Con l’inizio del nuovo anno le caldaie a gas perderanno ogni tipo di incentivo. Il taglio, che scatterà tra poche ore, ha spinto moltissime persone a sfruttare l’ultima occasione utile per beneficiare delle detrazioni
Dal 1° gennaio 2025 le caldaie a gas perderanno ogni tipo di incentivo. Il taglio, che scatterà tra poche ore, ha spinto moltissime persone a sfruttare l’ultima occasione utile per beneficiare delle detrazioni, che spariranno con l’inizio del nuovo anno. Le norme in vigore fino a oggi consentivano di ottenere una detrazione del 50%, aliquota che saliva 65% nel caso di installazione contestuale di sistemi di regolazione automatica della temperatura.
Quanto valevano le detrazioni
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 la detrazione, distribuita in dieci quote annuali, è pari al 50% su un importo massimo di 96.000 euro. In alternativa, era possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 65% per l’ecobonus sull’acquisto e installazione di caldaie a condensazione almeno di classe energetica A, a condizione che vengano installati sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII. A partire da domani, 1°gennaio, non si potrà più beneficiare di questi sconti.
La corsa agli acquisti
Nel mese di dicembre e soprattutto in queste ultime settimana in tutta Italia è scattata la corsa agli acquisti per sfruttare l’ultima finestra utile. Matteo Ribon della Cna Veneto ha spiegato al Corriere del Veneto che «da inizio mese» c’è stato «un aumento delle richieste di sostituzione di caldaie fra il 20 e il 30%». Nei giorni scorsi, ha proseguito, «gli installatori erano tutti in giro a montare i nuovi impianti o, in molti casi, a procedere con le pratiche per non perdere il bonus dei loro clienti. L’installazione vera e propria avverrà a gennaio tante sono le richieste che si sono affastellate».
Gli altri bonus casa: cosa cambia
Tra i bonus confermati invece c’è quello per l’acquisto della prima casa (per mutui superiori all’80%) destinato a giovani coppie o persone fino a 36 anni con un reddito Isee non superiore a 40 mila euro. Confermato anche il bonus arredi: si può detrarre il 50% fino a un massimo di 5 mila euro di spesa. Gran parte delle altre agevolazioni sulla casa vanno incontro a una stretta. L’ecobonus scende al 50% per l’abitazione di residenza e al 36% per tutti gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 le aliquote caleranno ancora: al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. Il superbonus al 110%, già ridotto al 65%, sarà solo per i cantieri aperti prima del 15 ottobre scorso. Per le prime case confermato il bonus al 50% per gli interventi di ristrutturazione (su un tetto di spesa di 96 mila), ma scende al 36% per tutti gli altri immobili. Nel 2026-27 scende al 36% anche per la prima casa, però il tetto di spesa resta invariato.
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