La giunta comunale ha approvato il nuovo “Regolamento interno per l’adozione del lavoro agile per il Comune di Bari”, che disciplina le prestazioni lavorative mediante modalità innovative, non vincolate alla presenza nella sede dell’amministrazione, anche in virtù dell’esperienza maturata in questi anni. Il nuovo regolamento persegue i seguenti obiettivi: ridefinire i processi lavorativi e razionalizzare l’organizzazione del lavoro, al fine di aumentare l’efficacia dell’azione amministrativa; promuovere una nuova visione dell’organizzazione del lavoro volta a stimolare l’autonomia e la responsabilità dei lavoratori mirata a un incremento di produttività; aumentare il benessere organizzativo e migliorare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Il regolamento intende, inoltre, promuovere la mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti casa-lavoro nell’ottica di una politica ambientale sensibile alla diminuzione del traffico urbano in termini di volumi e percorrenza, oltre a perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e le policy stabilite a livello europeo, nazionale, regionale e locale.
“Abbiamo ritenuto opportuno aggiornare il regolamento sul lavoro agile, facendo tesoro dell’esperienza cominciata con la pandemia Covid e poi proseguita negli anni – dichiara il sindaco Vito Leccese -. Il nuovo regolamento, andando oltre quanto previsto dalla normativa nazionale, pone particolare attenzione alla tutela delle fragilità e della genitorialità, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla promozione di modelli organizzativi che impattino il meno possibile sull’inquinamento urbano, per una città sempre più vivibile e inclusiva anche per i lavoratori”.
Condizioni e svolgimento della prestazione “agile”
Il “lavoro agile” o “smart working” permette di svolgere una parte dell’attività lavorativa all’esterno della sede di lavoro e senza precisi vincoli di orario, fatte salve le fasce di contattabilità e fermo il diritto del dipendente di disconnettersi dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche, secondo le modalità stabilite. La prestazione lavorativa può essere svolta in modo “agile” quando sussistono precisi requisiti, in particolare se vi è la possibilità di delocalizzare almeno in parte le attività senza pregiudicare la qualità dei servizi erogati all’utenza, in linea con le esigenze organizzative e funzionali degli uffici. La prestazione lavorativa viene espletata tenendo conto delle istanze di conciliazione vita-lavoro del dipendente secondo un modello armonico di alternanza tra lavoro in presenza e lavoro in modalità agile per un massimo di 8 giorni al mese, nel rispetto della fascia di contattabilità e del diritto alla disconnessione. Il luogo è scelto discrezionalmente dal dipendente, nel rispetto dei criteri di sicurezza e nell’osservanza delle prescrizioni in materia di protezione della rete e dei dati dell’amministrazione comunale. Il dipendente che svolge attività in modalità agile è tenuto a elaborare un report delle attività svolte da remoto: il dirigente organizza in modo flessibile l’attività dell’ufficio cui è preposto lasciando invariati i servizi all’utenza. Durante la fascia di contattabilità il dipendente deve rispondere alle chiamate, telefoniche o telematiche, immediatamente o con richiamata entro massimo 15 minuti.
Attenzione alle situazioni di fragilità
L’esercizio della prestazione lavorativa in modalità agile avviene su base volontaria: il dipendente deve presentare istanza tramite apposita piattaforma digitale messa a disposizione dall’amministrazione al direttore della ripartizione di appartenenza. Viene garantita priorità alle lavoratrici madri e ai lavoratori padri, nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo, e ai lavoratori con figli in condizioni di disabilità. Tra i criteri preferenziali, vi sono anche la condizione di disabilità psico-fisica, lo stato di gravidanza, lo stato di salute del dipendente che rende disagevole il raggiungimento della sede di lavoro, le esigenze di cura nei confronti di figli minori o di assistenza nei confronti di familiari, la distanza tra il luogo di vita e di lavoro e la partecipazione ad associazioni di volontariato.
Il dipendente, ove sussista una situazione di salute, personale o familiare, grave e urgente, può presentare istanza per lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, in deroga al criterio di prevalenza del lavoro in presenza, comprovando la situazione attraverso aggiornata documentazione medica certificata da struttura pubblica. Il dipendente è tenuto a utilizzare gli strumenti tecnologici e informatici eventualmente messi a disposizione dell’amministrazione, essendo personalmente responsabile della sicurezza, custodia e conservazione in buono stato, oltre che della massima riservatezza sui dati e le informazioni di cui verrà a conoscenza nell’esecuzione della prestazione lavorativa.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link