Resilienza nel cuore di Gakoromone: rompere il ciclo della violenza per un futuro migliore

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Nel cuore della contea di Meru, in Kenya, si trova la comunità di Mitunguu, un luogo segnato da sfide che colpiscono in particolare le donne dello slum di Gakoromone. Qui i dati sulla violenza di genere superano le medie nazionali, raccontando una storia di sofferenza, ma anche di resilienza e speranza. È in questo contesto che opera padre Francis Gaciata, direttore della struttura Shalom Home, un faro di speranza per una comunità che lotta contro l’ombra della povertà e dell’abuso.
Le donne di Gakoromone vivono spesso in un ciclo che sembra ineluttabile: violenza domestica, abuso, povertà, e isolamento. Per alcune, questa realtà è vissuta come un destino inevitabile, un loop generazionale che distrugge sogni e spegne speranze. È difficile rompere questa spirale quando manca la consapevolezza che un’alternativa sia possibile.
Gli archetipi junghiani ci aiutano a comprendere meglio questa dinamica. Molte di queste donne incarnano l’archetipo dell’”Orfano”, abbandonate da una società che dovrebbe proteggerle, ma allo stesso tempo dimostrano la forza dell’”eroe”, capace di trovare un barlume di speranza anche nei momenti più bui. È attraverso questa trasformazione che si apre uno spiraglio di cambiamento.
All’interno di Shalom Home, alcune storie raccontano la forza della rinascita. Una delle più emblematiche è quella di Pamela, una madre che due anni fa aveva deciso di porre fine alla propria vita e a quella dei suoi figli, sopraffatta dalla disperazione. Grazie all’aiuto di padre Francis, oggi Pamela ha recuperato non solo la sua dignità, ma anche la fiducia in un futuro per sé e per i suoi figli.
Questa e altre storie trovano spazio nel documentario “Resilience”, diretto da Massimo Gabbani, un’opera che dà voce alle difficoltà, ma soprattutto alla forza e alla determinazione delle donne di Gakoromone. Il documentario non è solo una denuncia, ma un messaggio potente: anche nelle situazioni più difficili è possibile sognare un futuro diverso.
Dalla visione e dall’impegno di padre Francis Gaciata, Massimo Gabbani, Mario Garavelli e l’avvocato Donatella Bussolati, è nata l’idea di un progetto concreto: Young Mothers Empowerment. Mario Garavelli, responsabile dello Sportello sicurezza di Confcommercio, e l’avvocato Donatella Bussolati, da anni impegnata nella difesa dei più vulnerabili, hanno messo a disposizione le loro competenze per sviluppare un’iniziativa capace di rispondere alle necessità urgenti delle donne dello slum di Gakoromone.
La diocesi di Meru, guidata dal vescovo Salesius Mugambi, le suore Servants of the Holy Innocents, rappresentate da Superior Veronica Nkirote, e il Rotary Club di Nkubu, già profondamente impegnati in iniziative e progetti volti ad aiutare le fasce più povere della popolazione, hanno garantito un fondamentale supporto morale e pratico. Con il loro impegno hanno contribuito a sostenere la visione del progetto e a diffondere i suoi valori nella comunità.
Il progetto, scritto e sviluppato in collaborazione con l’associazione locale CIPAD (Citizens for Peace and Development), presieduta dal direttore esecutivo Vincent Mutwiri, mira a offrire alle donne di Gakoromone strumenti per rompere il ciclo della povertà e della violenza, costruendo insieme un futuro di maggiore stabilità e dignità.
Il progetto si concentra su quattro pilastri principali:

– Empowerment economico e sociale: attraverso la formazione di gruppi di interesse comune e il modello di “table banking”, un sistema comunitario di risparmio e credito.

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– Formazione professionale e agricola: per creare nuove opportunità di reddito e migliorare la produttività attraverso tecniche sostenibili.

– Fondo rotativo: per sostenere l’avvio o l’espansione di attività generatrici di reddito con prestiti a basso interesse.

– Sensibilizzazione comunitaria: su temi come l’importanza dell’educazione e la prevenzione di droga e alcolismo.

Il progetto punta a ridurre la povertà familiare e offrire alle donne di Gakoromone la possibilità di costruire un futuro più stabile per sé stesse e per i loro figli. Il percorso verso l’autonomia economica e sociale rappresenta una chiave per spezzare il ciclo generazionale di abuso e miseria.
Per realizzare questa visione, il progetto cerca partner strategici e donatori pronti a sostenere questa causa. Le risorse raccolte saranno investite per implementare le attività e garantire che ogni donna coinvolta abbia la possibilità di rinascere.
Nel mito dell’”eroe”, Jung ci insegna che la trasformazione avviene attraverso la lotta contro l’oscurità e la scoperta del proprio potenziale. Le donne di Gakoromone stanno scrivendo la loro storia di eroismo, e con il giusto supporto, possono dimostrare che la resilienza e la speranza sono forze che possono cambiare il mondo.
Facciamo in modo che non siano sole in questa lotta.

Vedi il video.



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