I pellegrinaggi del Giubileo: fedeli verso Roma per avere il Testimonium

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


di
Riccardo Bruno

L’occasione per riscoprire la rete di percorsi per 30mila km.Il sostegno del ministero del Turismo: stanziati 38 milioni.L’organizzazione al «varco» di fianco al colonnato del Bernini

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

La Via Francigena è la regina tra i cammini italiani. «Lo scorso anno abbiamo consegnato cinquantamila Credenziali. Nel 2025, l’anno del Giubileo, contiamo che le presenze siano molte di più, forse anche il doppio». La stima di Luca Bruschi, direttore dell’Associazione europea delle Vie Francigene, dà l’idea dell’impulso che l’anno giubilare può rappresentare per le antiche vie dei pellegrini, sempre più apprezzate anche dai moderni camminatori. Un fenomeno che negli ultimi anni ha avuto un boom, facendo scoprire il valore e il piacere di muoversi a piedi (o in bici e perfino a cavallo) lungo gli antichi tracciati quasi sempre nati da storie e tradizioni religiose, ma che hanno conquistato anche un pubblico laico. Forse per la prima volta dopo secoli il prossimo anno anche il vero «pellegrino» potrà raggiungere Roma contando solo sulle proprie forze, così come si faceva un tempo. Una volta arrivato alla meta, in piazza San Pietro, sul lato destro del colonnato del Bernini, troverà un accesso dedicato, il cosiddetto «varco oranti».

 «Qui ci sono sempre dei volontari — spiega Mario Bosco, responsabile dell’accoglienza della Fabbrica di San Pietro, l’ente che gestisce la basilica — pronti a ricevere chi giunge. Nei mesi scorsi abbiamo avuto picchi di seimila persone al mese, nel periodo del Giubileo crediamo che saranno sicuramente di più. Il compito dei volontari è raccogliere i loro dati, informazioni per noi molto importanti, e poi aiutarli a organizzare la visita all’interno della struttura, partecipando anche alle funzioni religiose. Insomma, per noi è come prenderli per mano e accompagnarli».
Un aiuto pratico ma anche dall’alto significato simbolico: per un credente che sceglie un cammino nell’anno del Giubileo, San Pietro non è un punto di arrivo ma l’inizio di un nuovo viaggio. Per questo la Fabbrica di San Pietro ha stipulato un accordo con la Fondazione Homo Viator – San Teobaldo della Diocesi di Vicenza, che da oltre dieci anni gestisce la Romea Strata, una via di pellegrinaggio che da Tallinn, in Estonia, raggiunge Roma. Sono i volontari della Fondazione, anche loro con alle spalle esperienze di cammini, che accolgono i viaggiatori al «varco», in modo che possano evitare le file dei turisti, e dopo aver ascoltato i loro racconti, consegnano il Testimonium, l’ambita pergamena con le icone dei santi Pietro e Paolo che spetta a chi ha fatto a piedi almeno 100 chilometri. «Il numero — aggiunge Bosco — è in costante aumento legato anche alla riscoperta del senso di spiritualità, crescita interiore, ricerca della semplicità che hanno tutti i pellegrini. Sono persone che ti ringraziano sempre, anche se offri solo un bicchiere d’acqua».




















































Il Giubileo rappresenta anche un’occasione per intervenire e migliorare la fruizione dei cammini religiosi italiani, 113 già censiti dal ministero del Turismo, una rete di circa 30mila chilometri che tocca tutte le regioni italiane. Lo stesso ministero ha destinato circa 10 milioni di euro a progetti pilota sulla Via Francigena e sui cammini di San Francesco, San Benedetto, Santa Scolastica: interventi che toccano 100 comuni in 12 regioni per migliorare la fruibilità anche attraverso la segnaletica e la promozione. In particolare sarà sperimentato un sistema di digitalizzazione con il posizionamento sul territorio di apparati intelligenti, a cui si aggiunge un’app dedicata (da estendere a tutta Italia) che segnala luoghi d’interesse e strutture d’accoglienza. Altri 20 milioni sono stati stanziati per rifunzionalizzare immobili pubblici e migliorare la fruizione dei cammini, a cui si aggiungono ulteriori 8 milioni per migliorare l’accessibilità e l’accoglienza nella Capitale nell’ambito degli interventi di Caput Mundi.

«Il nostro osservatorio — dice Bruschi della Via Francigena — ha registrato un incremento significativo di persone provenienti dall’estero che decidono di percorrere tutto il cammino, da Canterbury a Roma. Sono persone che si muovono da sole, oppure in coppia o in piccoli gruppi, con un livello culturale in genere medio alto, che compiono la scelta di prendersi del tempo per fare questa esperienza». Per Bruschi purtroppo spesso non trovano sul territorio quello che servirebbe: «Mancano strutture ricettive adatte, per esempio sul modello della rete degli ostelli. Crediamo che sarebbe utile un coinvolgimento maggiore delle parrocchie e degli enti religiosi, e in questa direzione già qualcosa si sta facendo».
Ciò che accomuna tutti, credenti e laici, non è solo l’importanza attribuita al viaggio ma anche la scoperta di luoghi straordinari fuori dai flussi tradizionali. Che è in fondo il vero spirito del pellegrino, che non a caso deriva dalle parole latine «per» e «ager», ovvero colui che attraversa i campi.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

2 gennaio 2025

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link