«Al Terminillo lavoriamo per attirare investimenti»

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RIETI – I cittadini esprimono desideri per il 2025 – grazie all’iniziativa de Il Messaggero “L’anno che verrà” – dando più o meno direttamente indicazioni all’amministrazione sulle linee di indirizzo da seguire e le priorità sentite, e il sindaco Daniele Sinibaldi risponde, punto per punto, in un proficuo dialogo cosa pubblica-cittadino.
«Amare questa città e riappropriarsi dei suoi spazi perché è ciò che realmente fa la differenza». È con questo auspicio che il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, apre il 2025. Un anno che si preannuncia ricco di novità.

Al primo posto nei pensieri dei reatini per questo 2025 c’è la cultura e le iniziative che vi ruotano attorno che darebbero stimoli e offrirebbero momenti di incontro. 
«I desideri dei reatini sono in perfetta linea con gli sforzi che stiamo facendo e credo che tutto ciò si noti. La priorità dell’amministrazione è valorizzare i luoghi della cultura, il fine è riaprire spazi culturali, per il tempo libero come la Casa dello studente, l’oratorio di San Domenico, il progetto del Museo diffuso, gli spazi nuovi del Vespasiano, il Circolo di lettura, il Museo nazionale dei Sabini: sono tuttiu investimenti di milioni di euro finalizzati all’apertura di Poli culturali. Negli anni precedenti abbiamo progettato e ottenuto risorse, il 2025 sarà un anno di preparazione per arrivare poi al 2026 anno in cui saremo Capitale della Cultura insieme a L’Aquila. Per le iniziative più ricreative e folcloristiche, un esempio è la Festa del Peperoncino che in due anni ha fatto un notevole salto di qualità, con investimenti importanti, realizzando eventi che non si pensava si potessero concretizzare in questa città». 

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Parlando di tempi…
«Nel 2025 si darà inizio al completamento di vari cantieri e avremo parecchie conclusioni. Una riqualificazione della città pensata per renderla più vivibile per la riappropriazione di spazi. Dopo 15 anni di chiusura, il Circolo di lettura verrà finalmente riaperto. La Casa dello studente molto probabilmente sarà completata in questo nuovo anno. Tante iniziative sono in vista del traguardo».

Vedere il monte Terminillo più ricettivo, una stazione turistica vivace, è un altro auspicio dei reatini. 
«Il Terminillo in passato ha subìto un declino pesante e abbiamo lavorato molto per rimettere in piedi la stazione turistica ma per far ciò, per avere un livello di servizi importanti, sono necessarie risorse considerevoli. Abbiamo vinto la battaglia del Tsm2 dopo 13 anni e nel 2025 partiremo con le relative procedure. Abbiamo salvato gli impianti assumendone la gestione con la Municipalizzata altrimenti, ad oggi, sarebbero chiusi, stiamo lavorando a opere di riqualificazioni importanti, dalle strade ai 5 Confini, la riapertura del Palazzo del Turismo e organizzato molti eventi. Questo è ciò che possiamo fare, lavoriamo per generare attenzione e scovare iniziative imprenditoriali, qualcuna già è nata ma, una volta risolte criticità ed effettuata la riqualificazione del Paese, tocca all’imprenditore crederci. Il clima deve essere disteso, collaborativo e foriero di opportunità, è qui che l’imprenditore investe. Molti reatini lo hanno già fatto. Se funziona il sistema, funziona anche la stazione turistica. Abbiamo presentato un progetto importante sull’impiantistica di scii e ne attendiamo l’esito, sarebbe un grande passo in avanti». 

Le strade più curate e più ampie un’altra aspettativa dei cittadini.
«In due anni e mezzo abbiamo avviato diversi cantieri: dalla Tancia, alla zona di ingresso alla città, la Salaria fino a Porta d’Arci, Micioccoli. Tanti i lavori nelle frazioni,gli svincolirealizzati con l’Anas. Abbiamo lavorato tantissimo e continuiamo. Ora partiranno i lavori di Città Giardino e se ne avvieranno degli altri nel 2025. A completamento di questo mandato, la città sarà completamente rinnovata. Per la sicurezza stradale, abbiamo proceduto ad abbattimenti di alberi pericolosi, aggiunti guardrail, c’è ancora da fare ma, insieme al decreto Salvini, spero si ottengano risultati». 

I reatini si augurano inoltre di avere un sistema sanitario più capillare.
«Il finanziamento di 384 milioni di euro per il nuovo ospedale darà una grossa mano in tal senso. Non sarà una realizzazione imminente ma stiamo già lavorando per individuare l’area migliore per ospitarlo. Questo sarà l’anno in cui si avvierà la progettazione. L’intento è di portare l’ospedale in una zona più cittadina e vicina ad arterie di collegamento all’interno del comune di Rieti».

Speranze poi per un’università dall’offerta sempre più ampia e una maggiore vivacità della città.
«Abbiamo fatto passaggi storici, avviato il corso di medicina, 14 corsi universitari in due anni e mezzo ufficialmente gestiti dagli atenei de La Sapienza e della Tuscia, la novità di scienze agrarie, e un effetto visibile è la maggiore presenza di giovani in città, si potrà dar vita ad attività imprenditoriali prima inesistenti. Per questo nuovo anno stiamo lavorando a un’importante novità che consisterà, probabilmente, nell’inaugurazione con La Sapienza dell’anno accademico a Rieti e sarebbe la prima volta nella storia dell’università romana».

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