Nell’anno che si sta concludendo, l’Ufficio delle Dogane di Cagliari ha conseguito significativi risultati, sia in ambito dogane sia in ambito accise, nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, che coprono il vasto territorio delle province di Cagliari, Nuoro e Oristano.
Presso la Sezione Operativa di Porto Canale, i funzionari doganali hanno effettuato numerosi controlli per un accertato complessivo di circa 72 milioni di euro relativo a un valore totale delle merci in import di oltre 14 miliardi di euro, oltre all’attività di monitoraggio svolta presso la locale raffineria, dove le navi arrivate sono state oltre 700 e il quantitativo di greggio ha superato le 12 mila tonnellate, per un’accisa versata che va ben oltre i 350 milioni di euro.
Presso il porto di Cagliari sono stati effettuati diversi sequestri di beni contraffatti.
Uno, in particolare, portato a termine con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari, concernente quasi 2.000 giocattoli contraffatti all’interno di un container proveniente dalla Cina. I prodotti rinvenuti non sono risultati conformi alle norme in materia di sicurezza in quanto realizzati senza alcuna garanzia sui materiali e sulla componentistica elettrica ed elettronica utilizzata.
Presso il porto di Oristano sono giunti circa 168 milioni di Kg di grano, sul quale sono stati effettuati numerosi controlli sia sul prodotto unionale che su quello importato, congiuntamente alla Capitaneria di Porto di Oristano e al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – Ispettorato Centrale della Qualità e della repressione Frodi dei prodotti agroalimentari.
Sempre presso la Sezione Operativa di Oristano sono stati incassati dal 1° gennaio 2024 ad oggi, nel settore doganale, circa 22 milioni di euro mentre nel settore accise, tra prodotti energetici e alcoli, sono stati riscossi, nel territorio della provincia, più di 152 milioni di euro.
Il porto di Oristano, inoltre, data la conformazione favorevole delle banchine, è risultato essere il punto di ingresso privilegiato per le importazioni di merci ingombranti legate allo sviluppo degli impianti industriali e delle energie rinnovabili
L’attività di verifica antifrode effettuata sui natanti ha portato al recupero di quasi 500.000,00 euro per diritti evasi, costituiti dall’IVA all’importazione e correlati interessi e diritti riscossi per oltre 500.000 euro. Dagli accertamenti eseguiti, i Funzionari doganali, in stretta collaborazione con le Fiamme Gialle, hanno appurato il mancato rispetto delle condizioni per usufruire del beneficio di esenzione dai diritti di confine in violazione della normativa unionale e nazionale per sei imbarcazioni battenti bandiera extraUE. È stato inoltre accertato che non risultavano espletate le pratiche doganali per la definizione della posizione fiscale e tributaria con conseguente evasione dell’IVA all’importazione. Le imbarcazioni, in alcuni casi, risultavano aver superato i termini di permanenza consentiti nelle acque unionali, in altri, risultavano utilizzate da soggetti residenti nell’Unione Europea.
I risultati raggiunti sono stati in netto aumento rispetto a quelli dell’anno precedente, con circa il 70% in più di diritti accertati e il 60 % in più di diritti riscossi.
Nel mese di febbraio, grazie all’attività svolta dai Funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari, che hanno proceduto alla verifica della regolarità dell’impianto e al successivo rilascio della licenza fiscale, è stato inaugurato, nella città metropolitana di Cagliari, il primo distributore di metano operativo nel territorio della Regione Sardegna, che garantisce ai consumatori la possibilità di scegliere l’utilizzo di prodotto energetico ecologicamente più sostenibile.
In materia di accise, l’Ufficio di Cagliari ha effettuato oltre 1700 verifiche nei vari settori della commercializzazione e distribuzione di carburanti, prodotti energetici e alcoli, per un totale riscosso pari a quasi 590 mila euro.
I dati che giungono dalla Sezione Tributi dell’Ufficio di Cagliari evidenziano, inoltre, l’attività a favore dei contribuenti con oltre 17 milioni di euro di rimborsi degli autotrasporti e quasi 16 milioni di euro di riaccrediti. Sono state rilasciate più di 1.500 licenze tra prodotti energetici, energia elettrica e minuta vendita e sono stati riscossi più di 574 milioni di euro.
Sono state, inoltre, elevate numerose contravvenzioni per mancato pagamento dell’accisa a vario titolo per oltre 400.000 euro.
Per quanto riguarda l’aeroporto internazionale di Elmas, la cooperazione tra i funzionari ADM e i militari della Guardia di Finanza ha consentito di conseguire importanti risultati, principalmente nella lotta al traffico di stupefacenti, ma anche in altri ambiti di competenza, come la lotta al contrabbando e alla contraffazione, nonché in materia di salvaguardia della salute pubblica.
Con l’attento monitoraggio dei viaggiatori in partenza e in arrivo (oltre 2000 passeggeri sottoposti a controllo) e anche mediante l’opera di prevenzione e repressione svolta dalle Unità Cinofile della Guardia di Finanza, è stato possibile effettuare numerosi sequestri di sostanze stupefacenti di vario tipo, provenienti principalmente dalla Spagna.
Di particolare rilevanza è stato l’arresto in flagranza di reato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti di un viaggiatore proveniente da Barcellona che ha tentato di introdurre in Italia oltre un etto di shaboo con la tecnica dei body packers (ovulatori).
Le attestazioni di svincolo ai turisti che hanno acquistato prodotti in UE per l’ottenimento del rimborso dell’IVA (Tax Free) sono tornate quasi ai livelli pre-pandemia: i visti apposti sono stati pari a 1.300.
Nel campo della lotta alla contraffazione si segnalano 44 sequestri di capi di abbigliamento e accessori recanti marchi internazionali e unionali contraffatti, di cui 42 sequestri amministrativi e 2 sequestri penali.
Nel settore della salvaguardia della salute pubblica, i funzionari ADM hanno effettuato più di 200 sequestri, di cui circa 600 kg di prodotti alimentari di origine animale privi della prescritta certificazione sanitaria e ulteriori sequestri per violazioni alla normativa sui farmaci e cosmetici.
Numerosi sono stati anche i sequestri di prodotti vegetali, circa una settantina di tipologie di sementi varie, tuberi, talee di piante non meglio identificate, piantine, radici varie contenenti terra per circa 100 kg, tutti privi della prescritta certificazione fitosanitaria, per le quali il Servizio Fitosanitario – Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-pastorale ha disposto la distruzione per motivi di salute pubblica.
Sempre in materia di sicurezza prodotti, sono stati sequestrati a cittadini cinesi titolari di ristoranti 1.020 articoli MOCA (Materiali ed oggetti destinati al contatto con gli alimenti), non importabili, così come disposto dal Ministero della Salute, Posto di Controllo Frontaliero di Cagliari e 12 Kg di corna di montone, pari a 89 pezzi, destinati alla produzione di coltelli artigianali.
In materia di tutela ambientale, sono stati effettuati 38 sequestri per violazioni relative ai sequestri di conchiglie, ciottoli e sabbia asportati principalmente dalle spiagge del sud Sardegna tutelate dalla L.R. n. 16/2017, di cui un sequestro penale relativo a 8 frammenti di varie misure di stalagmiti asportati dalla pavimentazione del sito protetto delle Grotte di Su Mannau.
Ciò dimostra il costante impegno di ADM a sostegno del territorio, a tutela dell’erario nazionale e dell’Unione Europea.
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