di Massimo Gaggi
Al tavolo con i parenti stretti anche Elon Musk e l’ambasciatore italiano Paolo Zampolli, amico personale del presidente-eletto
Settecento ospiti a Mar-A-Lago per festeggiare il nuovo anno in un’atmosfera a dir poco euforica. Molti amici personali del presidente eletto, molti imprenditori, i parenti più stretti, ma pochi esponenti politici, come sempre in queste occasioni conviviali nel resort che è stato la residenza di Donald Trump nei quattro anni della presidenza Biden.
Al tavolo della famiglia Trump, nella notte che apre il 2025 del ritorno del leader repubblicano alla Casa Bianca, siede Elon Musk, in smoking ma sempre col figlioletto X sulle spalle. Di fronte a lui il vicepresidente J.D. Vance con a fianco l’ambasciatore Paolo Zampolli, amico personale del presidente rieletto («Sono venuto sempre negli ultimi otto anni, nella buona come nella cattiva sorte; alcuni li ho rivisti qui dopo tanto tempo»).
Figli e nuove fidanzate
Ci sono i figli Eric, Barron e Donald Jr. accompagnato dalla nuova fidanzata Bettina Anderson che ha fatto il suo debutto in società , dopo la rottura del primogenito con Kimberly Guilfoyle. C’è anche Tiffany, figlia nata dal breve matrimonio di Trump con Marla Maples. Otto anni fa era ai margini della famiglia, mentre ora è qui col marito Michael Boulos. Sono in attesa del loro primo figlio, ormai integrati nel clan: Tiffany ha anche parlato alla convention repubblicana che ha incoronato The Donald. Il quale ha nominato il padre di Michael, l’imprenditore libanese-americano Massad Boulos, consigliere della Casa Bianca per il Medio Oriente. Assente, invece, Ivanka, la figlia prediletta, otto anni fa presenza immancabile al suo fianco insieme al marito Jared Kushner.
Ai funerali di Carter
Ci si poteva aspettare un Trump sopra le righe visto che venerdì aveva definito Mar-A-Lago «il centro dell’Universo», ma il padrone di casa è stato piuttosto sobrio. Arrivando ha detto che parteciperà ai funerali di Jimmy Carter, da lui sempre criticato aspramente, ma per il quale ora esprime profondo rispetto riconoscendo che, al di là delle divergenze politiche, il presidente democratico ha amato il suo Paese e ha cercati di farlo progredire.
Cena e arie operistiche
Poi un breve discorso nel quale ha ribadito i principali obiettivi della sua presidenza e auguri per tutti. Sobria anche la cena di gala aperta, nella casa di un sedicente grande consumatore di hamburger e patate fritte, da un antipasto sicuramente salutare (una composizione multicolore di vegetali, quasi tutti crudi) e chiusa con un piccolo dessert.
Poi via alle danze con le musiche preferite di Trump, da Ymca dei Village People alle arie operistiche affidate alla potente voce di Christopher Macchio, il tenore che ha voluto con sé sui palcoscenici della campagna elettorale.
Un Donald di 6 metri
Più che nei discorsi, l’euforia era nell’aria. E il giorno dell’insediamento alla Casa Bianca, prenderà anche la forma fisica di una statua. Un’imponente scultura metallica alta sei metri che riproduce l’immagine del Trump battagliero che grida «fight» dopo l’attentato di luglio. La statua è ora in fase di rifinitura in un capannone trasformato in atelier. Verrà posta davanti al Kennedy Center, il grande centro culturale di Washington, la sera del 20 gennaio.
Sarà la sua sede definitiva? «Chissà », commenta Zampolli, impegnato nei preparativi dei festeggiamenti al Kennedy Center del cui board è membro. «Fosse per me, visto che Trump guarda sempre più allo spazio e che il suo rapporto con Musk è, ormai, solidissimo, quella statua la manderei in giro per l’universo, così come l’imprenditore di SpaceX ha fatto con una sua Tesla. Spero solo di vedere quel giorno a Washington anche Giorgia Meloni, dato il suo rapporto già solido con Trump e l’amicizia con Elon».
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