Inclusione delle famiglie rom a Bari: è online un bando


È online sul sito istituzionale del Comune, l’avviso pubblico per l’avvio di un’indagine di mercato finalizzata alla ricezione di manifestazioni di interesse da parte degli operatori economici (come previsto dall’art. 6) per la realizzazione del Progetto per l’inclusione e l’integrazione di bambine, bambini e adolescenti Rom, Sinti e Caminanti, finanziato nell’ambito del Programma Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021- 2027 (Priorità 2 “Child Guarantee”) con 457.711,62 euro. Obiettivo specifico è il miglioramento dell’inclusione scolastica e del successo formativo dei minorenni, il contrasto alla dispersione scolastica, il miglioramento dell’accesso ai servizi socio-sanitari dei minorenni e delle loro famiglie, il consolidamento di una governance inter-cittadina e multisettoriale sostenibile, il consolidamento della rete nazionale.

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Le attività progettuali prenderanno avvio dalla data di stipula del contratto con l’operatore economico affidatario e si concluderanno in data a dicembre del 2027. Il progetto dovrà avere al centro la famiglia e le comunità Rom, Sinti e Caminanti come risorse da valorizzare, creare relazioni di fiducia e superare la logica dell’assistenza per sostenere quella dell’autonomia, affidando agli operatori coinvolti il ruolo di “antenne” e supportando le scuole nella creazione di una rete inclusiva, nella logica del “non uno/a di meno”.

“Da anni sono attivi numerosi interventi nei confronti della comunità Rom, Sinti e Caminanti della nostra città, seguita anche dai Centri famiglia comunali – dichiara l’assessora alla Giustizia e al Benessere sociale e ai Diritti civili Elisabetta Vaccarella -. Ora puntiamo a rafforzare ulteriormente e in maniera sistematica l’accesso ai servizi e l’orientamento, grazie anche agli operatori del progetto che, oltre a promuovere le azioni con i bambini e le famiglie, svolgeranno anche il ruolo di ‘antenne’ rispetto a tutte le criticità. Abbiamo voluto mettere al centro, inoltre, il tema dell’empowerment delle donne Rom, Sinti e Caminanti, fondamentale nella progettazione di processi di partecipazione e inclusione, perché è spesso attraverso le figure femminili che si stabiliscono i primi contatti con le famiglie e si evita la marginalizzazione”.

DESTINATARI

 Destinatari saranno principalmente bambine, bambini e adolescenti Rom, Sinti e Caminanti di età compresa tra i 3 e i 18 anni, insieme ai loro coetanei iscritti nelle classi coinvolte e alle loro famiglie. Grande attenzione sarà dedicata, inoltre, ai piccoli della fascia 0-3 anni, attraverso attività di sensibilizzazione rivolte ai servizi nido e ai genitori. Protagonisti anche i dirigenti scolastici, il corpo docente e il personale Ata degli istituti coinvolti. A Bari la popolazione Rom, Sinti e Caminanti è costituita prevalentemente da famiglie Rom, quasi tutti cittadini romeni, che vivono in città da diversi anni, distribuite prevalentemente in due campi: il campo di Santa Teresa, allestito nel 2006 a Japigia su un terreno comunale, che attualmente ospita circa 110 persone, e il Campo di Santa Candida (in via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa), che conta circa 45 persone.

RETE PARTECIPATIVA

 La rete locale è un ambito strategico da consolidare per supportare le attività nelle scuole e nei contesti abitativi. È fondamentale che la rete promuova il coinvolgimento diretto delle famiglie, delle comunità o delle rappresentanze Rom, Sinti e Caminanti, in un’ottica di progettazione condivisa. Il lavoro di facilitazione tra famiglie e comunità sarà in capo agli operatori di campo (“facilitatore locale”), che avranno il compito di attivare e sostenere i rapporti con le famiglie dei bambini, sostenere i genitori per tutti gli eventuali adempimenti mediante accompagnamento e informazione sui servizi territoriali (sociali, sanitari, educativi), supportare gli insegnanti nella promozione del progetto con le famiglie degli alunni. Sarà avviato un tavolo locale composto da rappresentanti di diversi settori e una equipe multidisciplinare composta dal coordinatore città, operatori scuola, operatori campo, mediatore culturale, insegnante referente, assistenti sociali, operatori sanitari, educatori/animatori del Terzo Settore e i rappresentanti delle comunità Rom, Sinti e Caminanti. Prevista, poi, la figura del “facilitatore famiglie e di comunità”, appartenente alle comunità Rom, Sinti e Caminanti, che – tra le altre cose – potrà avere un ruolo di mentor per i più piccoli rispetto al percorso scolastico e formativo.

SCUOLE COINVOLTE

 Fondamentali le azioni organizzate nelle scuole per promuovere un ambiente educativo accogliente e cooperativo e ridurre il rischio di abbandono. Saranno coinvolti attivamente tutti i bambini presenti nel contesto classe, gli insegnanti, i dirigenti e il personale scolastico nel suo complesso. Le scuole incluse nella progettualità sono l’istituto comprensivo “Japigia 1 – Verga”, l’istituto professionale “L. Santarella – S. De Lilla”, l’istituto comprensivo “E. Loi – G. Santomauro”. Dovranno essere impiegati degli “operatori scuola”, appartenenti all’ente aggiudicatario dell’appalto, che avranno la funzione di monitorare la presenza dei bambini, di accertarsi delle motivazioni di eventuali assenze e individuare possibili soluzioni laddove si registrano reali impedimenti, di sostenere la partecipazione dei bambini alla vita scolastica attraverso azioni (percorsi, laboratori, attività di vario tipo) condivise con i docenti di riferimento e che siano rivolte all’intero gruppo classe. I laboratori invece saranno tesi a valorizzare le differenze culturali e a favorire l’integrazione attraverso azioni di didattica inclusiva quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, tutoring, learning by doing. Previste anche attività di supporto socioeducativo extra-scolastico (laboratori, socializzazione ludico creativa, cineforum per bambini, feste di Natale, Pasqua, carnevale, partecipazione a centri estivi) insieme ad altri minori del quartiere e della città.

ORIENTAMENTO E ACCESSO AI SERVIZI

 Previste attività di orientamento ai servizi socio-sanitari e formazione degli operatori dei servizi sociali territoriali e sanitari. Al fine di diffondere un modello di educazione alla salute e di diritto all’assistenza sanitaria, le azioni saranno articolate su più livelli. In primis l’informazione, con la divulgazione di una “carta dei servizi” con indicazione delle strutture sanitarie, delle modalità di accesso alle prestazioni, della documentazione necessaria. Potrà essere attivato uno sportello di ascolto, con il monitoraggio costante delle maggiori criticità all’interno degli insediamenti (anche dal punto di vista delle condizioni abitative) e formule di accompagnamento/facilitazione nell’accesso ai servizi, in collaborazione con la Asl e i 22 consultori del territorio, che garantiranno sensibilizzazione e formazione specifica delle operatrici e degli operatori sanitari.



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