dai prestiti auto a gigante del mining di Bitcoin

Cango, piattaforma cinese di prestiti auto, ha sconvolto il mercato del mining di Bitcoin investendo 400 milioni di dollari per acquisire 50 EH/s di potenza. Questa mossa l’ha posizionata tra i leader globali del settore.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Cango e il suo passaggio al mining di Bitcoin: una nuova era per l’azienda cinese

Come anticipato, Cango, nota inizialmente come piattaforma di servizi finanziari per il mercato automobilistico cinese, ha fatto il suo ingresso clamoroso nel settore del mining di Bitcoin. 

Con un investimento di 400 milioni di dollari e un’acquisizione di 50 exahash al secondo (EH/s) di potenza di calcolo, Cango si è rapidamente trasformata in uno dei più grandi miner di Bitcoin al mondo.

Fondata nel 2010 e con sede a Shanghai, l’azienda era principalmente conosciuta per il suo supporto ai prestiti automobilistici. 

Tuttavia, la diversificazione è sempre stata un punto di forza per Cango, che nel tempo ha esplorato settori come l’esportazione di automobili, i veicoli elettrici e le energie rinnovabili.

A novembre 2024, Cango ha deciso di spingersi oltre, acquistando 50 EH/s di potenza di mining, un volume significativo considerando che rappresenta circa il 6% dell’intero hashrate globale di Bitcoin. 

Questo la pone in competizione con giganti del settore come MARA Holdings e CleanSpark. Cango ha scelto un approccio strategico per ottenere la sua flotta di mining. 

Ha infatti speso 256 milioni di dollari in contanti per acquistare 32 EH/s di potenza di calcolo da Bitmain, uno dei principali produttori di hardware per il mining. 

I restanti 18 EH/s sono stati acquisiti attraverso una combinazione di emissioni di azioni e partnership con Golden TechGen e altri fornitori non divulgati.

Questa strategia ha reso Golden TechGen e gli altri venditori azionisti significativi di Cango, possedendo circa il 37,8% dell’azienda. 

Nonostante l’alto costo dell’operazione, questa mossa ha portato un ritorno immediato: le azioni di Cango sono aumentate del 362% nel 2024, un successo che ha messo l’azienda sotto i riflettori internazionali.

Il ruolo di Bitmain e le operazioni decentralizzate

Attualmente, Cango si affida a Bitmain per la gestione operativa della sua flotta di mining, che è distribuita in diverse regioni del mondo, tra cui Stati Uniti, Canada, Paraguay ed Etiopia. 

Questa dipendenza iniziale riflette l’approccio prudente dell’azienda, che preferisce collaborare con un esperto del settore mentre acquisisce familiarità con il mercato del mining.

Secondo Juliet Ye, direttore senior delle comunicazioni di Cango, l’azienda prevede di sviluppare un team interno per ottimizzare le operazioni nel lungo termine, riducendo così i costi e aumentando l’efficienza economica.

Uno degli aspetti più interessanti del mining di Bitcoin è la sua capacità di interagire con le reti energetiche. I minatori possono accendere e spegnere le loro macchine in base alla domanda energetica locale, contribuendo a bilanciare le reti in modo efficiente. 

In alcune giurisdizioni, come il Texas, i minatori vengono incentivati a operare durante i periodi di basso consumo energetico e a spegnere le macchine durante picchi di domanda.

Cango ha riconosciuto il potenziale di questo modello, esplorando modi per integrare il mining di Bitcoin con progetti di energie rinnovabili e sistemi ad alta potenza di calcolo, compresi quelli legati all’intelligenza artificiale.

Sfide e opportunità per il futuro tra volatilità e normative

Nonostante il suo ingresso trionfale, Cango affronta sfide significative. La natura volatile del mercato delle criptovalute, unita alle complessità normative internazionali, rappresenta un ostacolo per l’azienda.

Inoltre, la gestione decentralizzata della flotta di mining potrebbe presentare problemi logistici e fiscali.

Tuttavia, le opportunità superano i rischi. Con l’hashrate globale in costante aumento, la posizione di Cango come uno dei principali fornitori di potenza di calcolo la pone in un ruolo strategico nell’ecosistema di Bitcoin.

Non a caso, Cango ha già iniziato a vedere i frutti del suo investimento. A novembre 2024, l’azienda ha estratto 363,9 Bitcoin, per un valore di circa 35 milioni di dollari. 

Mentre guarda al futuro, Cango non esclude la possibilità di vendere una parte delle sue partecipazioni in Bitcoin per finanziare ulteriori investimenti o diversificare ulteriormente il proprio portafoglio.