Anno nuovo, piccolo vecchio intoppo. Il colpo Fazzini resta in canna perché la Lazio ha strettissimi margini di manovra per centrarlo. Contatti fittissimi ieri con l’Empoli per il prestito biennale, ma va limata la distanza fra domanda (15 milioni) e offerta (12) sull’obbligo di riscatto. Anche perché le mancate uscite frenano altri innesti a centrocampo. Sinora infatti sono stati ceduti solo Akpa Akpro al Monza, in prestito secco sino a giugno (quando scadrà il suo contratto), e Diego Gonzalez all’Atlas (con opzione di riscatto), con un risparmio di circa un milione d’ingaggi sul bilancio. In pratica, con il solito maledetto indice di liquidità bloccato, al momento la Lazio può permettersi di prendere un rinforzo con la stessa formula e lo stessa somma di stipendio tagliato. Ma Corsi accetta il titolo temporaneo gratuito solo se verrà ben pagato fra due anni ed è forte del sondaggio del Napoli per sostituire Folorunsho: «Vedremo cosa avverrà in questo mese di mercato – le parole della figlia vice-presidente Rebecca – e dove arriverà questo interesse nei confronti di Fazzini. Otto milioni di euro per il cartellino? Vale qualcosa di più». Lotito è fermo sui 12 milioni, non ha intenzione di partecipare ad aste né di procedere alla terza ricapitalizzazione (non basta una fideiussione) per sbloccare il mercato di gennaio. Prima di Natale c’è stato un animato confronto con Fabiani a Formello, le cessioni devono finanziare il prossimo colpo. Così il ds è al lavoro anche per racimolare un gruzzoletto con i soldi a libro paga di Basic, Hysaj e Castrovilli: «Questo è il limite del nostro presidente, è restio a mandare via i nostri giocatori, anche se arriva qualche proposta. È difficile convincerlo. Abbiamo preso Castrovilli con un anno di contratto. Poteva fare molto di più, ma non è facile giocando poco, quando hai davanti Rovella, Guendouzi e Dele-Bashiru. L’asticella oggi si è alzata e non è facile trovare un giocatore che possa pareggiare il loro rendimento».
LE ALTERNATIVE
Ve lo avevamo svelato in anteprima, Fazzini è un investimento sul futuro, ha l’ok di Baroni e lo stesso manager al suo fianco: «È un ottimo giocatore, lo abbiamo monitorato la prima ammissione di Fabiani a Lazio Style – e ora ce lo stanno accostando in tutte le salse. Inflazionare un nome non è sempre positivo. Vedremo. Se ci sarà l’opportunità, la società non si tirerà indietro. Di giocatori bravi e interessanti ce ne sono altri, stiamo visionando tanti profili, le riflessioni sono in corso». Fazzini è in pole, ma vi avevamo svelato prima ancora il nome di Casadei, altro pupillo di Fabiani da diverso tempo. Guarda caso, il talento del Chelsea sembrava prima a un passo dal Monza, poi dal Torino, ma ora sta prendendo tempo, sperando in un ritorno in extremis della Lazio.
NODO FIGC
Due sarebbe meglio di uno. Intanto serve subito almeno un rinforzo a centrocampo, ma la Lazio lavora anche per un centrale e un terzino destro per giugno. Nei mesi scorsi Fabiani ha sguinzagliato i suoi agenti fidati, ma il discorso sul difensore potrebbe tornare utile nell’immediato. Sabato sera contro l’Atalanta non è piaciuto l’atteggiamento in panchina di Gigot, il ds è sceso addirittura in campo a redarguirlo per un mancato riscaldamento. Erano arrivate smentite da Formello sull’interesse per Valentin Gomez del Velez, occhio ad Ardian Ismajli, con l’Empoli l’asse può diventare caldissimo. Da quest’estate Gila spera di tornare al Real, che vanta ancora il 50% sul suo cartellino: «Ha ancora qualche anno di contratto con noi – la chiosa del ds – e la Lazio è stata brava ad acquistarlo quando non era nessuno. I rinnovi Pedro e Vecino? Questa società non ha mai scaricato nessuno, abbiamo sempre parlato con chi voleva andare via, ma c’è un inizio e una fine nel calcio». Non viene considerata dalle parti l’opzione bilaterale sino al 2026 di Marusic, bisogna risedersi a un tavolo per un eventuale prolungamento. Piace tanto Jackson Tchatchoua del Verona in quel ruolo. Potrebbe essere l’ultimo “regalo” di Setti a Lotito, che non si è riproposto come consigliere Figc, dopo aver perso l’appoggio di altri alleati in Lega nell’ultimo periodo. Il presidente non avrebbe comunque fatto in tempo a ripresentare la sua candidatura da Cortina, dove una terribile influenza lo ha costretto per un’intera settimana a letto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link