Campania, da domani partono i saldi 2025 – Napoli Village

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NAPOLI – Scattano domani 4 gennaio e proseguiranno per 60 giorni in tutta la Campania i saldi invernali. Secondo le stime un napoletano su due farà acquisti con una spesa media a famiglia di 307 euro, 138 euro a persona.
Secondo i dati del Codacons aumenterà il giro d’affari per i negozi fisici preferiti dall’81% dei cittadini ma gli sconti saranno leggermente inferiori rispetto al 2024.

Interessante il giro d’affari stimato a livello nazionale con un ricavo finale che si aggirerà intorno ai 5 miliardi di euro, 100 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

L’abbigliamento si conferma il bene più gettonato con un +51% seguito a ruta dalle calzature 49%

Occhio, però, al rischio di truffe. In particolare la raccomandazione è che se si incrociano sconti improbabili è meglio lasciar perdere. In ogni caso, come ogni anno con i saldi, anche per questo 2025 Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia ha stilato un vademecum con diversi consigli utili.

Cambi
Diffidate dai venditori che vi dicono “non si cambia”. Se vi accorgete che il capo è difettoso o danneggiato, avete diritto che vi venga sostituito o riparato o ancora, nel caso in cui questo non sia impossibile, che vi vengano ridati i soldi pagati. Attenzione però che ci sono solo 2 mesi di tempo dalla data della scoperta del difetto. Diverso invece se è la taglia a non andare bene, o il modello o il colore: in questi casi il cambio è a discrezione del negoziante.

Prova dei capi
Chi vuole provare i capi prima di comprarli non sempre piò: anche in questo caso dipende dalla decisione del venditore.

Prodotti in vendita
Altro aspetto cruciale, i vestiti messi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda e soprattutto avere avuto un “notevole” abbassamento del prezzo se non venduto entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo
Il venditore ha anche l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, tenendo conto che va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi, lo sconto e il prezzo finale. In particolare, nelle regioni in cui è possibile fare i saldi li in qualsiasi periodo dell’anno (e cioè Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria) o fino a 15 giorni prima della data di avvio (Calabria, Puglia e Valle d’Aosta), il prezzo da considerare e su cui applicare lo sconto durante i saldi dovrà essere quello relativo all’eventuale campagna promozionale effettuata prima dei saldi.

Pagamenti
Quello dei pagamenti, infine, è un nodo essenziale, perché non di rado ci si sente dire che si deve pagare in contanti altrimenti niente. Invece, la legge è chiarissima. Le carte di credito devono assolutamente essere accettate dal negoziante e anzi vanno favoriti i pagamenti cashless, cioè tracciati, e quindi effettuati con app, carte di credito o bancomat.

SALDI, LE PREVISIONI DI CONFESERCENTI

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Procedura celere

 

Secondo le previsioni del centro studi di Confesercenti, il giro d’affari sarà di circa 800 milioni di euro per una spesa media di 210 euro per famiglia. La corsa all’acquisto riguarderà il 50% dei consumatori nella nostra regione, un altro 25% di nuclei familiari spenderà in media circa 100 euro, abbassando notevolmente gli incassi.
“I saldi daranno un po’ di respiro al comparto moda – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno – anche grazie al supporto del turismo, ma non è tutto oro quello che luccica. I consumatori, specie nella nostra regione, avvertono l’esigenza di acquistare capi con gli sconti non potendoselo permettere a prezzo pieno, in un settore, quello della moda appunto, che ha perso già il 25% di fatturato. Rispetto agli anni passati, dove erano sette su dieci i consumatori campani disposti a spendere nei saldi, ora c’è maggiore propensione. Rispetto ai dati nazionali, la spesa media per famiglia è lievemente inferiore, riflettendo una forbice tra i 200/215 euro per gli oltre 2 milioni di nuclei familiari, La previsione è dunque di un fatturato di 480 milioni di euro”.

IL BOOM TURISTICO

Il boom turistico, che prosegue senza soste in Campania, favorisce un incremento di incassi per i Saldi invernali 2025. “Le promozioni durano 60 giorni e quindi c’è anche il beneficio dell’arrivo di oltre 4 milioni di turisti nelle prossime 9 settimane, tenendo conto – sottolinea Vincenzo Schiavo – di un trend che porta a Napoli e in Campania tra i 450mila e i 500mila turisti per ogni week-end. Mediamente i visitatori spenderanno tra i 70 e i 100 euro, soprattutto per prodotti di abbigliamento e artigianato. Parliamo dunque di un ulteriore fatturato di 280/300 milioni che, sommati ai 480 milioni di incassi lordi preventivati, portano ad un totale incoraggiante di circa 800 milioni di euro di giro d’affari garantito dai saldi in Campania”.

Il commento non può essere che positivo, dunque, ma c’è sempre il risvolto della medaglia. “Gli introiti sono sempre una boccata d’ossigeno per i commercianti che tuttavia hanno ancora largamente invendute le scorte di prodotti invernali acquistati già a settembre scorso ed ora in vendita con sconti eccezionali. Il vero punto di forza è però un altro- conclude il presidente Vincenzo Schiavo -, ovvero che in Campania si arriva sino all’83% di consumatori che intendono comprare prodotti nei punti vendita sotto casa, con un residuo del solo 17% che invece preferisce acquistare online. Per noi è un successo, perchè da sempre Confesercenti Campania invita i cittadini ad acquistare nei negozi di prossimità, consolidando sia la fidelizzazione che il legame con i commercianti e dando linfa ed energia economica alle piccole imprese sotto casa”

COSA COMPRARE?

Cosa si compra. Anche in Campania, come da sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da IPSOS per Confesercenti Nazionale, i prodotti moda più desiderati per questi saldi sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Un effetto dell’arrivo del freddo dopo un autunno caldo, a causa del quale il 30% circa dei consumatori segnala di aver ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale. Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49% delle segnalazioni) e poi – ben più staccati – gonne e pantaloni (31%), con un interesse forte per jeans e denim, e maglie e top (30%). Nella lista dei desideri ci sono anche intimo (28%), camicie e camicette (22%), borse (21%) e i capispalla – giubbotti, cappotti e piumini – sempre al 21%. Poi accessori (18%) e abiti e completi (17%).

Cifre importanti, per un evento promozionale che è ancora il più apprezzato dagli italiani: al Sud, e in Campania, il 51% degli intervistati ritiene i saldi l’appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 21% indica il Black Friday.

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