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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


La Legge di Bilancio 2025 è stata approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica il 28 dicembre 2024. Ecco le principali novità su edilizia, energia, ambiente e appalti pubblici.

Legge di Bilancio 2025: edilizia

Per tutti i bonus edilizi, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare. Per le spese sostenute a partire dal 2025, sono introdotti nuovi limiti di reddito complessivo per l’accesso alle agevolazioni:

  • per i redditi superiori a 75.000 euro ma inferiori a 100.000 euro, il tetto massimo delle detrazioni è fissato a 14.000 euro;
  • per i redditi superiori ai 100.000 euro, il tetto massimo è 8.000 euro.

In assenza di figli, la cifra è dimezzata (moltiplicata per il coefficiente di 0.5); per quanti hanno un solo figlio, è ridotta moltiplicando per un coefficiente di 0.85; resta pari se si hanno più di tre figli o figli con disabilità. Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili, gli oneri sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024; il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Il Superbonus dopo la Legge di Bilancio 2025

Il 31 dicembre 2024 scade l’aliquota al 70%. Nel 2025, l’aliquota al 110% resta solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali; negli altri casi, si potrà usufruire della detrazione con un’aliquota ridotta al 65%, solo per gli “interventi trainanti”; effettuato uno di tali lavori, sarà possibile usufruire del bonus anche per un “intervento trainato”. Potranno accedere al Superbonus i condomini, gli immobili da 2 a 4 unità con unico proprietario, le Onlus, a condizione che i lavori siano iniziati entro il 15 ottobre 2024, con l’adempimento dei seguenti atti:

  • presentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
  • adozione della delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), se gli interventi sono effettuati dai condomini;
  • presentazione dell’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Il contribuente potrà optare per ripartire in dieci quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta 2023, il Superbonus maturato sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. L’opzione è irrevocabile ed è esercitata tramite una dichiarazione dei redditi integrativa di quella presentata per il periodo di imposta 2023 da presentarsi entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024. Se dalla dichiarazione integrativa emerge una maggiore imposta dovuta, quest’ultima è versata, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024.

Bonus Ristrutturazioni

Per l’abitazione principale, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 l’aliquota sarà al 50%, con massimale di spesa di 96.000 euro, ripartito in 10 anni; dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 l’aliquota scenderà al 36%, con massimale di 96.000 euro.
Per le seconde e terze case, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, l’aliquota sarà al 36%, con massimale di 96.000 euro, ripartito in 10 anni; dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027, l’aliquota scenderà al 30%, con massimale di 96.000 euro.
Dal 2028 al 2033, l’aliquota di detrazione sarà del 30% per tutti i lavori, indipendentemente dal tipo di abitazione; il tetto massimo di spesa detraibile sarà ridotto a 48.000 euro.

Legge di Bilancio 2025: l’Ecobonus

Abitazione principale: nel 2025, aliquota al 50%; dal 2026 alla fine del 2027, aliquota al 36%, con tetto massimo di spesa di 96.000 euro.
Seconde case e immobili non residenziali: nel 2025, aliquota al 36%; dal 2026 alla fine del 2027, aliquota al 30%, con tetto massimo di spesa di 48.000 euro.

Bonus Mobili

L’agevolazione per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici (almeno di classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori) è prorogata fino al 31 dicembre 2025, con detrazione al 50% per spese fino a 5.000 euro, ma solo per chi ha effettuato interventi di recupero edilizio nell’anno precedente. Il bonus si potrà applicare al 50% sia se si tratti di prima o di seconda casa. Il limite di spesa resta fissato a 5.000 euro ripartiti in 10 quote annuali.

Bonus Elettrodomestici

Introdotta una nuova agevolazione per elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore), prodotti in Europa, con un contributo del 30% del costo fino a 100 euro per apparecchio. Il contributo è aumentato a 200 euro per famiglie con ISEE sotto 25.000 euro. Il contributo è valido per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.

Bonus Barriere architettoniche

Nessuna modifica per la detrazione Irpef e Ires del 75% delle spese sostenute per lavori relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici fino al 31 dicembre 2025, che viene prorogata fino al 31 dicembre 2025.

Il Sismabonus nella Legge di Bilancio 2025

La detrazione è prorogata al 31 dicembre 2027, con un’aliquota uniforme per tutti gli interventi antisismici, ma variabile in base al tipo di immobile su cui vengono eseguiti i lavori:

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

  • nel 2025, 50% per abitazioni principali e 36% per seconde case;
  • nel 2026-2027, 36% per abitazioni principali e 30% per seconde case.

