BARI – Nel primo semestre del 2024, la provincia di Taranto ha registrato un significativo calo degli incidenti stradali mortali, con una diminuzione del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il numero complessivo degli incidenti è aumentato del 23%, evidenziando un incremento preoccupante dei sinistri nei centri abitati, dove si concentrano ormai gran parte degli episodi. Questo trend, che rispecchia quello regionale, sottolinea l’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza stradale, soprattutto nelle aree urbane.
I numeri di Taranto e della Puglia
Secondo i dati raccolti dal Centro regionale per il monitoraggio della sicurezza stradale (Cremss), la provincia di Taranto rappresenta il 15% degli incidenti registrati in Puglia. Con 437 sinistri solo nel capoluogo, si colloca al secondo posto dopo Bari (859 incidenti), mentre altre città come Brindisi e Lecce restano più indietro. Questo incremento va di pari passo con il dato regionale, che mostra un aumento dell’11,6% degli incidenti con lesioni rispetto al primo semestre 2023, per un totale di 5.004 episodi.
Di questi, 84 sono stati mortali, causando 90 vittime e ferendo 7.764 persone. Sebbene il numero di morti sia diminuito del 12,6%, il dato dei feriti ha registrato un incremento allarmante (+14,4%). La maggior parte dei sinistri (73%) avviene nei centri abitati, dove si concentra il 69% dei feriti e il 17% delle vittime totali. Al di fuori delle aree urbane, il 27% degli incidenti provoca però l’83% dei decessi, sottolineando la pericolosità delle strade extraurbane, in particolare quelle provinciali e statali.
Le cause e il profilo degli incidenti
L’eccesso di velocità resta la principale causa di incidenti mortali in Puglia (28%), seguito dalla distrazione – soprattutto legata all’uso di smartphone – che pesa per il 23%. Non mancano, però, altri fattori come malori improvvisi (8%), mancato rispetto della segnaletica stradale (4%), guida sotto effetto di sostanze stupefacenti (5%) o alcol (2%).
Un altro dato interessante riguarda la tipologia di incidenti. Il 72% dei sinistri coinvolge due o più veicoli e causa metà delle vittime totali. Gli incidenti con un solo veicolo, spesso dovuti a uscite di strada, rappresentano il 18% degli episodi ma provocano il 47% dei decessi. In lieve calo i sinistri che coinvolgono pedoni, con il numero di vittime sceso da sei a tre rispetto al primo semestre 2023.
La situazione a Taranto e nei suoi comuni
La provincia di Taranto, pur registrando un decremento della mortalità, rimane al centro dell’attenzione per l’alto numero di incidenti nei suoi principali comuni. Mottola, con soli tre sinistri, ha visto ben sei vittime, un dato che evidenzia la gravità di alcuni episodi. Il capoluogo, con i suoi 437 incidenti, segue Bari come città più colpita in tutta la Puglia.
Tra i 257 comuni pugliesi, è interessante notare che in 34 non sono stati registrati sinistri, mentre 16 comuni concentrano il 58% degli incidenti totali. Questo dato sottolinea l’importanza di interventi mirati nei centri più popolosi o ad alto traffico.
L’impegno per una maggiore sicurezza
Di fronte a un quadro così articolato, la Regione Puglia continua a investire nella prevenzione e nell’educazione alla sicurezza stradale. Tra le iniziative principali figura il progetto “La strada non è una giungla”, che coinvolgerà 66 scuole e oltre 6.500 studenti. Parallelamente, l’Asset promuoverà giornate itineranti di sensibilizzazione, focalizzandosi sulla diffusione di comportamenti corretti per conducenti e pedoni.
L’intervento regionale non si limita alla formazione. Sono previsti ulteriori monitoraggi delle strade a rischio e finanziamenti per interventi di manutenzione, con particolare attenzione alle arterie provinciali e statali, dove si concentra la maggior parte dei decessi extraurbani.
Un bilancio in chiaroscuro
Se da un lato il calo della mortalità stradale rappresenta un segnale positivo, dall’altro l’aumento degli incidenti e dei feriti – specie nelle aree urbane – pone interrogativi urgenti su come migliorare ulteriormente la sicurezza sulle strade pugliesi. La distrazione alla guida e il mancato rispetto delle regole restano nemici comuni, contro cui sarà necessario intensificare gli sforzi nei prossimi mesi.
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