Bollette luce e gas in aumento nel 2025: ecco perché, di quanto e come difendersi dai rincari

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


A partire da gennaio 2025, le bollette di luce e gas potrebbero aumentare significativamente a causa delle tensioni geopolitiche e del consueto rialzo stagionale dei prezzi. Ecco tutti i dettagli

L’anno nuovo porta con sé un’ombra pesante sulle tasche degli italiani: aumento delle bollette di luce e gas. A partire da gennaio 2025, le famiglie potrebbero trovarsi ad affrontare un aggravio considerevole delle spese energetiche. Le tensioni geopolitiche, che influenzano le forniture di metano dalla Russia all’Europa, potrebbero essere una delle principali cause di questo rialzo, unito al consueto aumento stagionale dei prezzi dell’energia. Va ricordato che dal 1° luglio 2024 il servizio di maggior tutela è stato progressivamente ridotto, ed è ora disponibile solo per i consumatori vulnerabili. Gli altri utenti, che non rientrano nelle categorie protette, sono stati obbligati a passare al mercato libero, dove i prezzi potrebbero essere più alti e dove risulta più difficile fare confronti tra le numerose offerte. Vediamo più nel dettaglio cosa sta succedendo e cosa si può fare per affrontare la “stangata” energetica.

Bollette luce e gas in aumento: le previsioni di Arera per il 2025

L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha appena confermato che nel primo trimestre del 2025, i consumatori più vulnerabili, quelli serviti in maggior tutela, vedranno un aumento del 18,2% sulla bolletta della luce. Questo incremento interesserà circa 3,4 milioni di italiani, tra cui anziani oltre i 75 anni, disabili, percettori di bonus sociale, residenti in isole minori o in moduli abitativi di emergenza, e utilizzatori di apparecchiature salva-vita. Ma la situazione non si limita solo alla luce: anche il gas potrebbe subire aumenti rilevanti, alimentati da una combinazione di tensioni geopolitiche e l’andamento dei prezzi stagionali.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il prezzo del gas è uno degli elementi che influisce maggiormente sul costo della luce, in quanto gran parte dell’energia elettrica consumata in Europa è prodotta tramite metano. Il termine dell’accordo tra Russia e Ucraina, previsto per il 31 dicembre 2024, solleva preoccupazioni significative. Se l’accordo non dovesse essere rinnovato, come appare assai probabile, le forniture di gas russo potrebbero interrompersi, con ripercussioni dirette sui prezzi energetici in tutta Europa. Inoltre, l’Europa potrebbe non essere in grado di compensare facilmente la carenza di gas, aggravando ulteriormente la situazione, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno e il conseguente aumento della domanda.

Quanto aumenteranno le bollette di luce e gas?

Dal 1° gennaio 2025, il prezzo medio dell’energia elettrica per il “cliente tipo” (una famiglia con consumo medio) sarà di 31,28 centesimi di euro per kWh, con un aumento dovuto principalmente ai costi di approvvigionamento dell’energia elettrica (+16%) e ai costi di dispacciamento (+2,4%). Se a questo si aggiungono le voci legate al trasporto, alla gestione del contatore e alle imposte, il risultato finale è un rincaro significativo. Ma non è tutto. Anche le imposte (Iva e accise) e gli oneri di sistema giocheranno un ruolo nell’aumento delle tariffe.

Anche il mercato del gas non promette nulla di buono. Le quotazioni sul mercato europeo, come quelle del Ttf di Amsterdam, continuano a crescere, con un aumento che sfiora il 20% per il gas che sarà acquistato a gennaio. Già a metà dicembre, il prezzo del gas aveva toccato i 47,7 euro per MWh. Questo incremento, unito a una domanda stagionale più alta, potrebbe far lievitare ulteriormente i costi per le famiglie italiane, già alle prese con il caro-vita.

Mercato libero vs maggior tutela: conviene cambiare?

Un altro aspetto che complica la situazione è la difficoltà di scelta tra le numerose offerte del mercato libero. Nonostante ci siano centinaia di opzioni, il recente monitoraggio di Arera ha mostrato che, soprattutto a partire da maggio 2024, i prezzi sul mercato libero sono stati più alti rispetto a quelli delle offerte tutelate. Ad esempio, nel mercato libero, i costi per la luce sono saliti da 0,22 a 0,25 euro per kWh, mentre nel Servizio a tutele graduali e nella maggior tutela i prezzi sono stati notevolmente inferiori (circa 0,09 – 0,13 euro per kWh). Questo divario ha reso più conveniente per alcuni utenti restare nel mercato tutelato, seppur con gli aumenti previsti.

Bollette luce e gas in aumento: come difendersi dai rincari?

Nonostante le difficoltà, ci sono alcune strategie che possono aiutare a limitare l’impatto degli aumenti sulle bollette:

  1. Verificare le offerte energetiche: è fondamentale controllare regolarmente le offerte disponibili sul mercato e confrontare i costi. Nonostante la difficoltà nel navigare tra le tante opzioni, restare informati sui prezzi può aiutare a prendere decisioni più consapevoli.
  2. Accedere a bonus e agevolazioni: gli italiani che appartengono a categorie vulnerabili (come anziani, disabili o famiglie con redditi bassi) possono beneficiare di bonus sociali e tariffe agevolate. È importante verificare se si ha diritto a queste agevolazioni per ridurre i costi.
  3. Ridurre i consumi energetici: un modo per contenere l’impatto dei rincari è ottimizzare i consumi. Piccole modifiche quotidiane, come spegnere luci non necessarie o utilizzare elettrodomestici più efficienti, possono contribuire a ridurre la bolletta.
  4. Monitoraggio continuo dei prezzi: poiché i prezzi possono variare velocemente, è consigliabile seguire l’andamento delle tariffe e valutare la possibilità di cambiare fornitore in momenti strategici.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link