11.52 – giovedì 2 gennaio 2025
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Ponte Lueg: accordo tra politica ed economia. Insieme per elaborare misure per ridurre al minimo l’impatto del cantiere.
Dal 1° gennaio, il ponte Lueg, sul lato tirolese dell’autostrada del Brennero, è parzialmente a una corsia. Come si può contribuire a minimizzare gli effetti di questa chiusura per ospiti, residenti ed economia? Questa è la domanda su cui politica ed economia in Alto Adige lavorano da tempo, collaborando in modo coordinato per adottare misure che garantiscano una buona accessibilità al territorio anche durante i due anni e mezzo previsti per i lavori di ristrutturazione del ponte. Tra le misure discusse vi sono un potenziamento della rete ferroviaria, l’impegno per ottenere l’autorizzazione al transito notturno dei camion, una comunicazione efficace e costante sui mercati turistici e il supporto ai partner turistici nella loro comunicazione. Proprio questi ultimi sono stati informati a fine dicembre, durante un webinar, sulla situazione del ponte Lueg e sui progetti ferroviari in corso nel territorio. L’evento informativo è stato organizzato da IDM Alto Adige in collaborazione con ASFINAG e il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Provincia.
Il 1° gennaio sono iniziati i lavori sul ponte Lueg, sul lato austriaco dell’autostrada del Brennero. Fino alla fine del 2027, il traffico sul ponte sarà generalmente gestito su una corsia per direzione. Tuttavia, in circa 170-180 giorni, classificati come particolarmente trafficati, verranno aperte due corsie per ridurre al minimo i tempi di attesa. Durante i lavori, si prevede che in circa 13 giorni all’anno si possano verificare code significative. Per mitigare gli effetti di un traffico intenso in determinati punti, si adotteranno misure come la regolazione del traffico, i divieti di circolazione per i camion e il blocco delle uscite dall’autostrada. In Alto Adige, il tema delle conseguenze di questi interventi su economia e turismo è già da tempo oggetto di discussione. Una ricerca presentata a novembre dalla Camera di Commercio di Bolzano, intitolata “Worst Case Brennero” e realizzata da Uniontrasporti, ha suggerito, tra le altre cose, di consentire il transito notturno dei camion e di intensificare il trasferimento del traffico merci sulla rete ferroviaria.
Da tempo la Provincia di Bolzano lavora al potenziamento generale della rete ferroviaria. «Consideriamo la ferrovia come una colonna fondamentale del trasporto pubblico. Questo significa rinnovare un’infrastruttura ferroviaria che ha oltre 150 anni e realizzarne di nuove», afferma il vicepresidente della Giunta provinciale e assessore alla mobilità Daniel Alfreider. È quindi inevitabile allestire vari cantieri e chiudere alcune tratte, come la sospensione della ferrovia della Val Pusteria o la chiusura parziale della linea ferroviaria della Val Venosta, o i lavori lungo il corridoio del Brennero. Durante tutte queste chiusure vengono comunque garantiti servizi sostitutivi su gomma e fornite ampie informazioni. «Se vogliamo che l’Alto Adige resti facilmente accessibile, dobbiamo offrire alternative all’auto sempre migliori, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Stiamo lavorando intensamente su questo, anche con l’introduzione di nuove tratte ferroviarie», aggiunge Alfreider. Solo una pianificazione coordinata e a lungo termine può migliorare in modo sostenibile la mobilità altoatesina, riducendo al minimo l’impatto sulla popolazione.
Un traffico scorrevole è fondamentale sia per l’export che per il turismo, sottolinea Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio di Bolzano. «È essenziale per l’economia locale che la portata dell’autostrada del Brennero non venga ulteriormente ridotta. Per questo motivo, il traffico dovrebbe essere distribuito in modo più uniforme tra le ore diurne e notturne. Oltre a un potenziamento della rete ferroviaria, si dovrebbe anche considerare l’idea di allentare temporaneamente il divieto attuale di transito notturno per i mezzi pesanti, al fine di garantire la mobilità individuale e la catena di approvvigionamento per la popolazione locale», afferma Ebner. Per garantire informazioni rapide e chiare, la Camera di Commercio offrirà supporto con attività mirate di sensibilizzazione e consulenza durante la ricostruzione del ponte. «In questo modo, si potrà rispondere meglio agli ingorghi stradali e gestire più efficacemente eventuali ritardi», conclude il presidente della Camera di Commercio.
IDM offre un supporto sulla comunicazione sia per gli ospiti che per le imprese altoatesine. «L’accessibilità è ovviamente un tema essenziale per l’Alto Adige. Per garantire che tutti gli interessati siano sempre aggiornati, abbiamo creato una landing page dedicata con aggiornamenti in tempo reale sul sito ufficiale dell’Alto Adige, suedtirol.info. Qui forniamo informazioni costanti sulla situazione nel territorio, promuovendo al contempo alternative di viaggio ecologiche e senza stress», spiega il presidente di IDM Hansi Pichler. Inoltre, vengono utilizzati altri canali, come i social media e le newsletter destinate agli ospiti, per una comunicazione chiara e mirata. IDM è in costante contatto con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Provincia e ASFINAG per coordinare tutte queste attività. «Supportiamo naturalmente anche i nostri partner locali attraverso newsletter dedicate e incontri regolari. Per i partner del settore turistico mettiamo a disposizione anche dei modelli di testo che possono utilizzare nella loro comunicazione», conclude Pichler.
Un incontro informativo di questo tipo, rivolto a tutti i partner del settore turistico ma anche a tutti gli interessati, è stato il webinar tenutosi a dicembre. Durante l’evento, l’agenzia P8, su incarico di ASFINAG, ha fornito dettagli sulle prossime restrizioni, mentre Michael Andergassen del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità ha aggiornato i partecipanti sui lavori in corso nel settore ferroviario.
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Foto: d’archivio
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