Cicoria selvatica calabrese, a Colosimi in arrivo la De.Co. • Meraviglie di Calabria

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Tanti sindaci dell’area Reventino-Savuto insieme, riuniti per lanciare la loro proposta di tutela di un patrimonio alimentare povero, antico quanto l’uomo, che ha da sempre rappresentato la base della cucina contadina e, oggi, fa parte anche di grandi menù stellati. Si tratta della Cicoria selvatica, in botanica la Cichorium intybus che regala una fioritura di petali celeste-indaco che, insieme al Taraxacum officinale, (tarassaco) e la Crepis capillaris (la radicchiella capillare) entrambe a fioritura gialla, rappresentano le principali erbe di campo del territorio.

È stato il Comune di Colosimi che ha organizzato la prima edizione della “Sagra della Cicoria di Pascoli Bradi“, dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione di una delle risorse agroalimentari più autentiche del territorio. La giornata è iniziata nella Sala Consiliare del Comune con il momento di approfondimento su “La cicoria, delizia dei campi montani”, le sue peculiarità e il suo ruolo nella tradizione locale.

Giovanni Lucia, sindaco di Colosimi, ha aperto i lavori, affiancato dai sindaci dei comuni vicini, tra cui Pasquale Taverna (Bianchi), Salvatore Parrotta (Panettieri), Giuseppe Perri (Pedivigliano), Raffaele Pane (Scigliano) e Michele Chiodo (Soveria Mannelli). Tra gli intervenuti anche Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Fulvia Michela Caligiuri, direttrice generale dell’ARSAC, che hanno sottolineato l’importanza della cicoria come uno degli elementi distintivi della cultura gastronomica calabrese e il valore del percorso della De.Co. E poi Pino Scalzo, rappresentante dell’azienda Scalzo, che ha condiviso l’esperienza di trasformazione della cicoria raccolta nel territorio in conserve sottolio.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

L’insieme dei sindaci ha dimostrato l’importanza della condivisione, la sensibilità comune che può solo fare bene a un’intera area come quella del Reventino-Savuto, con un patrimonio naturale straordinario su cui insistono piccoli paesi laboriosi che proteggono il loro grande tesoro.  

La cicoria calabrese rientra già tra i 270 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Mipaf riconosciuti in Calabria, a testimonianza della sua storicità e delle metodologie di lavorazione tramandate da generazioni. I PAT rappresentano un elemento fondamentale per preservare il patrimonio enogastronomico locale, e ne garantiscono l’autenticità. Questi prodotti, spesso legati a pratiche di raccolta tradizionali come quella della cicoria durante il plenilunio, rappresentano un simbolo della capacità della cultura contadina di utilizzare le risorse naturali per una dieta semplice e salutare.

La cicoria, in particolare, è apprezzata per il suo sapore straordinario, per le proprietà digestive e depurative, ed è stata storicamente impiegata anche come surrogato del caffè grazie alle radici essiccate e macinate. Cresce spontaneamente nei terreni incolti e, per i pastori che trascorrevano lunghi periodi lontani dalle proprie abitazioni, raccogliere e cucinare cicoria durante il pascolo rappresentava una scelta naturale. Prepararla in padella con ingredienti semplici come olio extra vergine di oliva, peperoncino, mollica di pane e formaggio pecorino era già un esempio di creatività, trasformare un alimento povero in un piatto gustoso e nutriente.

La De.Co., invece, del cui iter ormai si aspetta solo l’ufficializzazione del riconoscimento, rappresenterà un passo in avanti molto importante. Regolamentata dai comuni, è uno strumento prezioso per rafforzare l’identità territoriale del prodotto e creare opportunità economiche e di lavoro per l’intera comunità. La De.Co. consente infatti di valorizzare ulteriormente le peculiarità locali, e promuoverà la cicoria di quel comprensorio non solo come elemento gastronomico, ma anche come simbolo della tradizione e della biodiversità calabrese. La sagra è stata poi la piacevole occasione per degustare piatti come patate e cicorie, la frittata di cicorie, bruschette con cicorie e paté di cicorie, e apprezzare le diverse interpretazioni culinarie di una semplice erba selvatica.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Source link