I 6 Bonus edilizi e ristrutturazioni ufficiali nel 2025. Funzionamento, lavori rientranti e importi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


I bonus edilizi 2025 introducono importanti novità, in virtù delle rimodulazioni previste dalla Legge di Bilancio 2025. L’obiettivo principale è incentivare l’efficientamento energetico e la sicurezza sismica attraverso detrazioni fiscali mirate. Tuttavia, il nuovo quadro normativo prevede una graduale riduzione delle aliquote di detrazione, limitando l’accesso ai bonus principali come il Superbonus e l’Ecobonus. Le modifiche comprendono anche nuove limitazioni riguardanti il reddito del beneficiario e il tipo di proprietà.

Superbonus, le novità per il 2025

Il Superbonus 2025 si presenta con rilevanti cambiamenti rispetto agli anni precedenti. La nuova normativa ha stabilito una riduzione dell’aliquota di detrazione al 65%, rispetto al 70% applicato nel 2024. Questo cambiamento si applica solo agli interventi i cui documenti, come la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus (CILAS), siano stati presentati entro il 15 ottobre 2024. Pertanto, per i lavori condominiali è necessario che la delibera assembleare sia stata approvata entro tale periodo.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Questo strumento fiscale rimane disponibile principalmente per specifiche tipologie di interventi, classificati come trainanti e trainati. Gli interventi trainanti includono lavori come l’isolamento termico e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti. Gli interventi antisismici godono ancora di priorità nel quadro degli incentivi. Gli interventi trainati, invece, comprendono quelli volti all’eliminazione delle barriere architettoniche e l’installazione di impianti fotovoltaici.

Una novità rilevante per il 2025 è l’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura, meccanismi che avevano caratterizzato il Superbonus negli anni precedenti. Questa decisione è parte di un più ampio piano di riduzione delle agevolazioni per tenere sotto controllo la spesa pubblica.

Continuano invece ad essere preferiti gli interventi che consentono di migliorare l’efficienza energetica degli edifici, grazie al salto di almeno due classi energetiche certificate tramite APE (Attestato di Prestazione Energetica). Per le case situate in zone colpite da eventi sismici, il Superbonus resta attivo con un’aliquota al 110%, a condizione che gli interventi portino a un significativo miglioramento della sicurezza strutturale.

Bonus ristrutturazione e Ecobonus, aliquote e modifiche

Nel 2025, il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus subiranno diverse modifiche nelle aliquote e nei tetti di spesa, rendendo rilevanti alcune novità per chi intende usufruire di queste agevolazioni. Il Bonus ristrutturazione manterrà un’aliquota di detrazione del 50% esclusivamente per gli interventi su abitazioni principali, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Tuttavia, per le seconde case, l’aliquota scenderà al 36%, e il tetto di spesa si abbasserà a 48.000 euro.

Passando all’Ecobonus, dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici, anch’esso subirà delle variazioni significative. L’aliquota stabilita per le spese relative alle abitazioni principali sarà del 50%, mentre per altre tipologie di immobili si ridurrà al 36%. Tuttavia, il tetto massimo di spesa per queste detrazioni resterà anch’esso limitato a 96.000 euro per le abitazioni principali, andando a ridurre l’impatto economico per interventi su seconde case e altri edifici non residenziali.

Gli interventi ammessi all’interno dell’Ecobonus continuano a includere lavori come l’installazione di impianti di climatizzazione ibridi, che combinano pompe di calore e caldaie a condensazione, in linea con le nuove direttive europee che favoriscono un minor impatto ambientale. Non saranno più incentivati, invece, gli interventi che prevedono l’utilizzo di caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili, come quelle a gas.

La riduzione delle aliquote e le nuove restrizioni sui tetti di spesa sono parte di una strategia che mira a focalizzare gli incentivi fiscali su interventi di maggiore rilevanza in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Queste modifiche riflettono anche gli obiettivi della (Direttiva UE “Case Green”), che promuove l’efficienza degli edifici entro i prossimi decenni, e si inseriscono nel contesto della Legge di Bilancio 2025, progettata per garantire un equilibrio tra incentivi e sostenibilità fiscale.

