Sanità Usa: il lato oscuro di un sistema costoso e discriminatorio. Le differenze con l’Italia


Gli Stati Uniti vantano alcune delle migliori strutture mediche e tecnologie tra le più avanzate al mondo. Tuttavia il loro sistema sanitario è spesso criticato per costi insostenibili e profonde disuguaglianze sociali e geografiche. Mentre in Italia il Servizio sanitario nazionale (Ssn) garantisce cure gratuite o a basso costo a tutti, negli Usa milioni di cittadini faticano ad accedere alle cure di base. Ma quali sono le differenze tra i due sistemi?

Sanità americana: un sistema dai costi insostenibili

Negli Usa la spesa sanitaria pro capite supera i 12.000 dollari all’anno, pari al 17% del Pil. Eppure questa spesa non si traduce in benefici distribuiti equamente. La maggior parte delle persone dipende da assicurazioni private, con premi elevati e complesse franchigie che lasciano milioni di americani senza copertura.

Secondo recenti dati, oltre 85 milioni di cittadini hanno difficoltà a pagare le spese mediche, accumulando debiti insostenibili. A questo si aggiunge l’influenza delle compagnie farmaceutiche, protagoniste di scandali come quello legato all’epidemia di oppioidi.

Le disuguaglianze geografiche e sociali negli Usa

Le disparità tra gli Stati americani sono abissali. Nel Mississippi, uno degli Stati più poveri, l’aspettativa di vita è di soli 72 anni, inferiore a quella di molti Paesi in via di sviluppo. Qui malattie come il diabete portano a complicazioni gravi, spesso trattate troppo tardi a causa della mancanza di accesso a cure preventive. Non è un caso che gli Stati con redditi bassi e infrastrutture sanitarie limitate registrino tassi record di mortalità prematura e malattie croniche.

Un sistema storico, ma inefficace

Il sistema sanitario Usa affonda le sue radici in iniziative private, religiose e sindacali. L’intervento statale è arrivato solo nel 1965 con Medicare e Medicaid, programmi che aiutano rispettivamente anziani e cittadini a basso reddito, ma che non risolvono il problema dell’universalità. Anche l’Affordable Care Act (Obamacare), introdotto nel 2010, ha migliorato l’accesso alle assicurazioni, ma non ha eliminato le disuguaglianze.

Italia vs Usa: perché il nostro Ssn è un modello da proteggere

In Italia il Servizio sanitario nazionale garantisce cure universali e gratuite o a basso costo per tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito. Questo sistema, finanziato attraverso la fiscalità generale, permette di mantenere alti standard di assistenza sanitaria, senza i costi proibitivi che caratterizzano il modello Usa.

Nonostante le difficoltà economiche e le disparità regionali, il Ssn italiano resta un punto di riferimento mondiale. Tuttavia il sottofinanziamento cronico rischia di indebolirlo, favorendo la privatizzazione di alcuni servizi essenziali.

Cosa possiamo imparare dagli errori americani

Il caso degli Usa è un monito: affidare la salute pubblica al mercato può amplificare disuguaglianze sociali e politiche. Investire nella sanità pubblica è essenziale per garantire equità e coesione sociale. Preservare il modello italiano, migliorandolo e adattandolo alle sfide future, è fondamentale per evitare di replicare un sistema come quello americano, dove la salute diventa un lusso per pochi.

Le differenze tra sistema sanitario statunitense e quello italiano

Il nostro Servizio sanitario nazionale rappresenta uno dei pilastri fondamentali dello Stato sociale. Istituito nel 1978, questo sistema universalistico è nato con l’obiettivo di garantire l’accesso equo alle cure sanitarie a tutti i cittadini e ai residenti, riconoscendo la salute come un diritto fondamentale, sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Ma come funziona realmente il nostro sistema sanitario?

Le caratteristiche principali del Ssn

Il Servizio sanitario nazionale si basa su alcuni principi cardine che lo rendono unico e particolarmente apprezzato a livello internazionale:

1. Accesso universale e gratuito – Il Ssn garantisce cure mediche a tutti i cittadini italiani e ai residenti stranieri, indipendentemente dal reddito, dall’età o dalla condizione sociale. Questo significa che nessuno può essere escluso dall’assistenza sanitaria per motivi economici.

2. Finanziamento pubblico – Il sistema è finanziato principalmente attraverso la fiscalità generale, ovvero le imposte pagate dai cittadini. Questa struttura permette di offrire la maggior parte delle prestazioni sanitarie gratuitamente o a costi contenuti, con l’introduzione del ticket sanitario per alcune cure specifiche, come visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci di fascia A.

3. Decentralizzazione regionale – Sebbene il ministero della Salute stabilisca linee guida nazionali, la gestione dei servizi sanitari è delegata alle Regioni. Questo approccio mira a rispondere meglio alle esigenze locali, ma ha generato significative differenze territoriali, con alcune Regioni che offrono servizi di alta qualità e altre che faticano a garantire livelli essenziali di assistenza.

4. Collaborazione tra pubblico e privato – Il sistema sanitario italiano integra strutture pubbliche e private accreditate. Queste ultime possono offrire prestazioni sanitarie agli utenti con le stesse condizioni economiche delle strutture pubbliche, ampliando l’offerta e riducendo i tempi d’attesa in alcuni casi.

Le prestazioni fornite dal Ssn

Il Ssn garantisce una vasta gamma di prestazioni, tra cui:

  • Visite mediche di base – Sono fornite gratuitamente dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta.
  • Assistenza ospedaliera – Ricoveri, interventi chirurgici e cure post-operatorie sono completamente gratuiti.
  • Farmaci essenziali – I farmaci di fascia A, necessari per trattare patologie gravi o croniche, sono gratuiti o soggetti a ticket.
  • Prevenzione e screening – Vaccinazioni, programmi di screening oncologici e altre misure preventive sono erogate senza costi aggiuntivi.
  • Assistenza domiciliare e riabilitativa – Per i pazienti non autosufficienti il sistema offre servizi di assistenza direttamente a casa o in strutture specializzate.

Criticità del sistema italiano

Nonostante i suoi punti di forza, il Ssn italiano affronta alcune sfide:

  • Disparità regionali – La decentralizzazione ha creato un divario significativo tra le regioni del Nord e quelle del Sud in termini di qualità e accessibilità delle cure.
  • Tempi di attesa – Per alcune prestazioni non urgenti i tempi d’attesa possono essere lunghi, spingendo molti cittadini a rivolgersi al settore privato.
  • Sottofinanziamento – Negli ultimi anni i continui tagli al budget sanitario hanno messo sotto pressione il sistema, rendendo difficile il mantenimento di standard elevati.
  • Fuga di medici e infermieri – La carenza di personale sanitario e la migrazione di medici e infermieri verso l’estero o verso il settore privato rappresentano una minaccia per la sostenibilità del sistema.

Conclusioni

Nonostante queste difficoltà, il Ssn italiano è riconosciuto a livello internazionale come uno dei migliori sistemi sanitari pubblici al mondo, grazie alla sua capacità di coniugare accesso universale, qualità delle cure e sostenibilità economica. Tuttavia, per preservare questo modello è necessario affrontare le sue criticità, investendo risorse adeguate, riducendo le disuguaglianze territoriali e promuovendo politiche di prevenzione più incisive. La sanità pubblica è un bene comune che deve essere tutelato e valorizzato, soprattutto in un’epoca in cui i rischi di privatizzazione minacciano l’uguaglianza di accesso alle cure.

Redazione Nurse Times

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