino al 2022) di rivalutazione del trattamento, con un adeguamento al costo della vita che va dal 100% al 75% dell’inflazione, secondo l’importo dell’assegno; solo le fasce d’importo sino a 4 volte il trattamento minimo potranno beneficiare del 100% della rivalutazione.

Come si rivaluta la pensione dal 2025?

L’adeguamento delle pensioni al costo della vita seguirà alcune specifiche modalità:

  • Il meccanismo di perequazione tornerà a essere quello in vigore nel 2022, applicandosi a fasce di importo e non sull’intero ammontare della pensione.
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  • Gli importi su cui calcolare gli adeguamenti si basano sul trattamento minimo dell’anno precedente, che per il 2024 è fissato a 598,61 euro mensili. Nel 2025, grazie agli aumenti previsti, il trattamento minimo salirà a 603,39 euro mensili.

A fronte di ciò l’adeguamento delle pensioni avverrà secondo i seguenti criteri:

  • Fino a 4 volte il trattamento minimo: l’adeguamento sarà pari al 100% dell’inflazione, ovvero un aumento dello 0,8%.
  • Oltre 4 e fino a 5 volte il trattamento minimo: l’adeguamento sarà pari al 90% dell’inflazione, con un aumento dello 0,72%.
  • Oltre 5 volte il trattamento minimo: l’adeguamento sarà pari al 75% dell’inflazione, con un aumento dello 0,6%.

Per comprendere meglio il funzionamento facciamo un esempio pratico.

Se una pensione è pari a 5.000 euro lordi mensili, l’applicazione della rivalutazione funzionerà in questo modo:

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  1. Sui primi 2.394,44€ → aumento dello 0,8%: +19,16€
  2. Sulla parte da 2.394,45€ a 2.933,05€ → aumento dello 0,72%: +4,31€
  3. Sulla parte rimanente fino a 5.000€ → aumento dello 0,60%: +12,04€

L’aumento mensile per una pensione lorda di 5.000 euro sarà di circa 35,51 euro.

La supervalutazione

Va infine sottolineata la “supervalutazione” delle pensioni al di sotto del trattamento minimo, che nel 2025 prevede un incremento del 2,2%, portando il trattamento minimo a 616,67 euro mensili. Nel 2024, invece, l’incremento era stato del 2,7%, con un trattamento minimo fissato a 614,77 euro mensili. Questi aggiustamenti sono pensati per migliorare le pensioni più basse, offrendo una maggiore protezione contro l’inflazione.

Previdenza: cosa fare e come pianificare il futuro

L’incremento delle pensioni previsto per il 2025, seppur utile, potrebbe non bastare per garantire un tenore di vita adeguato in futuro, soprattutto alla luce dei problemi strutturali del sistema pensionistico italiano. Per questo motivo, è importante considerare soluzioni integrative come la previdenza complementare, che può aiutarti a costruire un futuro economico più sereno. Se vuoi approfondire il tema e capire meglio le criticità del sistema pensionistico, ti invito a leggere il mio articolo Il problema del sistema pensionistico italiano e l’importanza della previdenza complementare. Inoltre, per un supporto concreto e personalizzato, puoi consultare il mio servizio di consulenza in previdenza complementare, dove ti guiderò nella scelta delle migliori soluzioni per integrare la tua pensione e garantire una vecchiaia più serena.

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Davide Berti, consulente finanziario

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