Il tetto massimo di spesa per le abitazione principali sarà di di 96.000 euro; per abitazioni non principali, di 48.000 euro.

Sismabonus acquisti

Prorogata fino al 2027 la detrazione per l’acquisto di immobili antisismici situati in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, in edifici demoliti e ricostruiti in chiave antisismica da un’impresa, che deve rivendere le unità immobiliari entro 30 mesi dalla conclusione dei lavori.

Nel 2025 l’aliquota della detrazione sul prezzo di vendita sarà pari al 50% per l’acquisto della prima casa e al 36% per l’acquisto di immobili non utilizzati come abitazione principale o a destinazione diversa. Nel 2026 e nel 2027, le aliquote saranno pari al 36% per le prime case e al 30% per seconde case e immobili a destinazione diversa.

Bonus Caldaie

Dal 1° gennaio 2025, cessano le agevolazioni per caldaie alimentate esclusivamente a gas o da altri combustibili fossili, incluse le caldaie a condensazione, in linea con la Direttiva EPBD IV. Saranno incentivabili solo le caldaie ibride e le pompe di calore. La definizione delle tecnologie ammesse o escluse dagli incentivi è stata stabilita dalla Commissione europea con la Comunicazione 6206/2024.

Bonus per l’Edilizia Residenziale Pubblica (Erp)

Un fondo per l’efficientamento energetico delle abitazioni Erp e per famiglie a basso reddito metterà a disposizione sovvenzioni fino al 65% a fondo perduto e cofinanziamento privato del 35% con garanzia Sace e Cassa depositi e prestiti. La nuova misura agevolativa (non fiscale) è rivolta a soggetti con determinate caratteristiche di reddito e condizionata ad interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici in misura non inferiore al 30%. Un decreto interministeriale individuerà le tipologie di investimenti ammissibili e i beneficiari e le modalità di presentazione dei progetti.

Bonus Verde

La detrazione del 36% per la sistemazione a verde degli spazi esterni alle abitazioni cessa il 31 dicembre 2024.

Contributi nell’area dei Campi Flegrei

È autorizzata la spesa di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 per favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione d’uso residenziale, non oggetto dei contributi già in vigore per la riparazione e la riqualificazione sismica degli edifici residenziali inagibili, ubicato nella zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Sono previsti contributi per la realizzazione degli interventi di riqualificazione sismica in favore dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, sia risultata a maggior rischio sulla base degli esiti delle analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata.

Il contributo è concesso nel limite massimo del 50 per cento del costo da sostenersi e ritenuto ammissibile, per metro quadro di superficie complessiva dell’edificio, al proprietario o all’usufruttuario anche nel caso di interventi relativi a edifici con più unità immobiliari purché, unitamente alla domanda, sia presentato un progetto unitario per l’intero edificio, inteso come unità strutturale ai sensi delle norme tecniche per le costruzioni. Entro 90 giorni dovrà essere adottato un decreto per definire criteri e modalità per l’accesso alle agevolazioni.

Agevolazioni prima casa

Portato a due anni il termine per l’alienazione di immobili da destinare a prima abitazione valido per conservare il beneficio dell’aliquota agevolata del 2% relativa all’imposta di registro.

Legge di Bilancio 2025: energia

Efficientamento elettrico

Per l’efficientamento delle reti elettriche, le aziende di distribuzione elettrica (sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Arera) dovranno presentare piani straordinari di investimenti pluriennali per migliorare:

  • resilienza e affidabilità del servizio in caso di eventi meteoclimatici estremi;
  • capacità di integrare generazione distribuita da fonti rinnovabili;
  • potenziamento delle infrastrutture per gestire la crescente elettrificazione dei consumi;
  • aumento della flessibilità del sistema di distribuzione tramite approvvigionamento di servizi da terzi;
  • adozione di sistemi di monitoraggio per protezione e difesa delle infrastrutture.

Sistemi di accumulo

In materia di stoccaggio, sono previste procedure semplificate per autorizzare la realizzazione di sistemi di accumulo energetico per supportare la crescita della generazione rinnovabile non programmabile. Il supporto operativo del Gestore dei Servizi Energetici (Gse) nel 2025 avrà una spesa di 1 milione di euro.

Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0, che incentiva con 6,3 miliardi di euro la doppia transizione digitale e la decarbonizzazione nel settore produttivo, sarà semplificato nei metodi di calcolo della riduzione dei consumi energetici, con valorizzazione del ruolo delle Eesco. Sono inoltre introdotte procedure dirette per il riconoscimento dei benefici legati alla sostituzione di beni obsoleti e la possibilità di cumulo con altri incentivi nazionali ed europei, inclusi quelli per investimenti nella ZES unica.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Conto Termico anche per le strutture sanitarie

Gli incentivi per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di incremento dell’efficienza energetica di piccole dimensioni previsti dal Conto Termico saranno applicati, oltre che agli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico e agli edifici di strutture ospedaliere del Servizio sanitario nazionale (Ssn), anche alle altre strutture sanitarie pubbliche, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del Ssn. La misura degli incentivi è del 100% delle spese ammissibili, fatti salvi i limiti per unità di potenza e unità di superficie già previsti.

Legge di Bilancio 2025: ambiente

Auto aziendali

La tassazione delle auto aziendali in fringe benefit concesse ad uso promiscuo, per lavoro e per esigenze personali, dipenderà dal tipo di alimentazione e non più alle emissioni di CO2 generate, con le seguenti aliquote:

  • auto elettriche: 10%;
  • auto Plug-in: 20%;
  • altre alimentazioni: 50%.

Il nuovo sistema di tassazione delle auto aziendali si applicherà alle auto di nuova immatricolazione a partire dal 1° gennaio 2025, e alle auto ordinate nel 2024 e consegnate nel 2025.

Rifiuti

Aumentata dal 10 al 22% l’aliquota Iva per le prestazioni di smaltimento dei rifiuti che avvengono mediante conferimento in discarica o mediante incenerimento senza recupero efficiente di energia.

Prorogati di un anno, fino al 31 dicembre 2025, alcuni termini previsti per la gestione delle macerie, dei rifiuti da costruzione e demolizione e dei materiali da scavo nei territori colpiti dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 in Italia centrale. La misura riguarda anche i materiali da scavo provenienti dai cantieri allestiti per la realizzazione delle strutture abitative di emergenza o di altre opere provvisionali connesse all’emergenza
nei territori medesimi.

Sono prorogati i termini relativi alla possibilità di:

  • individuare e autorizzare ulteriori siti adibiti a deposito temporaneo delle macerie;
  • incrementare (in deroga alle autorizzazioni vigenti) le quantità e le tipologie di macerie conferibili agli impianti di trattamento.

Prorogato di un anno, previo parere degli organi tecnico-sanitari competenti e previa certificazione della regione, anche del termine fino al quale è consentito l’aumento del 70% del quantitativo di rifiuti non pericolosi, derivanti da attività di costruzione e demolizione conseguenti agli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 in Italia centrale, indicato nelle autorizzazioni concesse agli impianti di gestione dei rifiuti e destinati al recupero.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Legge di Bilancio 2025: appalti pubblici

Prorogate le misure per l’adeguamento dei prezzi nei lavori pubblici anche ai lavori eseguiti o contabilizzati nell’anno 2025. Per gli appalti con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, è prorogata al 31 dicembre 2025 la possibilità di adottare lo stato di avanzamento dei lavori afferente alle lavorazioni eseguite o contabilizzate dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure anche in deroga alle specifiche clausole contrattuali e a quanto previsto dal Codice degli appalti.

Le variazioni da considerarsi sono quelle in aumento o in diminuzione rispetto ai prezzi posti a base di gara, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta. Gli eventuali minori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari rimangono nella disponibilità della stazione appaltante fino a quando non siano stati eseguiti i relativi collaudi o emessi i certificati di regolare esecuzione, per essere utilizzati nell’ambito del medesimo intervento.

Le stazioni appaltanti potranno utilizzare le somme derivanti da eventuali rimodulazioni del quadro economico degli interventi nonché della programmazione triennale ovvero dell’elenco annuale; nei casi di insufficienza delle risorse, le stazioni appaltanti potranno, nel 2025, accedere al riparto del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, con le modalità stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da adottarsi entro il 31 gennaio 2025. Le risorse del Fondo sono incrementate a 300 milioni di euro (erano 100 milioni) per l’anno 2025 e 100 milioni per l’anno 2026.



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