Al 1° gennaio 2025, sono 144 i residenti di Celle di San Vito che si conferma come il Comune più piccolo della Puglia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


È questo, in estrema sintesi, il quadro demografico con cui il paese affronta il 2025. “L’arrivo di Adele Pia e di Melania ci ha dato una grandissima gioia”, commenta la sindaca Palma Maria Giannini. “Negli ultimi anni, il numero degli abitanti del borgo è rimasto piuttosto stabile, con variazioni minime. L’ultimo decremento importante, infatti, lo abbiamo registrato tra il 2019 e il 2020, il periodo forse più duro del Covid. Noi non ci lamentiamo. Siamo una piccola comunità, ma non ci arrendiamo, crediamo fortemente nel nostro futuro e lottiamo per contrastare lo spopolamento. Le parole del Presidente Mattarella sulle aree interne sono importanti e devono essere ascoltate dal Governo. L’Italia e l’Europa intera devono assumere coraggiosamente delle scelte d’impatto e di visione del futuro: per fermare lo spopolamento delle aree interne servono non solo risorse ma anche politiche efficaci e una programmazione di interventi di medio e lungo periodo. Noi, nel nostro piccolo, continuiamo a impegnarci con tutte le nostre forze”.

QUALCHE DATO DI CONTESTO. Da diversi anni, Celle di San Vito è il comune della Puglia più piccolo per popolazione. In questa speciale classifica, le prime 11 posizioni sono tutte occupate da paesi della provincia di Foggia: oltre a Celle di San Vito, infatti, tra i “borghi mignon” ci sono Volturara Appula, Isole Tremiti, Faeto, Motta Montecorvino, Panni, Carlantino, Alberona, San Marco la Catola, Monteleone di Puglia e Roseto Valfortore. Nel Leccese, tra i paesi più piccoli, troviamo Giuggianello, Sanarica e Palmariggi; mentre è Poggiorsini il comune meno popoloso dell’area metropolitana di Bari. Gli 11 paesi più piccoli della Puglia sono tutti collocati nell’area dei Monti Dauni, la zona montana più a nord della Regione Puglia. Al dato demografico, fanno da contraltare tutta una serie di primati positivi per i paesi dei Monti Dauni che rappresentano l’area della Puglia in cui si producono quasi i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili dell’intera regione. Circa un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno, ed è questa la zona più ricca d’acqua di tutta la Puglia. Boschi, fiumi, laghi e riserve faunistiche dei Monti Dauni rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare e da promuovere. Ed è in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose che popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali. Un patrimonio ambientale inestimabile che si coniuga a un paesaggio architettonico e culturale fatto di borghi medievali, castelli, musei etnografici come quello di Celle di San Vito dove si ripercorrono le tappe di sviluppo storico dell’antica civiltà contadina di origine e cultura francoprovenzali. Monti Dauni che, assieme a Lucera (il centro più grande di tutta l’area), nel 2025 sono Capitali della cultura per la Regione Puglia.

Al 1° gennaio 2025, sono 144 i residenti di Celle di San Vito che si conferma come il Comune più piccolo della Puglia. Equilibrio assoluto tra donne e uomini, con 72 residenti per le prime e altrettanti per i secondi. Nel 2024, ci sono state due nuove nascite, entrambe femmine: fiocchi rosa hanno salutato l’arrivo di Adele Pia e Melania. Nei 12 mesi che abbiamo alle spalle, il borgo ha dato il suo ultimo addio a 5 persone: sono deceduti due uomini e tre donne. Una curiosità: sono 141 le persone originarie di Celle di San Vito iscritte all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero: 72 maschi e 69 femmine. Gli stranieri residenti a Celle di San Vito, invece, sono 5: tre maschi e due femmine. Sono 97 le famiglie residenti. Sono 28 le persone con età compresa tra zero e 29 anni; le donne e gli uomini con oltre 65 anni sono 57.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

È questo, in estrema sintesi, il quadro demografico con cui il paese affronta il 2025. “L’arrivo di Adele Pia e di Melania ci ha dato una grandissima gioia”, commenta la sindaca Palma Maria Giannini. “Negli ultimi anni, il numero degli abitanti del borgo è rimasto piuttosto stabile, con variazioni minime. L’ultimo decremento importante, infatti, lo abbiamo registrato tra il 2019 e il 2020, il periodo forse più duro del Covid. Noi non ci lamentiamo. Siamo una piccola comunità, ma non ci arrendiamo, crediamo fortemente nel nostro futuro e lottiamo per contrastare lo spopolamento. Le parole del Presidente Mattarella sulle aree interne sono importanti e devono essere ascoltate dal Governo. L’Italia e l’Europa intera devono assumere coraggiosamente delle scelte d’impatto e di visione del futuro: per fermare lo spopolamento delle aree interne servono non solo risorse ma anche politiche efficaci e una programmazione di interventi di medio e lungo periodo. Noi, nel nostro piccolo, continuiamo a impegnarci con tutte le nostre forze”.

QUALCHE DATO DI CONTESTO. Da diversi anni, Celle di San Vito è il comune della Puglia più piccolo per popolazione. In questa speciale classifica, le prime 11 posizioni sono tutte occupate da paesi della provincia di Foggia: oltre a Celle di San Vito, infatti, tra i “borghi mignon” ci sono Volturara Appula, Isole Tremiti, Faeto, Motta Montecorvino, Panni, Carlantino, Alberona, San Marco la Catola, Monteleone di Puglia e Roseto Valfortore. Nel Leccese, tra i paesi più piccoli, troviamo Giuggianello, Sanarica e Palmariggi; mentre è Poggiorsini il comune meno popoloso dell’area metropolitana di Bari. Gli 11 paesi più piccoli della Puglia sono tutti collocati nell’area dei Monti Dauni, la zona montana più a nord della Regione Puglia. Al dato demografico, fanno da contraltare tutta una serie di primati positivi per i paesi dei Monti Dauni che rappresentano l’area della Puglia in cui si producono quasi i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili dell’intera regione. Circa un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno, ed è questa la zona più ricca d’acqua di tutta la Puglia. Boschi, fiumi, laghi e riserve faunistiche dei Monti Dauni rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare e da promuovere. Ed è in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose che popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali. Un patrimonio ambientale inestimabile che si coniuga a un paesaggio architettonico e culturale fatto di borghi medievali, castelli, musei etnografici come quello di Celle di San Vito dove si ripercorrono le tappe di sviluppo storico dell’antica civiltà contadina di origine e cultura francoprovenzali. Monti Dauni che, assieme a Lucera (il centro più grande di tutta l’area), nel 2025 sono Capitali della cultura per la Regione Puglia.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link