Via ai presidi nelle aree sensibili, la protesta degli avvocati. Ancora bloccata l’ordinanza che vieta i fuochi d’artificio
Nuovo anno, stesse limitazioni, o almeno in parte. Fuochi d’artificio? Sgraditi. Bibite? Solo in bicchieri di plastica. Il nuovo anno porterà con sé, però, alcune novità: la notte di San Silvestro segnerà il debutto delle «zone rosse» e l’entrata in vigore da domani del divieto di fumo in tutte le aree pubbliche in città.
La campagna
Palazzo Marino punta sul buon senso: il Comune invita a non sparare fuochi d’artificio. A differenza di Roma, in cui vi è il divieto assoluto di utilizzare petardi, botti e razzi, a Milano l’amministrazione comunale non può vietare gli spettacoli pirotecnici in quanto ha le mani legate dalla sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia.
I giudici nel 2022 hanno accolto il ricorso proposto da alcuni commercianti contro il divieto d’accensione di fuochi d’artificio previsto dall’articolo 10 del regolamento per la qualità dell’aria, approvato nel 2020.
La pronuncia del Tar con un colpo di spugna ha, dunque, annullato il divieto d’accensione di fuochi d’artificio. Per questo Palazzo Marino può solamente invitare a non sparare botti e petardi. Tuttavia, il Comune da anni ha iniziato una campagna per sensibilizzare a non usare materiale pirotecnico, non solo per motivi di sicurezza. I fuochi d’artificio provocano l’innalzamento del livello di polveri sottili nocive nell’atmosfera, «da due a cinque volte superiori rispetto ai giorni immediatamente precedenti», si legge nella nota del Comune.
Asporto e movida
Solo plastica e zero superalcolici. A partire dalle 18 di oggi fino alle 6 di domani, il Comune vieta «di vendere, distribuire o somministrare, anche gratuitamente, bevande in bottiglie e contenitori di vetro e lattine anche per asporto e bevande superalcoliche, di gradi superiori a 21». L’eccezione? Nel caso in cui si sorseggi il proprio drink seduti ai tavolini dei locali, dehors inclusi. L’ordinanza del sindaco si rivolge a tutte le attività commerciali, anche ambulanti, dentro la circonvallazione esterna.
La novità del nuovo anno sono le zone rosse. Da ieri fino al 31 marzo sono attive, attorno agli scali ferroviari principali e alle aree turistiche e della movida, le cinque nuove «zone rosse» istituite con provvedimento del prefetto: Duomo, Darsena e Navigli, le stazioni Centrale, Garibaldi e Rogoredo.
Chi sarà considerato «un concreto pericolo per la sicurezza pubblica» potrà essere allontanato. La novità è un «divieto di stazionamento», una sorta di Daspo, per persone che abbiano atteggiamenti minacciosi o molesti, e precedenti per droga, furto, rapina, danneggiamento, detenzione di armi. L’istituzione delle zone rosse preoccupa l’associazione dei penalisti milanesi: «Allarma il fatto che diritti tutelati a livello costituzionale e convenzionale vengano compressi con provvedimenti dai contenuti tutt’altro che tipici», dichiara il consiglio direttivo della Camera penale di Milano.
I controlli partiranno già dal mattino di oggi in Duomo. La piazza sarà libera senza varchi d’ingresso. Nel pomeriggio arriveranno camionette anche in zona Navigli, Garibaldi Corvetto e San Siro: una non stop che durerà fino a Capodanno. Mentre per la notte di festa sono previsti due servizi di ordine pubblico (dalle 20 alle 2 e dalle 23 alle 5). Per il quinto anno consecutivo, in piazza del Duomo non è previsto il concerto per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. L’evento costerebbe alle casse comunali un milione di euro. Lungo la cerchia della «90» e «91» ci sarà un servizio mobile per monitorare i flussi d’ingresso in città. Davanti a Palazzo Reale sarà allestito un ufficio mobile di polizia. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, le metropolitane seguono l’orario del sabato. Dalle 21 la stazione di Duomo sarà chiusa.
Addio sigarette
Da domani si estende il divieto di fumo «a tutte le aree pubbliche o a uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade», a meno che non si rispetti una distanza di dieci metri dai propri vicini. La norma dovrà essere rispettata anche nei dehors dei locali.
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