Sismabonus e bonus barriere architettoniche

Il Sismabonus 2025 presenta significative modifiche rispetto al passato, con l’obiettivo di adattarsi alle nuove esigenze di sicurezza e sostenibilità economica. Dal 2025, l’aliquota di detrazione per interventi antisismici su abitazioni principali verrà ridotta al 50%, mentre per altre proprietà immobiliari, come le seconde case e gli immobili produttivi, scenderà al 36%. Queste modifiche sono mirate a ottimizzare l’allocazione delle risorse pubbliche, mantenendo l’attenzione sulla riduzione del rischio sismico per le zone più vulnerabili. Interventi strutturali mirati, come il miglioramento della resistenza degli edifici agli eventi sismici, restano in cima alla lista delle priorità governative.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Per quanto riguarda il bonus barriere architettoniche, rimangono sostanzialmente le stesse condizioni già previste nel 2024. L’aliquota di detrazione fiscale resta confermata al 75% per le spese sostenute per interventi volti a migliorare l’accessibilità degli edifici. Questo include l’installazione di ascensori, montacarichi e altre opere che facilitano la mobilità per le persone con disabilità motorie o sensoriali. I limiti di spesa per il bonus barriere architettoniche sono così stabiliti: per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti, il limite è di 50.000 euro; per unità immobiliari in edifici con due a otto unità, scende a 40.000 euro; e a 30.000 euro per quelli con più di otto unità.

Bonus mobili ed elettrodomestici, conferme e novità

Il Bonus mobili ed elettrodomestici 2025 mantiene molte delle caratteristiche già note, con alcune conferme che garantiscono la continuità degli incentivi. È stato confermato che la detrazione fiscale rimarrà al 50% per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati a immobili in fase di ristrutturazione. Il tetto massimo di spesa annuale per usufruire della detrazione resta fissato a 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Questo incentivo copre l’acquisto di una vasta gamma di articoli, tra cui mobili per il soggiorno, cucina, camere da letto, e grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici e forni. Tuttavia, si specifica che gli elettrodomestici devono rispettare determinati criteri di efficienza energetica, come il raggiungimento di una classe energetica non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici e F per frigoriferi e congelatori.

Una novità degna di nota è l’introduzione di un nuovo contributo per gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con una detrazione pari al 30% del costo per unità, fino a un massimo di 100 euro. Questo importo è aumentato a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Tale contributo è destinato a incentivare l’acquisto di apparecchi più efficienti e a promuovere pratiche sostenibili come il corretto smaltimento del vecchio elettrodomestico.

Limiti di reddito e altre disposizioni per i bonus 2025

Per l’anno 2025 sono stati introdotti nuovi limiti di reddito per accedere ai bonus edilizi, rendendo più selettivo il processo di agevolazione fiscale. Tali limiti sono stati stabiliti per garantire che le risorse siano destinate in modo efficace e sostenibile. Per redditi compresi tra 75.000 e 100.000 euro, il tetto massimo di spesa detraibile è fissato a 14.000 euro, mentre per i redditi superiori ai 100.000 euro, il limite scende a 8.000 euro.

Oltre ai limiti di reddito, sono state inserite disposizioni mirate a eliminare gli incentivi per alcune tipologie di intervento, come la sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati a combustibili fossili. Questo è in linea con gli obiettivi europei di riduzione dell’impatto ambientale e promozione delle energie rinnovabili.

I criteri di accesso ai bonus comprendono anche considerazioni legate al tipo di immobile e al suo utilizzo. Ad esempio, agevolazioni maggiori sono previste per le abitazioni principali rispetto alle seconde case. Questo approccio differenziato punta a sostenere le famiglie con un unico immobile di residenza, favorendo così interventi che possano realmente migliorare la qualità della vita quotidiana.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link