Le pompe di calore sono caratteristiche comuni nelle case di paesi come la Norvegia e la Svezia, ma non hanno ancora preso piede nel Regno Unito
Il governo britannico ha assunto il Behavioural Insights Team (BIT) per una campagna di informazione sulle pompe di calore.
Conosciuta come “nudge unit”, l’azienda britannica è stata incaricata di combattere le idee sbagliate che riguardano questa tecnologia pulita.
La disinformazione spesso sostiene che le pompe di calore non funzionano al freddo e non sono adatte agli edifici più vecchi.
L’anno scorso, il governo ha annunciato un allentamento delle regole di pianificazione degli edifici protetti in Inghilterra per consentire l’installazione di pompe di calore e pannelli solari.
Le misure fanno parte di un più ampio sforzo per raggiungere gli obiettivi net zero. Il Regno Unito mira a installare 600.000 pompe di calore all’anno entro il 2028.
Le pompe di calore sono comuni nelle case di Paesi come la Norvegia e la Svezia, ma non hanno ancora preso piede nel Regno Unito.
Perché le pompe di calore non sono popolari nel Regno Unito?
Le pompe di calore sono dispositivi che prelevano energia dall’aria, dal terreno e dall’acqua e la trasformano in aria calda o fredda.
Lo fanno all’interno di un ciclo, con le sue quattro fasi di evaporazione, compressione, condensazione ed espansione. Questo sistema è altamente efficiente: per ogni unità di energia che entra, si ottengono circa tre unità di calore in uscita.
Nonostante queste virtù, le pompe di calore non sono ancora state ampiamente adottate nel Regno Unito. Uno dei principali ostacoli è il mito pervasivo che le pompe di calore non funzionino nei climi freddi.
La realtà è che i quattro Paesi con la quota maggiore di pompe di calore – Norvegia (60 percento delle famiglie), Svezia (43 percento), Finlandia (41 percento) ed Estonia (34 percento) – devono affrontare alcuni degli inverni più rigidi d’Europa.
Uno studio recente ha rilevato che anche quando le temperature si avvicinano a -30°C, le pompe di calore possono essere più efficienti del riscaldamento elettrico.
Le nuove regole di pianificazione potrebbero portare a un aumento delle pompe di calore in Inghilterra
L’allentamento delle norme inglesi che regolano l’installazione di pompe di calore, pannelli solari e doppi vetri negli edifici tutelati riguarda poco meno di 3 milioni di proprietà nel Paese.
Gli edifici tutelati sono strutture di particolare interesse architettonico o storico, protette da norme che ne limitano gli interventi o la demolizione.
I proprietari di case storiche non dovranno più richiedere l’autorizzazione per installare tecnologie ad alta efficienza energetica, secondo le misure proposte dal dipartimento per gli alloggi. Secondo il nuovo sistema, i consigli locali hanno il potere di concedere l’autorizzazione per l’installazione di tecnologie verdi in intere aree residenziali.
Duncan Wilson, amministratore delegato di Historic England, ha dichiarato alla stampa britannica che gli edifici tutelati “possono e devono adattarsi ai cambiamenti” per aiutare il Paese a raggiungere gli obiettivi del net-zero.
Qualche accorgimento per l’installazione negli edifici tutelati
L’organizzazione ha tuttavia proposto condizioni come l’installazione della tecnologia in luoghi nascosti alla vista del pubblico per garantire che le aggiunte non siano invasive.
I residenti hanno accolto con favore le modifiche, in quanto le norme urbanistiche si sono rivelate un “ostacolo fondamentale” per l’adeguamento delle abitazioni alla tecnologia verde. L’ottenimento dell’autorizzazione è stato criticato come un processo lungo ed eccessivamente burocratico che ha comportato la perdita di incentivi finanziari.
Gli incentivi
Ad esempio, a partire dal 23 ottobre 2023, il governo ha aumentato il sussidio a 7.500 sterline per le pompe di calore a sorgente d’aria e le pompe di calore a sorgente di terra.
Possono beneficiare del sussidio i proprietari di case che sostituiscono sistemi di riscaldamento a combustibile fossile e che hanno una capacità di installazione fino a 45kWth.
Una consultazione pubblica condotta dal Department for Levelling Up, Housing and Communities (DLUHC) ha rilevato che le “bonifiche condizionali” a cui i proprietari di edifici tutelati devono acconsentire se vogliono installare pompe di calore “possono essere proibitive”.
Il rapporto afferma che “gli interventi di riparazione possono includere una copertura acustica che riduca il rumore delle pompe di calore o una copertura estetica che si adatti al carattere dell’immobile”.
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