L’arte come strumento di denuncia. Il messaggio dei bambini di Gaza arriva a Mezzago attraverso i loro disegni (Laura Tussi)

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Nel cuore della Striscia di Gaza, una delle regioni più densamente popolate e martoriate del mondo, i bambini vivono un’infanzia segnata da conflitti, privazioni e traumi. Questi giovani, che dovrebbero crescere in un ambiente di amore e protezione, si trovano invece a fare i conti con una realtà fatta di precarietà, bombardamenti, sfollamenti e assenza di servizi essenziali.

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Secondo le Nazioni Unite, oltre il 50% della popolazione di Gaza è composta da bambini sotto i 18 anni. Sono loro le principali vittime di una crisi umanitaria che non conosce tregua. Molti hanno perso la propria casa, hanno dovuto affrontare numerosi sfollamenti e sono stati costretti ad abbandonare la scuola. Per alcuni, la realtà è ancora più drammatica: hanno perso genitori, fratelli o amici sotto le macerie.
La guerra non distrugge solo edifici, ma anche sogni. A Gaza, i bambini crescono in un clima di costante paura, con il suono degli aerei da guerra e delle esplosioni che scandiscono le loro giornate. Le scuole, spesso trasformate in rifugi d’emergenza, non riescono a garantire un’istruzione adeguata. L’accesso ai beni di prima necessità, come acqua potabile e medicine, è limitato, rendendo la sopravvivenza quotidiana una lotta.

Ma nonostante tutto, i bambini di Gaza dimostrano una straordinaria resilienza. Attraverso il gioco, il disegno e altre attività creative, cercano di trovare una via di fuga dalla loro dura realtà. Le loro opere, spesso colorate e piene di simbolismi, raccontano storie di perdita, speranza e resistenza.

Iniziative come il progetto “HeART of Gaza”, una mostra in programma a Mezzago nel milanese, testimoniano il potere dell’arte come mezzo per elaborare i traumi e dar voce alle emozioni di questi bambini. Nata dall’idea di Mohammed Timraz, un attivista di Deir Al Balah, questa iniziativa offre uno spazio sicuro dove i piccoli possono esprimersi attraverso il disegno. Le loro opere, che raffigurano spesso case distrutte, alberi spezzati ma anche arcobaleni e colombe, rappresentano un grido di aiuto e al tempo stesso una speranza per un futuro migliore.
La condizione dei bambini di Gaza non può essere ignorata. Hanno bisogno di protezione, istruzione e un ambiente in cui possano crescere senza il peso della guerra. È responsabilità della comunità internazionale garantire che i diritti fondamentali di questi piccoli non vengano calpestati.

La resilienza dei bambini di Gaza è un esempio straordinario di come l’umanità possa sopravvivere anche nelle condizioni più avverse. Tuttavia, la loro forza non dovrebbe essere un alibi per l’inazione. Ogni bambino merita un’infanzia felice, un’istruzione sicura e la possibilità di sognare.
La loro voce, attraverso disegni e parole, ci invita a riflettere su quanto ancora dobbiamo fare per garantire pace e dignità a ogni angolo del mondo.

HeART of Gaza: l’arte dei bambini di Gaza arriva a Mezzago

Sabato 11 gennaio alle ore 16:00 sarà inaugurata a Mezzago, presso lo Spazio Mostre della Biblioteca Civica di via S. Biffi 32, dall’Associazione Costituzione Beni Comuni, la mostra “HeART of Gaza”, una straordinaria raccolta di disegni realizzati dai bambini della città di Deir Al Balah (Gaza), che racconta la realtà di una terra ferita attraverso la forza e la purezza della loro creatività.

La mostra internazionale nasce dall’amicizia tra Mohammed Timraz (Gaza, Palestina) e Féile Butler (Irlanda), sviluppatasi sui social e rafforzatasi nel tempo, dando vita al fenomeno globale “HeART of Gaza”. Mohammed aiuta la propria comunità a Deir Al Balah con distribuzione di pacchi alimentari e sanitari, fornitura di acqua e tende per famiglie sfollate. Inoltre, ha creato la “Tenda degli artisti”, dove da oltre un anno si svolgono attività artistiche e aggregative che hanno prodotto i disegni esposti nella mostra, raccontando la quotidianità di un’infanzia negata.

Con “HeART of Gaza” a Mezzago arriveranno le emozioni, i traumi, le paure dei bambini che da oltre un anno vivono la catastrofe sociale, umanitaria e sanitaria della Striscia di Gaza. Molti di questi bambini hanno perso la sicurezza della propria casa, affrontato le difficoltà di numerosi sfollamenti, abbandonato la propria comunità e le famiglie. Alcuni purtroppo hanno perso la vita. Tutti, da oltre un anno, non hanno più avuto accesso al fondamentale diritto all’istruzione.

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Le opere dei giovani artisti e delle giovani artiste saranno esposte da sabato 11 gennaio a sabato 25 gennaio presso lo Spazio Mostre della Biblioteca.

La mostra sarà inaugurata alle 16:00 con la presenza del professor Guido Veronese, psicologo clinico e terapeuta esperto di intervento su traumi estremi e collettivi, che lavora in zone affette da violenza politica, militare e gravi violazioni dei diritti umani, e di Hani Gaber, rappresentante dell’Ambasciata Palestinese per il Nord Italia.

Laura Tussi

Orari della mostra:
Da martedì a venerdì: 14:30-19:00
Sabato: 9:30-12:30 / 14:30-19:00
Referenti: Mariangela Villa, Laura Tussi

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Bibliografia essenziale:
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Resistenza e nonviolenza creativa, Mimesis Edizioni.
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Memoria e futuro, Mimesis Edizioni. Con scritti e partecipazione di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Giorgio Cremaschi, Maurizio Acerbo, Paolo Ferrero e altri

 





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