È questo, in estrema sintesi, il quadro demografico con cui il paese affronta il 2025. “L’arrivo di Adele Pia e di Melania ci ha dato una grandissima gioia”, commenta la sindaca Palma Maria Giannini. “Negli ultimi anni, il numero degli abitanti del borgo è rimasto piuttosto stabile, con variazioni minime. L’ultimo decremento importante, infatti, lo abbiamo registrato tra il 2019 e il 2020, il periodo forse più duro del Covid. Noi non ci lamentiamo. Siamo una piccola comunità, ma non ci arrendiamo, crediamo fortemente nel nostro futuro e lottiamo per contrastare lo spopolamento. Le parole del Presidente Mattarella sulle aree interne sono importanti e devono essere ascoltate dal Governo. L’Italia e l’Europa intera devono assumere coraggiosamente delle scelte d’impatto e di visione del futuro: per fermare lo spopolamento delle aree interne servono non solo risorse ma anche politiche efficaci e una programmazione di interventi di medio e lungo periodo. Noi, nel nostro piccolo, continuiamo a impegnarci con tutte le nostre forze”.
QUALCHE DATO DI CONTESTO. Da diversi anni, Celle di San Vito è il comune della Puglia più piccolo per popolazione. In questa speciale classifica, le prime 11 posizioni sono tutte occupate da paesi della provincia di Foggia: oltre a Celle di San Vito, infatti, tra i “borghi mignon” ci sono Volturara Appula, Isole Tremiti, Faeto, Motta Montecorvino, Panni, Carlantino, Alberona, San Marco la Catola, Monteleone di Puglia e Roseto Valfortore. Nel Leccese, tra i paesi più piccoli, troviamo Giuggianello, Sanarica e Palmariggi; mentre è Poggiorsini il comune meno popoloso dell’area metropolitana di Bari. Gli 11 paesi più piccoli della Puglia sono tutti collocati nell’area dei Monti Dauni, la zona montana più a nord della Regione Puglia. Al dato demografico, fanno da contraltare tutta una serie di primati positivi per i paesi dei Monti Dauni che rappresentano l’area della Puglia in cui si producono quasi i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili dell’intera regione. Circa un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno, ed è questa la zona più ricca d’acqua di tutta la Puglia. Boschi, fiumi, laghi e riserve faunistiche dei Monti Dauni rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare e da promuovere. Ed è in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose che popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali. Un patrimonio ambientale inestimabile che si coniuga a un paesaggio architettonico e culturale fatto di borghi medievali, castelli, musei etnografici come quello di Celle di San Vito dove si ripercorrono le tappe di sviluppo storico dell’antica civiltà contadina di origine e cultura francoprovenzali. Monti Dauni che, assieme a Lucera (il centro più grande di tutta l’area), nel 2025 sono Capitali della cultura per la Regione Puglia.
Al 1° gennaio 2025, sono 144 i residenti di Celle di San Vito che si conferma come il Comune più piccolo della Puglia. Equilibrio assoluto tra donne e uomini, con 72 residenti per le prime e altrettanti per i secondi. Nel 2024, ci sono state due nuove nascite, entrambe femmine: fiocchi rosa hanno salutato l’arrivo di Adele Pia e Melania. Nei 12 mesi che abbiamo alle spalle, il borgo ha dato il suo ultimo addio a 5 persone: sono deceduti due uomini e tre donne. Una curiosità: sono 141 le persone originarie di Celle di San Vito iscritte all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero: 72 maschi e 69 femmine. Gli stranieri residenti a Celle di San Vito, invece, sono 5: tre maschi e due femmine. Sono 97 le famiglie residenti. Sono 28 le persone con età compresa tra zero e 29 anni; le donne e gli uomini con oltre 65 anni sono 57.
È questo, in estrema sintesi, il quadro demografico con cui il paese affronta il 2025. “L’arrivo di Adele Pia e di Melania ci ha dato una grandissima gioia”, commenta la sindaca Palma Maria Giannini. “Negli ultimi anni, il numero degli abitanti del borgo è rimasto piuttosto stabile, con variazioni minime. L’ultimo decremento importante, infatti, lo abbiamo registrato tra il 2019 e il 2020, il periodo forse più duro del Covid. Noi non ci lamentiamo. Siamo una piccola comunità, ma non ci arrendiamo, crediamo fortemente nel nostro futuro e lottiamo per contrastare lo spopolamento. Le parole del Presidente Mattarella sulle aree interne sono importanti e devono essere ascoltate dal Governo. L’Italia e l’Europa intera devono assumere coraggiosamente delle scelte d’impatto e di visione del futuro: per fermare lo spopolamento delle aree interne servono non solo risorse ma anche politiche efficaci e una programmazione di interventi di medio e lungo periodo. Noi, nel nostro piccolo, continuiamo a impegnarci con tutte le nostre forze”.
QUALCHE DATO DI CONTESTO. Da diversi anni, Celle di San Vito è il comune della Puglia più piccolo per popolazione. In questa speciale classifica, le prime 11 posizioni sono tutte occupate da paesi della provincia di Foggia: oltre a Celle di San Vito, infatti, tra i “borghi mignon” ci sono Volturara Appula, Isole Tremiti, Faeto, Motta Montecorvino, Panni, Carlantino, Alberona, San Marco la Catola, Monteleone di Puglia e Roseto Valfortore. Nel Leccese, tra i paesi più piccoli, troviamo Giuggianello, Sanarica e Palmariggi; mentre è Poggiorsini il comune meno popoloso dell’area metropolitana di Bari. Gli 11 paesi più piccoli della Puglia sono tutti collocati nell’area dei Monti Dauni, la zona montana più a nord della Regione Puglia. Al dato demografico, fanno da contraltare tutta una serie di primati positivi per i paesi dei Monti Dauni che rappresentano l’area della Puglia in cui si producono quasi i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili dell’intera regione. Circa un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno, ed è questa la zona più ricca d’acqua di tutta la Puglia. Boschi, fiumi, laghi e riserve faunistiche dei Monti Dauni rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare e da promuovere. Ed è in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose che popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali. Un patrimonio ambientale inestimabile che si coniuga a un paesaggio architettonico e culturale fatto di borghi medievali, castelli, musei etnografici come quello di Celle di San Vito dove si ripercorrono le tappe di sviluppo storico dell’antica civiltà contadina di origine e cultura francoprovenzali. Monti Dauni che, assieme a Lucera (il centro più grande di tutta l’area), nel 2025 sono Capitali della cultura per la Regione Puglia.
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